1.Mai visto prima.

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Ciao a tutti, vorrei dire due parole.
Oggi, in data 17 Aprile 2020, ho deciso di condividere qui su Wattpad il primo capitolo di "Drogata di te" corretto, così come si presenta sulla versione cartacea.

Ho scritto questa storia tanti anni fa, nel 2014, avevo 15 anni ed era la prima storia che scrivevo. Leggo spesso commenti in cui le persone si chiedono come è possibile che questa storia sia stata pubblicata (data la presenza di errori e altre cose).
Vorrei dirvi, come potrete anche leggere da questo capitolo, che ho passato mesi a correggere questa storia e la versione cartacea è completamente diversa.

Per chi è nuovo, dopo questo capitolo troverete la versione del 2014, se volete leggerla noterete una me 15enne, ingenua e alle prese con il suo primo "lavoretto". Se volete leggere questa storia corretta vi consiglio di comprare il libro che si trova in tutte le librerie e negli store online.

Grazie a tutti, Sofia.

***

«Jo!»Sentii mio fratello Jonathan chiamarmi dal piano terra. Posai il libro che stavo leggendo sul comodino al mio fianco.

«Che c'è?» chiesi ad alta voce un po' infastidita dal fatto che fosse la terza volta che interrompeva la mia lettura.

«Nostra madre ha bisogno di te in cucina» rispose senza darmi ulteriori spiegazioni. Mi alzai velocemente dal letto e uscii dalla mia camera. Sul pianerottolo notai il nostro gatto Leo steso sul pavimento che cercava di dormicchiare nonostante il caldo afoso di quella mattina estiva. Mi chinai e iniziai ad accarezzarlo dandogli le agognate coccole che nessuno gli faceva a parte me e l'altro mio fratello Sebastian.

Mi ricordai di quando sette anni prima Sebastian era tornato a casa con un gattino tra le braccia che, nonostante sembrasse fragile e indifeso, aveva da subito cominciato a combinare pasticci. Sebastian, come me, aveva sempre avuto un debole per gli animali e, anche se nostra madre non era dell'idea, avevamo deciso di tenere Leo e di occuparci di lui.

Dopo averlo accarezzato un'ultima volta scesi le scale e andai in salotto. Jonathan era steso sul divano che guardava la televisione. Lo superai senza degnarlo di un'occhiata. Jonathan e io eravamo gemelli, nonostante questo non avevamo un rapporto molto stretto. Lui aveva le sue abitudini, io le mie, non eravamo uguali praticamente per nulla, a parte una somiglianza molto evidente nell'aspetto fisico. Entrai in cucina. Mia madre stava cucinando come al solito.

«Mamma avevi bisogno di me?» chiesi, prendendo una mela e sedendomi sullo sgabello. Lei si girò verso di me e sorrise.

«In realtà ti ho chiamato solo per dirti una cosa» rispose mentre mi allungava un vassoio con dei biscotti appena sfornati.

«Prima però assaggia questi e dimmi che ne pensi.» Mia mamma Barbra era fatta così: dato che era appassionata di cucina, credeva che il cibo avesse il potere di coinvolgere e unire le persone, per questo non faceva altro tutto il giorno. Ne presi uno per accontentarla e lo assaggiai «Che buono, mamma!»

«Bene, sono contenta che ti piacciano!» disse felice. «Ti volevo solo dire che i tuoi fratelli tornano a casa per l'estate...»

«Tutti?» domandai sorpresa. Sapevo che avevano deciso di tornare per le vacanze estive, ma non immaginavo così presto.

«Sì, Cameron e Sebastian saranno a casa per l'ora di cena, mentre domani arriveranno Travis e Gavin, Beau andrà a prenderli in aero- porto» rispose lei.

Avere sei fratelli ed essere l'unica ragazza di casa non era per niente una passeggiata, soprattutto se eri la sorella minore. I gemelli Gavin e Travis erano i fratelli maggiori, molto più grandi di me vivevano ormai fuori casa da quasi cinque anni. Entrambi si erano trasferiti in una cittadina più grande per frequentare l'università. Sebastian era il figlio di mezzo, con i capelli biondi come i miei e l'aspetto trasgressivo, era un'anima libera, proprio come mio padre. Anche lui amava disegnare come me e infatti frequentava la facoltà di Architettura. Cameron, con i capelli castani e gli occhi dolci color nocciola, impersonava perfettamente la tranquillità e la fiducia. Era il fratello con cui avevo legato di più. Avendo caratteri simili, io e lui ci eravamo sempre trovati bene insieme. Beau, il più giovane dei quattro, era forse quello più ribelle, aveva sempre fatto fatica a scuola e si era cacciato molte volte nei guai. Ognuno di loro però aveva sempre messo la famiglia al primo posto, si erano presi cura di me e di mia madre fin da piccoli.

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now