capitolo 15

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Brody's pov
- Oh santo cielo. - disse appena spensi la macchina.
- Questo posto è fantastico- sussurrò prima di aprire lo sportello e scendere. La seguii a ruota avvicinandomi a lei.

- Ti piace?-
- Se mi piace? Lo adoro. Come hai fatto a trovarlo ?- avvicinandosi al dirupo.
- Hei stai attenta, non avvicinarti troppo.- afferrai la sua vita.
- L' ho trovato durante un escursione con Brandon e Andrew-

- È meraviglioso. Si può vedere tutta New York e poi siamo così in alto- sussurrò guardandomi.
- Si può vedere anche il mare. -
- Posso sedermi?- domandò il cielo.
- Si, ma fai attenzione. Le rocce non sono molto stabili-
Si sedette con i piedi che penzolzavano nel vuoto e mi fece cenno di fare lo stesso.
- Mi piace molto qui. New York dall' alto è bella, poi di notte. Ti lascia senza fiato- disse con aria sognante.
- Sono felice che ti piaccia. Hai freddo?-

Il vento continuava a colpire i nostri visi e il gelo e le temperature sotto zero di Dicembre si avvicinavano.

- No, sto bene- si strinse a me.
- Guarda, quella è l'Orsa Maggiore- urló indicando le stelle.
- Sul serio? Conosci le costellazioni?- domandai stupito.
- No. Era una cazzata- rise di me. La guardai scioccato per poi scoppiare a ridere tenendomi lo stomaco.
- Tu sei pazza. È ufficiale- ridacchiai.

- Mi si sta congelando il sedere- sussurrò dopo un po di minuti in silenzio.
- Vieni, possiamo sederci sul cofano-
- Mi sembra una buona idea- mormorò alzandosi.

Ci sedemmo sul cofano anteriore poggiando il resto del corpo sul vetro dietro di noi.
- Oggi ho litigato con mia sorella- sussurrò con lo sguardo puntato sul cielo.
- Mi dispiace. Come mai?-

- Ha ripreso a frequentare il suo ex, dopo che l' ha tradita. Sono andata a casa sua e l' ho trovato lì con lei. Così mi sono incazzata e lei in cambio mi ha tirato una sberla in faccia.  Ora che ci penso me la sono meritata- sorrise lievemente.

- Sei solamente preoccupata per lei, perché le vuoi bene. Vedrai che capirà l' errore che sta facendo-
- Lo spero tanto, anche se non ci scommetto più di tanto. È molto innamorata di lui-

- Non perdoneresti mai un tradimento, vero?- domandai sottovoce. Lentamente alzò la testa nella mia direzione incrociando i miei occhi.
- No, sono dell' idea che se una persona ti ama davvero, non ti tradisce- sussurrò.

- Capito- deglutii toccando i suoi capelli rosa. Li adoravo.
- Anche se amassi quella persona con tutto il tuo cuore?- chiesi.
- Io la amo, ma lei non ama me. Sarebbe come un suicidio restare con quella persona-
-Tu invece, perdoneresti un tradimento?-
- No, non penso. Anche se lo facessi il rapporto con quella persona non tornerebbe mai come quello di prima-
- Esatto- sorrise dolcemente.
- Sei molto saggia, non me lo aspettavo- ridacchiai.
- Neanche tu sei male- ghignò.

- È domani l' esame?-
- Sì, sai quasi quasi non mi interessa più passarlo o no, mi basta togliere tutta quest' ansia che ho- rise.
- Andrai benissimo. Anche se non ci capisco niente, la scorsa volta, quando ti ho aiutata, sapevi tutto- alzai le spalle.

- Grazie- sorrise per poi poggiare la testa sul mio petto. Accarezzai i suoi capelli morbidi, mentre gli occhi cercavano di staccarsi dalla sua figura e posarsi sul magnifico panorama davanti a me. Insomma, avevo una delle più belle viste di tutta New York, e io a malapena l' avevo guardata.

- Domani parto per Los Angeles- disse e il mio cuore perse un battito.
- Cosa?- domandai alzandomi.
- Vado a Los Angeles con Maya-
- Ma non hai l' esame?- aggrottai la fronte.

- Sì, la mattina, e il pomeriggio ho il volo. O almeno questo è quanto mi ha detto Maya- alzò le spalle.
- Quanto starai?- domandai temendo la risposta. E se fosse rimasta lì per lavoro? In quel caso la sua permanenza sarebbe stata abbastanza lunga.

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