capitolo 19

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Catalina' s Pov

- Catalina, amore di mamma- urlò mia madre prima di stringermi tra le sue braccia esili.

-Mamma- sussurrai immergendo il viso tra i suoi capelli biondi che profumavano di lavanda, lo stesso profumo che la caratterizza da quando ne avevo memoria.


- Mi sei mancata così tanto- si staccò dall' abbraccio osservandomi con i suoi occhi grandi verdi.

- Anche tu, mamma- ammisi.

Nonostante gli anni che avevo passato lontano da lei, e nonostante il rancore e la rabbia che per anni avevo provato, l' affetto e l' amore che ci legava non era mai scomparso.

Il rapporto tra madre e figlia, era una delle cose più belle e durature del mondo.

- Su, entra- sorrise calorosamente mettendo in mostra le fossete adorabili ai lati della bocca.

Varcai l'ingresso della casa, era così strano per me, considerarla mia, nonostante avessi passato metà della mia infanzia in questo posto, nonostante fossi cresciuta qui,nonostante questo posto conservasse i ricordi più belli e i più brutti.

Era uguale a come l' avevo lasciata tempo fa.

La scalinata grande e maestosa che portava ai piani superiori dove vi erano le stanze e i bagni di servizio e il magnifico pianoforte al centro della grande entrata, dai soffitti alti, erano ciò che si poteva notare appena entrati in casa. Trascinai la grande valigia fino al salotto grande e luminoso grazie alle vetrate che percorrevano tutta la parete. L' enorme divano grigio a L posto a destra della stanza e il camino in pietra donavano alla casa un aria confortevole.

- Ho cambiato un po' di cose- parlò mia madre dietro di me.

- I tappeti. Di nuovo- affermai ridendo. Mia madre aveva una vera e propria fissazione per loro, ne cambiava in continuazione, così come per  i lampadari.


- Lo sai come sono- ridacchiò.

- Maya è ancora fuori?- domandai girandomi verso di lei, che era intenta a sistemare i cuscini colorati.

- Sta parlando al telefono-

- Tu come stai?- chiesi avvicinandomi a lei.

Era stata dura, per entrambe recuperare gli anni persi, e io, in momenti come quelli, mi odiavo follemente per aver recato così tanto dolore a mia madre. Essere ripudiata dalla propria figlia, era la cosa più brutta che potesse succedere a una madre, che era sempre stata accanto ai propri figli.

- Bene, tesoro. Davvero, Edward è fantastico, mi fa sentire una principessa- si sedette sul divano facendomi cenno di raggiungerla.

Mi sentivo così a disagio in quel luogo, come se non mi appartenesse.

Lasciai la valigia in un angolino e mi sedetti nel divano morbido accanto a lei che si girò dalla mia parte poggiando un braccio sulla testiera del divano.

- Mi fa piacere. Anche a me piace- sorrisi sincera.


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