Capitolo 11

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Brody's pov
-Che film vorresti guardare?- mi chiese allungandosi per prendere il telecomando.
-Non saprei. Vediamo che c'è in tv- risposi. Dovevo ancora riprendermi dai baci di poco fa e la situazione imbarazzante nei miei pantaloni non mi dava pace.

- Dovrei andare in bagno- dissi quando tornò a sedersi.
- Oh,va bene. Terza porta a sinistra- rispose sorridendo. Mi alzai attraversando il corridoio lungo dalle pareti bianche e i tappeti neri per poi chiudermi nel bagno ben arredato. La sua , sembrava una vera e propria fissazione per il colore bianco e nero dato che la maggior parte della casa era di questi colori. Mi appoggiai con le mani al granito freddo del lavandino e guardai il mio riflesso nello specchio.

-Cazzo- sussurrai stringendo le dita sul ripiano. La situazione mi stava letteralmente sfuggendo dalle mani. Questa cosa tra noi, qualsiasi cosa sia, sarebbe diventa una vera e propria fissazione per me, più di quanto già lo sia. E non andava affatto bene per nessuno dei due. Mi conoscevo fin troppo bene ed ero più che sicuro che prima o poi avrei combinato qualche cazzatta rovinando tutto ciò che piano piano di stava costruendo finemdo così per ferire i sentimenti di Catalina. E non potevo permettere che ciò accadesse, ma non ero neanche pronto a rinunciare a tutto questo, non quando lei si lasciava baciare e mi baciava in quel modo. Sospirai sciacquandomi il viso con l' acqua fredda per poi tornare nel salotto dove trovai Catalina intenta a  mettere in ordine i libri sparpagliati sul tavolino.

- Hai trovato qualche film interessante?- chiesi buttandomi accanto a lei.
- Si-
- Quale?-
- La bella e la bestia- disse alzando le spalle.
- Assolutamente no. Non guarderò quella merda- dissi disgustato.
- Oh. Certo che lo guarderai- disse ridacchiando.

- No. Guardiamo qualcos' altro. Ma non questo. Scegli qualche altro film-
- Voglio guardare questo film. Punto- ribadì irritata.
-Ma quanti anni hai? Cinque? Neanche mio nipote di quattro anni guarda queste cazzate- ridacchiai.
-Non mi interessa. Dai ti prego, solo questa volta- disse avvicinandosi al mio viso e facendo gli occhietti dolci. E Dio, come potevo dirle di no, quando continuava a guardarmi con quegli occhioni azzurri come il cielo?
- Va bene- sospirai. Lei si lanciò verso di me cingendomi il collo con le braccia.

- Il prossimo lo scegli tu, promesso- disse facendo il mignolino.
-E chi ti darà che ci sarà una prossima volta?- chiesi furbo.
- Io- sussurrò appoggiando la testa sulla mia spalla e rivolgendo il suo sguardo sulla tv accesa.
Sospirai avviccinandola a me e cingendole la vita con un braccio accarezzando di tanto in tanto la striscia di pelle scoperta.
- Ti piacciono davvero i film della Disney?- chiesi dopo un po'.
- Lì adoro. Ho una specie di fissazione per i loro film- disse ridacchiando.
- Hai davvero un nipote?- chiese.
- Si, è il figlio di mia sorella più grande. Si chiama Travis-
-Non sapevo avessi una sorella più grande-

-Beh bambina, ora lo sai-
- Hai altri fratelli?- continuò con il suo interrogatorio.
-No, siamo solo io e mia sorella.-
- Oh, quindi sei il più piccolo in famiglia- rise.
- A quanto pare. E tu hai altri fratelli o sorelle oltre a Madison?-
- Ne ho eccome. Ho tre fratellastri e due sorellastre. Diciamo che mio padre cambia idea molto in fretta- disse facendo una smorfia.
- Oh capisco. Vai d' accordo con loro?-
- Sembrerà strano, ma non li ho mai considerati come i figli di un altra donna. Vado molto d' accordo con loro anche se non li vedo molto spesso.-
- È una bella cosa- dissi, e lo pensavo sul serio. Era molto difficile riuscire ad accettare e non serbare rancore verso i figli di tuo padre avuto da una donna che non era tua madre.
-Si- sussurò giocando con le mie dita.
- Hai un sacco di anelli- affermai guardando attentamente le sue dita affusolate.

-Mi piacciono molto. Tu non ne hai neanche uno. Come mai?-
-Mi danno fastidio- rilevai, lei in risposta alzò gli occhi al cielo sorridendo.
Dovevo ammettere che il film, scelto da lei, non era per niente male, guardavo interessato ogni scena e ascoltavo attentamente ogni dialogo fino a quando la suoneria del mio telefono interruppe il momento di silenzio.

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