Sorridi - Capitolo 41🌹

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Esco fuori la chiave ed apro.
Devo andare a mangiare.
Di corsa.
Sento un buon profumo.
Vado in cucina e mi ritrovo la scena più buffa e più dolce che abbia mai visto.
Filippo, da perfetto casalingo a petto nudo, frigge qualcosa in padella.
Ormai sono abituata a vederlo a casa mia senza alcun preavviso.
Devo dire che il grembiule rosa fluo con i fiorellini giallo fluo gli dona.
Perfino un grembiule da cucina orrendo che mi ha regalato la zia di Cristina con l'alluce valgo gli sta tremendamente bene.
I pantaloni neri che indossa gli stanno benissimo, soprattutto con la sua pelle lattea.
Cavolo, sono diventata Chiara Ferragni?
Fischietta mentre smanetta con la padella.
Come si fa a resistere davanti ad una scena del genere?
Muoio dalla voglia di saltargli addosso.
Con l'altra mano beve una lattina di aranciata.
<<Ciao, casalinga Filippa>> urlo.
Caccia un urlo poco virile dallo spavento e fa cadere l'aranciata nella padella.
L'olio inizia a schizzare da tutte le parti.
Ops.
Mi copro la testa con le mani.
Filippo mi conduce sotto il tavolo insieme a lui.
Allunga un braccio e prende dal tavolo un coperchio di una pentola.
Lo mette davanti il viso ed esce fuori da sotto il tavolo.
Sembra che stia andando a combattere in una crociata.
Spegne il gas e prende un grande respiro di sollievo.
Esco fuori.
<<Scusami, Fil.>>
Giuro che non volevo farlo spaventare.
Non l'ho fatto apposta.
Davvero.
Una volta però ho disegnato un ragno sulla carta igienica ed è uscito dal bagno con il culo all'aria spaventato.
Non ho mai riso così tanto in vita mia.
Be', quello l'ho fatto innocentemente apposta.
È stato indimenticabile.
Indimenticabile come la foto che gli ho fatto con le mutande abbassate.
Non mi ha perdonata subito.
Ma ho usato le mie tattiche per farmi perdonare: funzionano sempre.

Con lui mi diverto un sacco; lo amo anche per questo.
È la persona più divertente che conosca.
La nostra relazione funziona, anche se siamo un tantino sballati.
Ma questo è il bello: una coppia, per funzionare, deve divertirsi.
Tutti abbiamo bisogno di un partner che ci faccia stare bene e che ci faccia divertire.
Io l'ho trovato.
Tutte hanno bisogno di un Filippo Fanti nella propria vita.
Sì, ma il Filippo Fanti con il grembiule da cucina fluo e i muscoli in bella vista è mio.
Quindi... STATE ALLA LARGA, GRAZIE!
Non sono gelosa, okay?
Ma quando alcune gallinelle gli mettono gli occhi addosso senza pudore mi sale il nervoso.
Una volta stavo per tirare una pietra ad una di queste, ma Filippo mi ha fermata.
Peccato.

Oppure c'è stata quella volta in cui gli ho rovesciato una bacinella di acqua fredda mentre prendeva il sole in giardino.
Volevo solo farlo rinfrescare.
Che pensiero carino.
Ho fatto bene, no?
Non proprio...
Non l'ha presa benissimo.
Ho riso tantissimo però, quindi ne è valsa la pena.
Ma ho smesso di ridere quando mi ha caricata su una spalla e mi ha messa sotto lo getto di acqua fredda nella doccia, nonostante mi dimenavo come un pesce appena pescato.
Pensandoci bene, gliene ho combinate di tutti i colori...
E stiamo insieme da soli due mesi.
Come quella volta in cui gli ho spiaccicato il pasticcino sulla faccia al bar.
Un bambino, vedendolo in quello stato, si è unito alla mia risata.

Gli ho pure fatto credere che ci fosse un venditore ambulante di gelati.
È andato di corsa fuori, dimenticandosi di mettere la cintura ai pantaloni.
Esatto, gli sono caduti i pantaloni per strada.
Appena ha visto che era uno scherzo, ha fatto una faccia epica.

Potrei continuare a raccontare per ore di tutti gli scherzi che gli ho fatto.
Nonostante ciò, mi ama lo stesso.
Potrei scrivere un libro: "Beatrice vi insegna a farvi odiare dal vostro ragazzo" oppure "Manuale su come rompere i maroni al vostro ragazzo".

<<Potevi evitare di urlare, Beatrice.>>
Quando mi chiama con il mio nome intero, vuol dire che è arrabbiato o è serio.
<<Perdonami, amore.>>
Gli dò un dolce bacio sulle labbra per farmi perdonare.
Intreccia le nostre mani e approfondisce il bacio.
Penso di essere stata perdonata.
Ci stacchiamo e gli sorrido.
Prende la padella e osserva quello che è rimasto delle... patatine?
<<Volevo farti trovare le patatine fritte.>>
<<Grazie, Fil. Sei stato molto dolce.>>
Lo abbraccio.
Appoggia la testa sulla mia spalla.
<<Non credo che siano mangiabili.>>
<<Già.>>
Gli accarezzo la schiena.
<<Le diamo al gatto?>>
<<Perché vuoi farlo morire?>>
La finta tosse di mia madre ci fa staccare.
<<Ragazzi, cos'è successo alla mia cucina?>>
Ci guarda con un cipiglio.
<<Filippo ha fatto il bagno alle patatine con l'aranciata.>>
Mi dà una gomitata.
<<In realtà, è stata anche colpa mia.>>
Non penso che mia madre abbia capito dalla sua espressione interrogativa.
Ormai è abituata alle nostre stranezze.
<<Non importa. Pulite subito.>>
Si concede.
<<Ehm... Io devo andare.>>
<<No, Fil. Devi pulire.>>
<<È stata colpa tua.>>
Scappa.
Lo rincorro.
<<VIENI SUBITO QUI!>>
<<Devo dare da mangiare ai cavalli.>>
<<Tu non hai dei cavalli.>>
<<Oh, cazzo, ha ragione.>>
Lo tiro dalla maglietta e lo trascino in cucina.
Sembro una vecchia moglie incazzata.
Gli lancio una spugna.
<<Datti da fare, casalinga rosa fluo.>>

Passiamo ogni giorno insieme.
Ogni attimo passato con lui lo vivo come se fosse l'ultimo.
Come gli dico sempre, senza di lui la mia vita sarebbe monotona.
Persino studiare è più divertente con lui.
Avete sentito bene.
Varie volte mi ha proposto di aiutarmi a studiare.
Pensavo che non avrei imparato neanche una parola con lui.
Pensavo che saremmo finiti a letto a cazzeggiare o a... Be', non si può dire.
Invece, inventava battute divertenti per imparare le parti più difficili.
L'ho assunto come insegnante privato.
Sembra una zucca vuota, ma quanto si ci mette, sa sorprenderti.

Pensavo che la cena con i colleghi dei miei genitori fosse stata terribilmente noiosa, in realtà con Filippo è stata molto piacevole.
Mi sussurrava ogni due per tre stupide battute su come erano vestiti quei tipi.
Quando ha fatto una battuta squallida ma divertente sul naso a patata del tipo, non ce l'ho fatta più e sono scoppiata a ridere.
Mi sono andati di traverso i piselli.
Che frase perversa ho detto?

Non dimenticherò mai quando per la prima volta mi ha chiesto di ballare un lento.
Credevo che scherzasse e sono scoppiata a ridere.
Lui?
Io?
Noi?
Ballare un lento?
Cos'è? Si mangia?
Mi ha presa per mano e mi ha portata al centro del locale.
<<Ne sei sicuro?>> gli sussurrai.
<<Stringimi forte, Bea.>>
In quel momento una frase che può sembrare banale, mi fece scoppiare il cuore di gioia.
Lo abbracciai forte.
<<Non mi scappi, Fil.>>
<<Non potrei mai scappare da ciò che mi fa sentire bene. Non sono così stupido da abbandonare la persona più importante della mia vita, Bea. Ormai il mio cuore appartiene a te. Tienilo per sempre.>>
A volte sa essere così sentimentale.
Sa sorprendermi, devo ammetterlo.
Non pensai alla gente che c'era e lo baciai senza pudore.
Rimase sorpreso dalla mia azione.
Di solito non amo mostrare a tutti i nostri momenti intimi, ma in quel momento volevo un contatto fisico con lui all'istante.

Tutti i nostri momenti intimi e dolci li conservo con gelosia.
Non li racconto a nessuno, nemmeno alla mia migliore amica, e a lei racconto di tutto.
Preferisco tenerli per me, nel mio cuore.
Sono tutti incisi sulla mia pelle, come un tatuaggio.
Tutti i nostri "ti amo" e "amore" detti con assoluta sincerità.

Non avrei mai pensato di arrivare ad amare una persona così tanto da dare la vita.
E invece, sono con la mia metà, a sbucciare delle patate.
Molto romantico.
<<Ti aiuto?>> chiede.
<<No, continua a pulire. Mi piace come muovi il culo mentre ti abbassi per pulire.>>
<<Non è vero, mi stai prendendo in giro perché sembro una casalinga con questo grembiule.>>
<<Sei bellissimo, amore.>>
Gli prendo il viso tra le mani e cerco di farlo sorridere.
Con il broncio è troppo carino.
<<Sorridi, Fil.>>

Mi scuso per avervi fatto aspettare.
No, non sono andata in vacanza.
Ho solo passato tanto tempo a cazzeggiare con la mia amica.
Prometto di aggiornare con più frequenza.
Mancano pochi capitoli alla fine della storia.
Sono triste.
Mi mancherà tantissimo.

Dopo di te | Irama/Filippo FantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora