Cosa avete fatto? - Capitolo 20🌹

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Apro leggermente gli occhi, sento urlare il mio nome.
Sarà sicuramente mia madre.
Voglio rimanere un altro po' sul mio letto.
Tasto il cuscino... No, non è un cuscino.
È la faccia di Fil... Aspetta, Fil?
Ah, già.
Okay, posso farcela.
Mi chiamo Beatrice Rossi, siamo nel ventunesimo secolo e sono in campeggio.
Penso di essermi svegliata da una specie di coma.
<<Smettila di toccarmi il viso e lasciami dormire.>>
Mi stringe più forte.
Mia madre mi chiama ancora, aumentando il tono della voce.
Che fastidio.
<<Fil, penso che ci dovremmo alzare.>>
Ricomincia a russare.
Si è riaddormentato nel giro di due secondi.
Fino a poche ore fa non c'era verso di farlo dormire, ora dorme come un ghiro.
Mi chiedo se da piccolo faceva così.
Povera madre!
La tenda viene aperta.
<<Beatrice, mamma ha detto che...>>
Mio fratello smette di parlare e rimane immobile come un imbecille.
<<Cosa ha detto mamma?>>
Dal mio tono di voce si sente che sto morendo di sonno per colpa di baby Fil capriccioso che mi ha tenuta sveglia fino all'alba.
<<Vado a dire a mamma che voi due stanotte avete fatto cose.>>
<<Mirko, abbiamo solo dorm...>>
Corre via lasciando la tenda aperta.
Se non avessi sonno andrei ad ucciderlo.
Sarebbe bello essere figlia unica.
In tutto questo, Filippo dorme.
Beato lui.
Provo a svegliarlo, ma ricevo solo leggeri lamenti.
<<Fil, smettila di stringermi come se fossi un orsacchiotto.>>
<<Mamma, guardali.>>
Dio, di nuovo mio fratello.
<<Ecco dov'era Filippo. Credevamo che si fosse disperso. Beatrice, staccati e sveglialo. Devo farti un bel discorsetto e poi abbiamo l'escursione.>>
No, l'escursione no.
Entrambi escono.
Sbuffo.
Non solo ho fatto addormentare baby Fil, ora devo pure subire un'ora di prediche.
Devo solo riuscire a svegliarlo.
Con una mia ciocca di capelli gli faccio il solletico sotto il naso.
Inizia a starnutire,
sulla mia maglietta.
<<Buongiorno, Fil.>>
Gli stritolo le guance.
<<Dobbiamo per forza andare a quella escursione? Non possiamo rimanere qui per il resto della giornata?>>
<<Alzati. Devi subire insieme a me le prediche di mia madre.>>

Lo trascino, letteralmente, fuori dalla tenda.
Faccio finta di niente fischiettando.
Come fa Filippo a dormire mentre lo trascino?
Poveri i suoi pantaloni.
<<Beatrice!>>
Oh, no.
Mi giro e trovo i nostri genitori schierati.
È inquietante.
Sbianco di colpo.
<<Qualcosa non va?>>
<<Vieni subito.>>
Mia madre sembra arrabbiata.
Trascino lui e la mia anima davanti alla schierata.
<<È vero quello che ha detto Mirko?>>
<<Tutto quello che dice è una menzogna.>>
Mirko ridacchia divertito.
<<Con te faccio i conti dopo>> gli sussurro minacciosa.
Abbandono Filippo a terra perché iniziava a pesare.
<<Cosa avete fatto tutta la notte? Perché siete così stanchi? Perché Filippo era nella tua tenda?>>
<<Qual era la prima domanda?>>
<<Beatrice, sveglia Filippo, per favore. Dobbiamo parlare anche con lui>>, mi ordina sua madre.
<<Certo, signora.>>
<<Brava, Beatrice, sveglia il tuo ragazzo.>>
Mio fratello sta facendo di tutto per farsi fare fuori dalla sottoscritta.
<<Fil, svegliati.>>
Gli dò una leggera sberla ed apre gli occhi.
Lo aiuto ad alzarsi.
Rimane scioccato appena vede le facce infuriate dei nostri genitori.
<<Che succede?>>
<<Vogliamo spiegazioni.>>
Pure mio padre adesso.
<<Abbiamo solo dormito. Capito, Mirko?>>, intervengo.
<<Avete fatto sicuramente qualcos'altro.>>
<<Io ho qualche idea.>>
<<Zitto, Mirko!>>
<<Abbiamo rubato delle frag...>>
Tappo subito la bocca del castano.
<<Ci penso io>> gli sussurro.
<<Avete rubato?>>
Mia madre è leggermente perplessa.
<<Voleva dire che... che abbiamo giocato ad un videogioco sul cellulare chiamato "Ruba le fragole agli unicorni rosa" fino a tardi.>>
A Filippo scappa una risata.
<<Unicorni rosa?>>
Gli dò una gomitata.
<<Vi avevo detto che dovevate andare a dormire presto, non di giocare a stupidi videogiochi.>>
<<Scusami, mamma.>>
<<Per questa volta farò finta di niente. Ora andate a prepararvi, avete solo cinque minuti.>>
Prendiamo un grande respiro di sollievo.
<<Vado>> diciamo all'unisono.
Ci scontriamo e andiamo non so dove.
<<Ho sbagliato direzione>> diciamo, nuovamente, insieme.
<<Smettila di copiarmi!>>
Uffa.

Dopo di te | Irama/Filippo FantiWhere stories live. Discover now