Fallo ingelosire - Capitolo 29🌹

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<<Ecco il tuo panino con la marmellata ai frutti di bosco, la tua preferita.>>
Cristina mi fa sedere a tavola e mi porge un panino.
Fa un enorme sorriso e si siede accanto a me.
<<Ti ho preparato il latte con cacao amaro, come piace a te.>>
Filippo poggia sul tavolo una tazza di latte fumante e mi regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
<<In TV c'è il tuo programma preferito.>>
Cristina accende la TV e Filippo mi fa stendere le gambe su una sedia.
<<Ti faccio un massaggio.>>
Il moro inizia a massaggiarmi le spalle.
Si comportano in modo strano.
<<Grazie, ragazzi. Molto gentili, ma sospetto qualcosa. Forse è la festa nazionale di Beatrice Rossi, oppure dovete chiedermi qualcosa.>>
<<O ti vogliamo un mondo di bene>> aggiunge il moro, sempre sorridente.
<<Taaaanto bene>>, continua Cristina.
<<Forza, ragazzi, parlate.>>
Cristina fa sempre così quando vuole qualcosa da me.
Stavolta si è pure cercata un alleato.
<<Sai che ti voglio bene, vero?>>
<<Sì, Cristina. Arriva al punto.>>
<<Siccome ci vuoi bene, verrai con noi alla festa di mio cugino, non è così?>>
Ecco, lo sapevo.
<<No, non è così.>>
<<Dai, Bea. Io e Cristina siamo stufi di vederti con questo stupido pigiama con gli ornitorinchi che hai addosso da un'intera settimana.>>
<<La smettete di insultare il mio bellissimo pigiama?>>
<<Prendi una bella pausa dagli esami e dai popcorn.>>
<<I miei popcorn!>>
<<Ti prego, Beatrice, fallo per il tuo Fil.>>
No, Fil, non fare quella faccia da cucciolo.
Non fare quegli occhioni dolci.
Beatrice, non guardargli le tenere labbra imbronciate.
Ti devi contenere.
Sì, è vero, è troppo carino con quella bandana, però sta' calma.
<<No, Fil, non vado da nessuna parte. Sapete benissimo che odio queste feste, soprattutto quelle di tuo cugino, Cri.>>
<<Fil, non ha funzionato il tuo sguardo dolce. Dobbiamo attuare il piano B.>>
<<Da quando voi due complottate piani senza di me?>>
<<Da quando sei diventata una casalinga. Vai, Fil, rubale il panino!>>
Alzo in alto il mio panino, ma Filippo me lo strappa dalla mano.
<<Fanculo!>>
<<Se vuoi il tuo panino, devi uscire con noi.>>
<<No, Fil, non puoi ricattarmi con il cibo. Sai che è il mio punto debole.>>
<<Lo so benissimo.>>
Fa un occhiolino che farebbe cadere centinaia di ragazze ai suoi piedi.
<<Decidi: se non vieni, niente panino.>>
<<Non importa, Cri, un panino in meno non cambierà la mia vita.>>
<<Sergente Fil, è arrivato il momento dell'ultimo piano d'attacco.>>
I due mi guardano con un sorrisetto furbo che non promette nulla di buono.
<<Che... che piano, ragazzi?>>
<<All'attacco, sergente!>>
<<Agli ordini!>>
Filippo si avvicina pericolosamente e mi prende in braccio, tipo sposa.
<<Ma che fai? Mettimi subito giù!>>
Mi ignora e mi porta in camera mia, seguiti da Cristina.
<<Fil, non stiamo andando in viaggio di nozze. Lasciami!>>
Mi poggia delicatamente sul letto, mentre Cristina chiude la porta a chiave.
<<Cosa volete farmi? Un lavaggio del cervello? Volete imbambolarmi con qualche strano aggeggio?>>
Entrambi non rispondono.
Fanno paura.
<<Mi devo preoccupare?>>
Cristina apre l'armadio, Filippo si siede accanto a me e circonda le mie spalle con un braccio.
<<Non stai mai muta, eh?>>
Ridacchia.
Il suo sorriso è sempre contagioso.
Cristina mi risveglia dal mio stato di "mi sono imbambolata con lo sguardo di Filippo Fanti" lanciandomi dei vestiti addosso.
<<Che devo fare con questi?>>
<<Devi farci un falò.>>
<<SOLO IO POSSO FARE BATTUTE SARCASTICHE, FIL!>>
Terrorizzato, annuisce solamente.
<<Vai in bagno a prepararti>> mi ordina la mia amica.
<<Ho detto che non ci vado.>>
<<Per favore, piccola.>>
Filippo prende la mia mano e la accarezza delicatamente, facendomi rilassare.
Come si fa a dirgli di no quando parla con quella voce roca troppo eccitante?
Lo fa di proposito.
<<E va bene>> dico sconfitta.
I due si danno il cinque.
<<Ce l'abbiamo fatta!>> urla Cristina.
<<Il panino lo riavrò, giusto?>>
<<Togliti questo stupido pigiama. Con i vestiti che ti ho preparato, farai colpo con qualche bel ragazzo.>>
Io e Filippo corrucciamo la fronte.
<<Cristina, stai bene? Hai sempre detto che solo Filippo fa per me.>>
Mi trascina fuori.
<<L'ho detto solo per farlo ingelosire. Lo sai che non cambierò mai idea. Combatterò per farvi mettere insieme. Io credo in voi>> sussurra sicura di sé.
A volte fa veramente paura.

***

Una volta arrivati a casa del cugino di Cristina, una forte puzza di alcool pervade il mio povero naso.
<<Mi raccomando, fai ingelosire Filippo. Guarda quel bel ragazzo laggiù, vai da lui.>>
<<Non voglio farlo ingelosire, Cristina.>>
<<Prova e vedi la sua reazione.>>
<<Smettila, Cri. Piuttosto, vai a fare un po' di conquiste.>>
<<Contaci.>>
Si allontana ed urla un "Provaci".
Ruoto gli occhi.
Non trovo più Filippo.
Vado a prendere un bicchiere d'acqua, magari lo trovo nel mentre.
Una volta preso, mi siedo su una poltrona.
Ed ecco Filippo.
Una ragazza sta palesemente flirtando con lui.
Lui non le presta attenzione e continua a bere la sua birra come se niente fosse.
Scollati, troia!
Non vedi che non ti vuole?
Stupida gallina depravata...
Okay, torna in te, Beatrice.
Improvvisamente le parole di Cristina mi tornano in mente.
"Prova e vedi la sua reazione."
Be', non costa niente, giusto?
Passo a testa alta davanti Filippo per farmi notare e dò una spallata di proposito alla gallina.
Filippo trattiene una risata.
Anche tu, Fil, allontanala.
Devo insegnarti tutto io?
Mortacci tua!
Ricomponiti, Bea.
È solo una poco di buono.
Vado dal tizio che mi ha indicato Cristina poco fa.
Mi siedo accanto a lui.
Filippo segue ogni mio movimento.
<<Ciao, bambolina.>>
Già non mi piace.
È ubriaco, si vede dal suo sguardo e si sente dal suo alito.
<<Hey.>>
Mi giro verso Filippo e appena incontra il mio sguardo, abbassa subito gli occhi.
Ti ho beccato, Fanti.
<<Sei una bella pupellina.>>
Sto per vomitare.
Sta per mettere le mani sui miei fianchi ed avvicina le sue labbra.
Io mi dimeno, ma lui mi stringe il polso.
Perché mi sono cacciata in questa situazione?
<<Non vedi che le fai male, brutto pezzo di merda? Lasciala stare se non vuoi andare a casa con una costola rotta.>>
Il tizio mi lascia il polso ed istintivamente me lo massaggio.
<<Calmati, è tutta tua.>>
<<"Calmati" lo dici a qualcun'altro. Ora corri, non voglio sporcare la mia fedina penale con un bel pugno sul tuo faccino.>>
Il tizio scappa e la gente che fino ad un momento fa osservava lo spettacolo, ritorna a farsi gli affari propri.
<<Tutto bene, piccola Bea?>>
Annuisco.
Prende il mio polso e lo tasta piano.
<<Ti fa male?>>
Scuoto la testa.
L'abbraccio e mi stringe forte.
Mi accarezza i capelli e mi dà un bacio sulla spalla.
<<Quante volte mi hai salvata il culo, Fil?>>
<<Ti proteggerò sempre, puoi starne certa.>>
<<Promesso?>>
<<Certo.>>
Cristina arriva e si capisce da un'ondata di profumo.
<<Ma cosa è successo?>>
<<Un coglione ha provato a fare del male alla mia Beatrice.>>
Già, sono la sua Beatrice.
Mi accarezza la schiena e poggio la testa sul suo petto.
Riesco a sentire i suoi battiti veloci.
Cristina si unisce all'abbraccio.
<<Mi dispiace, Bea. Tutto okay, adesso?>>
<<Sì, Filippo mi ha salvata in tempo. Ora vorrei andare a casa, se non vi dispiace.>>
<<Come vuoi>> sussurra il mio protettore.
Esatto, il mio protettore.
Con lui mi sento protetta.
Con lui mi sento bene.

Dopo di te | Irama/Filippo FantiWhere stories live. Discover now