capitolo 60

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Brody' s Pov

Ignorai Brandon, continuando a tagliare le verdure prima di buttarle sulla pentola già sul fuoco, e mescolare tutto con un goccio di olio d' oliva.

-Dove devo mettete gli hamburger?- domandò Andrew, pulendosi le mani sul canovaccio appeso, prima di avvicinarsi all' isola in cui stavo cucinando le verdure.
-Cucinale in quella pentola- dissi, indicando con una mano un ripiano in fondo alla cucina, prima di aggiugere il sale, il pepe ed un cucchiaio di salsa piccante al cibo che si stava dorando sul fuoco.

-Non ho mai capito perché dobbiamo cucinare noi maschi- sbuffò Smith, mentre tagliava a metà i panini.

-Perché sarebbe anche ora che voi muoviate il culo- affermò una voce femminile entrando nella cucina, affollata da noi maschi che, bene o male, ce la stavamo cavando quella sera per preparare una cena coi fiocchi.
Girai la testa verso l' ingresso ad arco, aggrottando la fronte quando notai Maya avvicinarsi al frigorifero, stupito che fossero già arrivati.

-Quando siete arrivati?- chiesi, abbassando la fiamma del fuoco, ed allontandomi dall' isola illuminata dalle mille luci.
-Meno di cinque minuti fa- scrollò le spalle, prese un sorso d' acqua dalla bottiglietta prima di avvicinarsi a Smith, che subito cinse la sua vita abbracciandola forte e unendo le sue labbra con quelle della ragazza che strinse il suo ragazzo a sé.

Era ancora così strano, anche dopo tre settimane che stavano insieme, vederli in atteggiamenti intimi.
Quei due, da quando avevano iniziato a frequentarsi, non si attaccavano per un sol secondo e dal modo in cui il mio amico guardava la mora, erano più che ovvi i sentimenti forti nei confronti di lei.

Quella era l' ultima cosa che mi sarei mai aspettato. Loro, che non avevano mai smesso di stuzzicarsi, di litigare ed odiarsi in quel momento erano abbracciati mentre lui le sussurrava qualcosa all' orecchio facendola ridacchiare.

Scuotendo la testa e risvegliandomi dai pensieri spensi il fuoco versando poi le verdure cotte a puntino sul grande piatto bianco prima di girarmi e vagare con lo sguardo sulla cucina, stranito dal fatto che ancora non mi avesse raggiunto mentre la trepidazione nel vederla scorreva nelle mie vene.

-Dov'è Catalina?- domandai rivolgendomi a Maya, che si staccò da Smith prima di rivolgermi la sua attenzione.
-Sta sistemando il suo borsone, adesso arriva- scrollò le spalle, scoppiando a ridere quando il mio amico le fece il solletico sulla pancia scoperta grazie al top corto.

Annuendo, mi pulii le mani nel momento stesso in cui il campanello dell' appartamento suonò, attirando la nostra attenzione.
-Devono essere gli altri- affermò Andrew, prima di uscire dalla cucina per andare ad aprire.

Aprendo il frigorifero afferrai gli ultimi ingredienti di cui avevo bisogno quando James, seguito da una Catalina entusiasta, si catapultarono nella cucina creando un gran baccano.

-Sei un coglione, stavo per scivolare- urlò la bionda guardando male il suo migliore amico che scoppiò a ridere scappando dalla sua furia.

Sorridendo automaticamente, andai a controllare gli hamburger che prima stava cucinando Andrew  assicurandomi che non si fossero bruciati, mentre la bionda accorgendosi della mia presenza iniziò a camminare nella mia direzione con un enorme sorriso divertito a increspare le sue belle labbra.

-Non mi saluti?- domandò fermandosi dall' altra parte dell' isola e osservandomi con un sorrisetto malizioso.
-Assolutamente no- scossi la testa energicamente mettendo su una finta espressione indispettita e arrabbiata.

-Ma non ci vediamo da cinque giorni- borbottò spalancando le braccia prima di fare alcuni passi nella mia direzione.

Sospirando ed alzando gli occhi al cielo mi arresi ai suoi occhi grandi e dolci quando le mie gambe iniziarono automaticamente a camminare nella sua direzione, così, facendo il giro dell' isola afferrai il suo viso tra le mani per poi appoggiare la fronte contro la sua prima di lanciarle un occhiata piena di desiderio.

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