5.Prendi un altro pezzo del mio cuore.

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Il giorno seguente, la sveglia suonò alle 9.00, odiavo il fatto di essere svegliata da qualcosa anche in vacanza, ma alle 9.30 dovevo aprire il negozio del signor. Lennox che poi era l'unica libreria della città.

Mi alzai e cercai dentro l'armadio dei vestiti, indossai una camicetta a fiori e una gonna di jeans.

Mi feci una treccia che cadde su un lato e scesi in cucina per fare colazione.

Trovai il mio gatto che già mangiava, si vedeva che Seba era a casa.

Seba era l'unico che curava un po' Leo come me.

Lo accarezzai sulla testolina e poi presi la mia tazza e ci misi del caffè, e lo bevvi con una fetta di torta di mia madre.

Mentre ero appoggiata al bancone che sorseggiavo il caffè, vidi sul tavolo la posta, mi avvinai per cercare qualche cartolina da parte della mia migliore amica Andy, ma niente, invece trovai una busta dalla banca per mia mamma.

La aprì.

<Salve signora Smith, volevamo avvisarla che il pagamento dell'ultima rata del mutuo è in ritardo di altre due settimane. Le consigliamo di aggiustare la rata al più presto. Arrivederci la direzione>

Posai la lettera e decisi che dovevo darmi una mossa.

Presi la mia borsa a tracolla e uscii di casa, salii sulla bici e pedalai verso il centro del paese.

"Buon giorno Jocelyn!"

"Buon giorno a lei Lizz"

Lizz era la signora della panchina perché in effetti era sempre seduta lì  a qualunque ora del giorno e della notte.

Cittadina strana, lo so.

E ogni mattina quando passavo di lì mi salutava, mi salutava sempre non era necessario che fosse mattina.

"Giorno Jo!"

"Giorno Jo!" Salutai il signor Joseph, soprannominato Jo.

Aveva più o meno 90 anni,ma era il vecchietto più arzillo della città.

Finalmentea arrivai alla libreria, posai la bici e la chiusi con il lucchetto.

Presi le chiavi dalla borsa e aprii le sale cinesche.

"Buon dì, Jo"

Mi gira i verso la mia destra e notai l'eccentrica signora di 40 anni dai capelli rossi che aveva il negozio di fiori lì di fianco.

"Salve Holly.."

Lei mi sorrise, era una donna alquanto bizzarra, vestita come gli hippy, portava sempre dei cerchietti colorati in testa..

Entrai e come al solito il campanello sopra la porta suonò.

Girai il cartello per indicare l'apertura e poi mi misi dietro al bancone, iniziando a mettere in lista i nuovi libri.

Le ore passarono velocemente, vendetti 20 libri, poi alle 2.30 il signor Lennox mi diede il cambio e mi pagò per le ore.

"Domani ti ho bisogno dalle 3 alle 6.30 più la chiusura.."

Gli sorrisi.

"Certamente a domani"

"Arrivederci Jo, a domani.."

Lo salutai con la mano e poi uscii dal negozio, presi la bicicletta e andai a casa.

Volevo tornare da lui, dovevo solo inventarmi una scusa..

"Jo, eccoti.."

Scesi dalla bici , la posai vicino alla staccionata bianca e andai incontro a mia madre che mi aspettava sulla veranda.

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now