capitolo 6

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Catalina' s pov

Sfilai in fretta il vestito rosso buttandolo sul letto.

I piedi mi dolevano così tanto che senza pensarci due secondi tolsi i tacchi alti lanciandoli da qualche parte nella stanza.

Guardando l' ora sulla sveglia appoggiata sul comodino, mi accorsi con un cipiglio in viso di quanto veloce fosse passato il tempo quella sera, così, accendendo il telefono digitai subito il numero di Maya, che durante la sera aveva tentato di chiamarmi, invano, dato che con tutto il chiasso che c'era a casa del mio migliore amico, era già tanto se riuscivo a sentire ciò che aveva da dirmi la persona seduta accanto a me.

Ebbene sì, dopo tante parole melodrammatiche di Jay Jay ero riuscita ad andare alla "cena tra amici" organizzata da lui, che considerando la quantità di persone che si era presentata quella sera, sembrava più che altro una festa tra "conoscenti".

E mi doleva ammetterlo, ma quella sera mi ero proprio divertita con i vecchi amici che sfortunatamente non riuscivo a vedere quasi mai.

Tornando alla realtà mi resi conto che la mia amica aveva accettato la chiamata ed in quel momento stava parlando da sola, pensando che la stessi ascoltando.

-Buona sera anche a te tesoro- urlò facendomi alzare gli occhi al cielo alla sua sprizzante voglia di urlare anche alle due del mattino.
- Maya, come stai?- ridacchiai divertita guardandomi i piedi appoggiati sul mio tappeto peloso e rosso.
- Meglio, ho ancora un po' di mal di gola ma il dottore ha detto che continuando a prendere le pastiglie andrà via dopo un paio di giorni- spiegò, la voce leggermente roca.

- Quindi, incrociamo le dita. A te invece? Com'è andata?- domandò mentre mi alzavo andando verso il bagno, intenta a lavar via tutto il trucco.

- Molto bene. In realtà c'era davvero tanta gente- sogghignai, prima di mettere il vivavoce e appoggiare l' Iphone sul granito freddo del lavandino prima di aprire l' acqua del rubinetto ed estrarre i miei struccanti sal cassetto.

- Beh, non ne sono stupita, sai com'è James, per lui le cene tra gli amici più stretti comprendono anche i compagni di classe dell' asilo nido- ridacchiò, facendomi scoppiare a ridere.

- Ma ora dimmi- mi interruppe riprendendo a parlare.

- Walker si è più fatto vivo?- domandò con curiosità mentre io mi asciugavo il viso, ormai struccato.

Ebbene sì, le avevo raccontato tutto appena tornata dalla passeggiata a Central Park con Jay Jay e Spider.

Ricordavo ancora il modo in cui si era messa ad urlare e saltare per tutta la mia cucina mentre preparavamo il pranzo, incitandomi a contattarlo per ringraziarlo. Cosa che avevo rifiutato di fare, con grande diniego da parte sua.

- Mi ha mandato un altro mazzo di fiori sta mattina- rivelai, mentre mi passavo sul viso un dischetto imbevuto con dell' acqua micellare.

- Sei così fortunata amica mia, sul serio- mormorò con tono serio.

- Brody Walker è davvero un gran pezzo di manzo- ammise, mentre io scoppiavo a ridere tendendomi lo stomaco.

- Tu sei completamente pazza- sospirai ricomponendomi.

- No, la pazza sei tu. Sul serio, come hai fatto a dirgli di no. Non l' hai nemmeno contattato per ringraziarlo dei fiori.- mi accusò, ed io potevo immaginare il broncio che in quel momento occupava il suo viso.

- Non ho nemmeno il suo numero per contattarlo. E poi se gli scrivessi dopo penserà che io voglia uscire con lui.- sussurai mentre uscivo dal bagno.

- Mi fai imbestialire. Davvero non vuoi uscire con lui?- domandò.

- Non è che non voglio uscire con lui- ammisi, mordicchiandomi il labbro inferiore.

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