Capitolo 35

8.1K 302 75
                                    

Thomas
<Mia figlia>.
Forse ha un'altra figlia.
O forse ho capito male.
Non posso credere che Maggy voglia lasciare il lavoro. Le piace troppo per lasciarlo.

<Ne è sicuro?>, domanda Noah avvicinandosi alla scrivania.
<Si, mi ha appena chiamato>, risponde lui afflitto mentre si siede.
Guardo Noah per cercare di capire se lui sa qualcosa su questa notizia ma alza le spalle e scuote la testa.
<E come mai vuole andarsene?>, domando sedendomi e poggiando i gomiti sul tavolo.
<I risultati delle analisi..>, sussurra lui guardando mio fratello.
<A me ha detto che era tutto apposto, che non c'era niente di anomalo>, replica lui agitandosi. Non sa davvero di quello che il colonnello White sta parlando.
<Cosa c'era di strano in questa benedette analisi?>, chiedo insistente.
<Nulla, i valori erano eccezionali..perfetti, ma ha ricevuto una notizia e ha deciso di mollare>, ci spiega lui aggiustandosi gli occhiali.
<Che notizia? Non mi ha detto niente>, ribatte il ragazzo alla sinistra dell'uomo mentre passa una mano tra i capelli.
<Chiamala ok? Falla parlare..le servirà..>, consiglia a mio fratello poco prima di alzarsi.
<Tenente, prepari quelle carte per favore>, mi ordina prima di lasciare la stanza.
Mio fratello si siede, mentre io poggio la schiena allo schienale della sedia. Lancio in malo modo la penna che ho in mano sulla scrivania che poi finisce a terra.
<Chiamala>, mugugno guardando mio fratello.
<Adesso>, specifico con aria seria.
Questa situazione sta iniziando a puzzarmi.
Devo sapere cosa è successo in quei giorni e devo sapere cosa sta succedendo adesso. Non posso essere all'oscuro di tutto.
Se vuole che prepari quelle carte devo sapere tutto. Da cima a fondo. O nessuno lascerà questa benedetta base.
<Con te davanti..?>, domanda mio fratello prendendo il telefono dalla tasca dei pantaloni.
<Avanti, chiamala..ma non dire che sono qui o non parlerà mai>, lo avverto.
<Ma così è come se le mentissi Thommy>, sbuffa lui frustrato. Ci tiene molto a lei.
<Chiamala, in caso succeda qualcosa chiarirò io con lei..tu intanto fatti dire cosa succede>, replico picchiettando un'altra penna sul tavolo.

Noah compone il numero e mi guarda come se non volesse parlare qui davanti a me.
<Metti il viva voce>, affermo a bassa voce.
Fa come gli dico.
<Noah>, dice la sua voce calda dall'altra parte del telefono.
<Ciao Maggy, come stai?>, le domanda mio fratello.
<Bene, l'hai saputo vero?>, chiede subito lei.
Per fortuna è molto intuitiva e non ci farà perdere tempo. Che poi se si tratta di lei, non è mai tempo perso.
<Cinque minuti fa..perché vuoi un trasferimento?>, le domanda mio fratello poggiando il telefono al centro della scrivania.
<Sei solo adesso o c'è qualcuno con te?>, chiede lei per essere sicura che può parlare.
Noah guarda me ed io scuoto la testa.
<Si, sono solo..che succede?>, insiste mio fratello che intanto mi fa il dito medio.
L'unico modo per sapere cosa succede è proprio questo. Ci ho provato con le buone maniere ma non ha funzionato, ed io non sono un tipo che vuole rimanere all'oscuro di tutto.
<Questa mattina non ti ho detto una cosa>, spiega lei e in sottofondo sento che si è seduta su un letto. Almeno credo.
<Le analisi sono ottime vero..?>, chiede Noah passandosi una mano sulla faccia.
<Si si, solo che la dottoressa mi ha dato una notizia che non riesco a mandare giù per ora..>, sussurra lei mentre il suo tono di voce cambia.
<Quale notizia?>.
L'ansia è come se in questo momento mi stesse mangiando, mi sta divorando letteralmente e il fatto di non poter parlare..di non poter rispondere..mi sta facendo uscire pazzo.
<Mi ha detto che non..non posso avere figli..>.
Io e Noah ci guardiamo nello stesso momento.
Si poggia alla sedia e mi guarda con sguardo perso mentre io mi alzo dalla sedia e mi mordo la lingua per non parlare.
Non potrà avere figli.
Poggio le mani al muro e le chiudo a pugno mentre poggio la testa su di esso ed inizio a fare dei respiri profondi.
Nella stanza si sentono solo i miei respiri e alcuni singhiozzi della ragazza che adesso se ne starà in una stanza, probabilmente la sua, a piangere.
<Noah..>, lo chiama lei inspirando con il naso.
<Sono qui..scusa..è che questa notizia mi ha lasciato sorpreso..>, risponde lui riprendendosi dal suo stato di trans.
<È una cosa permanente o..>, continua lui.
<Permanente>, afferma lei.
Mi volto verso mio fratello e lo vedo alzarsi e prendere il telefono.
<Mi dispiace Maggy..io..vorrei poterti aiutare ma non credo si possa fare qualcosa>, la sostiene Noah mentre mi lascia il telefono nelle mani sussurrandomi di parlare con lei.
Scuoto la testa.
Non saprei cosa dirle e non credo che voglia sapere che ho ascoltato tutto.
<Non ti preoccupare..il tenente ha già preparato le carte?>, domanda poi come se andarsene fosse la cosa più importante adesso.
<Le preparerà..ma sei sicura che vuoi lasciare tutto questo? Hai lavorato tanto..>, parla mio fratello cercando di convincerla a restare.
<Questo lavoro mi piace, anzi lo adoro..>, afferma lei e posso quasi vederla accennare ad un lieve sorriso dal tono di voce.
<Eh allora..?>.
<Ma mi sta portando via tutto..da quando sono lì non ho fatto altro che soffrire e stare male e..e non credo di meritarlo..>, spiega mentre do in mano il telefono a mio fratello ed esco da quella stanza.
Non posso ascoltarla un minuto di più.
Non ci riesco.
Non posso sentirla buttarsi giù in questo modo.
Non posso sentirla arrendersi.

Un pezzo di noiWhere stories live. Discover now