capitolo 47

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Catalina' s Pov

Sbuffai guardando il mio riflesso nello specchio leggermente appannato per colpa del vapore acqueo, provocato dalla doccia calda fatta pochi minuti prima.
-Brody- mi lamentai guardandolo male, mentre incurante, nel lavandino accanto al mio, si faceva la barba, totalmente concentrato sul suo viso.

-Mhh?- borbottò senza guardarmi.
Buttando i miei capelli bagnati dietro la schiena, mi tastai il collo con alcune chiazze rossastre per poi ruotare gli occhi al cielo e stringere di più il nodo dell' asciugamano bianco.

-Cosa succede?- domandò con la fronte aggrottata, posando la lametta nel granito, per poi passarsi una mano sulla mascella liscia e ben delineata.
-Sei un mostro- borbottai spalmando la crema idratante sul mio viso.

-Non ti seguo, piccola- scrollò le spalle, bagnandosi le mani con il dopobarba profumato.
-Guarda- puntai le mani sul mio collo, e ricevendo finalmente la sua attenzione.
I suoi occhi si illuminarono di divertimento così come le sue labbra che si stesero in un enorme sorriso mentre una risata roca lasciava la sua gola, quando i suoi occhi si posarono sulla sua opera d'arte.

Il suo viso si avvicinò al mio, finché non deviò la traiettoria e stampò un bacio poco più sopra della mia clavicola.
-Mi piacciono da morire. A te, no?- domandò senza nascondere il sorrisetto impertinente sulle labbra.
-Che poi, hai iniziato tu- si allontanò dopo avermi stampato un bacio sulla guancia.
Ruotai gli occhi al cielo, per poi passargli davanti e uscire dal bagno, ma non prima di averli dato una spallata giocosa alla quale lui rispose con un sonoro e forte schiaffo sul mio fondoschiena, che lo fece scoppiare a ridere quando mi lamentai.

Con la fronte aggrottata, passai le dita sui vestistini che mi ero portata, indecisa su quale indossare e notando  il sole spendente di quella mattina a Calabasas, optai per un abito corto a fiori. Molto primaverile e delicato.

Così, in fretta indossai la biancheria e il vestito, per poi truccarmi in fretta ed uscire dall' enorme cabina armadio.

Le spalle larghe e muscolose del mio ragazzo mezzo nudo, mi accolsero quando tornai nella stanza, così mi avvicinai, appoggiando la fronte contro la sua schiena spoglia e abbracciandolo da dietro.
-Sbaglio o sei molto affettuosa sta mattina?- ghignò afferrando le mie mani tra le sue.
-Parli tu- routai gli occhi al cielo ripensando ai vari marchi che aveva realizzato la scorsa notte e quella mattina.
-Ho fame e ho voglia di pancake- borbottai mettendomi davanti a lui per poi spingerlo verso la cabina armadio, mentre lui non la smetteva di ridacchiare.

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-Brody Walker- esclamò, alzandosi, uno dei ragazzi seduti intorno al tavolo del locale per abbracciare il mio ragazzo, che accanto a me, ricambiò con piacere l' abbraccio.
E dovetti allontanarmi di qualche passo quando anche gli altri suoi amici si alzarono in piedi per salutarlo affettuosamente.

Leggermente imbarazzata e stringendo le dita attorno al guinzaglio di Spider che si spingeva contro la mia gamba, posai lo sguardo sulle ragazze sedute attorno al tavolo  che in quel momento mi sorridevano gentilmente, finché una di loro non si alzò per presentarsi.

-Bianca Karin, sono molto felice di conoscerti. Io sono la ragazza di Oliv-tese la mano senza mai smettere di sorrisermi con i suoi denti super scintillanti e gli occhi blu grandi e luminosi.
-Catalina Reyes, e sono la ragazza di Brody- ridacchiai in imbarazzo stringendo la sua mano affusolata passando poi a presentarmi anche alle altre bellissime ragazze che mi osservavano.

Dopo che le presentazioni furono concluse, ci accomodammo tutti intorno al tavolo tra chiacchere e risate per conoscerci meglio. Le ragazze presenti quel mattino, erano bene o male tutte le fidanzate degli amici di Brody, o delle vecchie compagne del college dei ragazzi.

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