63. Non eravamo ad un passo dalla meta?

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Mi si bloccò il respiro tanto che dovetti mettermi una mano sul petto per controllare se il cuore stesse ancora battendo sotto la mia pelle.

Poi mi abbassai e ripresi in mano il test.

"Queste linee vogliono dire che.." iniziai io

"Sei incinta.. " continuò Sasha al mio posto.

Poi venne verso di me e mi abbracciò.

"Diventerò zia!!!" Urlò dalla gioia.

Quando la sentii pronunciare quelle parole, mi scostai e la osservai.

Faceva sul serio?
Stava realmente esultando?
Non si era resa conto che questo era un disastro?

"Jo.." iniziò lei.

Finalmente si era accorta dell'uragano che si era scatenato dentro di me dopo quella notizia.

"Pensi sia una cosa bella? Ti rendi conto del casino in cui mi trovo? Non sono pronta!! Lui non è pronto.. è un disastro!!" Urlai mentre Sasha si allontavana da me come se non riuscisse a capire cosa stavo dicendo.

Mi misi le mani tra i capelli disperata.

Cos'avrei dovuto fare?
Come avrei fatto ad andare all'università, a crearmi un futuro con un figlio?

Come avrei fatto a mantenerlo?

Cosa avrebbe detto Ash?

Scossi la testa.. non glielo avrei detto, non ancora.

Lui non era pronto e solo io sapevo cosa sarebbe potuto accadere se gliel'avessi detto.

Sasha mi guardò e io le lanciai uno sguardo ricco di rabbia, d'indecisione, e sotto sotto di paura.
Lei annuì abbassando la testa e uscì dal bagno lasciandomi sola.

Mi misi davanti allo specchio e mi asciugai le lacrime che mi stavano scendendo calde sulla pelle.
Guardai in basso e mi misi una mano sulla pancia.

Veramente qualcosa stava crescendo dentro di me?

Caddi in ginocchio sulle piastrelle gelide e bianche del bagno e piansi.
Non era il momento.

Nella mia testa si ripetevano cose all'infinito.

Non era questo il momento, né il luogo per un figlio.
Non è che non volessi aver figli, ma avevo 18 anni non ero pronta.. e basta.

Grazie a quelle lacrime versate riuscii a liberare un po' di rabbia e di frustrazione.
Quando ebbi la forza di rialzarmi decisi di nascondere il test e di aspettare di dirlo ad Ash.

Dovevo trovare le parole giuste, perché sicuramente sbatterglielo in faccia così non avrebbe aiutato.

Presi il test lo feci su in della carta igienica pulita e lo nascosi nel cassetto vicino al lavandino che ormai era diventato mio.

Poi mi asciugai le lacrime e mi misi a posto, poi uscii dal bagno.
La camera era vuota, così andai in salotto dove trovai Sasha seduta sul divano.

"Stai bene?" Mi chiese non appena mi vide arrivare.
Io annuii e mi sedetti vicino a lei.

"Senti Sasha non è una cosa negativa, ma non è il momento. Io devo finire l'università e Ash un giorno mi ha chiaramente detto che avere un figlio a quest'età sarebbe troppo presto per lui. Io non sono pronta ad affrontare tutto ciò.."

"Capisco che è una cosa travolgente, ma non pensi che a lui potrebbe piacergli?" Chiese piano.

"Ma so già che a lui non piacerà..." dissi tranquilla.

Drogata di te. [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora