Epilogo

7.4K 255 49
                                    

Maggy
Si sa che a 19 anni tutto ci sembra diverso, tutto ci sembra più nuovo...il mondo ci sembra un ostacolo da affrontare, la vita è come viverla si...ma su delle montagne russe. Si sa che le cose iniziano a complicarsi, si sa che tutto non ci viene dato con uno schiocco di dita, si sa che essere coraggiosi e forti ci aiuta in quelle che sono le nostre debolezze ed i nostri punti deboli. Si sa che la vita non è altro che un susseguirsi di scelte, un susseguirsi di giornate nostre che riempiamo con parole e gesti, con sorrisi, con lacrime e con persone...persone giuste o sbagliate, persone che entrano e poi se ne vanno e persone che entrano e rimangono lì.

<Sei proprio sicuro?>.
Guardo mio figlio nella sua stanza che prepara la valigia per il viaggio.
Un viaggio che spero finisca presto, un viaggio che non vorrei che facesse...che chiamarlo viaggio è solo una presa in giro, chiamarlo viaggio è solo un modo per non chiamarlo nel modo giusto, lavoro.
<Mamma, sarà la quinta volta che me lo chiedi nel giro di mezz'ora>, risponde Connor prendendo dell'armadio tutto quello che potrebbe servirgli.
<Scusami, lo sai che non vorrei che partissi...>, mormoro lasciando la porta socchiusa alle mie spalle e vado verso di lui per aiutarlo.
<E tu sai che se non partissi non scoprirei mai com'è laggiù>, dice afferrandomi per le spalle.
Ormai il piccolo ometto di qualche anno fa è cresciuto, è anche più alto di me.
I 19 anni sono arrivati presto e dopo il diploma la scelta verso il futuro è arrivata presto se non prestissimo per una persona così attaccata alla famiglia come me.
I capelli scuri sono corti, gli occhi grandi, le guance rosee e le spalle grandi, così come il cuore.
Un ragazzo che adesso somiglia così tanto a suo padre, somiglia così tanto a lui nei modi e nelle parole, così tanto nelle piccole cose che se ci penso mi scoppia il cuore d'orgoglio.
Orgoglio per averlo cresciuto al meglio delle nostre possibilità, orgoglio nel sapere che sarà una persona con la testa sulle spalle e con i pensieri sulla retta via.
Ancora ricordo il primo giorno che l'ho visto in quel posto sperduto, in quel posto dimenticato da tutti, con gli occhi colmi di lacrime e con i vestiti sporchi e sgualciti...l'ho amato da allora.
E quegli occhi mi guardano ancora come allora, con speranza.
<Può raccontartelo tuo padre, lo sai che gli piace quando gli chiedi di parlarti delle sue avventure>, continuo cercando di farlo desistere anche se so che sarà inutile.
<Mamma...andrò lo stesso>, afferma alzando le spalle e tornando alla sua valigia.
<Penso che sia inutile dirti qualsiasi cosa>, ribatto sorridendo.
Se vuole scoprire il mondo, è giusto che lo faccia...e se vuole scoprire dove è nato, allora è giusto che vada.
<Prometto che starò attento, ti chiamerò sempre, non mi perderai>, promette infilando in borsa anche una nostra foto di famiglia con una cornice nera e qualche piccolo fiore di carta che Bettany ci ha attaccato sopra.
<Allora se mi fai queste promesse, può essere che potrei accettare>, rido aiutandolo a chiudere la valigia piena della sua vita.
<Mamma>, mi sento chiamare dal salotto.
<Finisco qui e vi raggiungo>, mi avvisa il ragazzo.
Annuisco sorridendo ed esco dalla sua camera per dirigermi in salotto dove Thomas e Bettany sono seduti sullo stesso divano con in mano una ciotola di pop corn ciascuno.
<Hai deciso di lasciarlo in pace?>, mi chiede Thomas mangiando una piccola quantità di pop corn dolci.
<Smettila>, lo riprendo con sguardo duro ma lui sorride.
<Lo assillerà di chiamate, sarà costretto a bloccarla>, commenta Bettany ridendo guardandomi con la coda dell'occhio.
<Ma quanto siamo simpatici questa sera>, mormoro sedendomi tra i due per poter infilare le mani in entrambe le ciotole.
Furba.
<Lascia che si crei il proprio futuro, è quello che abbiamo fatto anche noi a tempo debito>, continua l'uomo alla mia sinistra che mi stringe la mano e mi sorride.
<Ho solo paura...>, sussurro sentendo Bettany dall'altra parte che continua a ridere per una commedia che stanno trasmettendo in tv.
<Sa quello che fa>, conclude mio marito lasciandomi un bacio sulla tempia.
<Scorpacciata di gelato prima della partenza?>, domanda Connor entrando in salotto con le braccia aperte.
<Assolutamente, metterai su qualche chilo e perderai questa forma fisica da modello>, risponde Bettany correndogli incontro.
<Poi le tue amiche non sbaveranno più dietro me>, commenta lui afferrandole la vita e facendole fare qualche piccola giravolta come piace a lei.
La danza la fa felice, ormai la pratica da quando ha sette anni e adesso che ne ha ventuno ne ha fatto il suo lavoro.
<Nessuno ti viene dietro>, mormora lei abbracciandolo e arruffandogli i capelli.
<Mi mancherai musone>, afferma la ragazza strizzandogli le guance.
<Non dimenticarti di me>, le ricorda lui lasciandola fare.
<Solo limone vero?>, ci domanda poi a noi che siamo ancora seduti sul divano.
<Solo limone>, risponde a Thomas per entrambi.
<Ci sarà il gelato in quel posto desolato?>, domanda poi Connor al padre mentre andiamo tutti in cucina.
<Non avrai tempo per pensare al gelato>, risponde ridendo.
<Non fare sciocchezze mi raccomando>, continua poi serio stavolta.
<Sarai fiero di me>, afferma il figlio mettendogli una mano sulla spalla.
<Lo sono già, di entrambi>.

L'inizio di una nuova storia...

Un pezzo di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora