7.Stringimi a te.

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Mi misi dei jeans aderenti e un top nero che lasciava scoperta un po' di pancia.

Presi il mio zaino nero con dentro la torcia e tutto il necessario.

Poi mi lasciai i capelli sciolti e presi un bel respiro, ce la potevo fare.

Aprii la finestra e mi calai con una gamba.

Ero metà dentro e metà fuori.

Fortunatamente c'era un grosso albero proprio vicino alla mia finestra, posai il piede su un ramo robusto e mi aggrappai ad esso, mi spinsi un po' e scesi da ramo in ramo finché non mi lasciai cadere e atterrai con un tonfo per terra.

Non avevo mai fatto niente del genere in vita mia, Mr. Occhi di Ghiaccio mi aveva spinta a farlo dopo solo due giorni che lo conoscevo.

Mi alzai scossi la testa e scavalcai la staccionata.

Camminai senza accendere la torcia finché mi trovai nel bosco, per non attirare l'attenzione.

Poi mi fermai e la tirai fuori dallo zaino, controllai anche l'ora, erano le 10.

Non sapevo se potevo trovarlo alla casa abbandonata, ma era l'unico posto che potevo associare a lui.

Camminai nel bosco e illuminai con la luce della torcia gli alberi segnati.

Sentii vari rumori strani, ma non mi lasciai intimidire, anche se quel bosco di sera era veramente inquietante.

Non sembrava neanche lo stesso posto.

Quando arrivai alla casa vidi la moto vicino alla veranda e segretamente esultai.

Perché?

Non lo sapevo nemmeno io.

Mi avvicinai, ma tenni accesa la torcia, non c'erano luci accese nella casa.

"Ancora tu?"

La sua voce.

Alzai lo sguardo e lo vidi, steso sul tetto, dal basso sembrava molto piccolo.

"Non soffri di vertigini?" Gli chiesi.

Tutto il discorso che mio ero preparata era svanito nell'attimo in cui l'avevo visto.

"No, qua sopra è una figata, sali"

Io abbassai la testa ed entrai nella casa.

Dentro c'erano dei mobili coperti da dei teli, anche se era abbandonata non era male.

Non sapevo dove andare, ma continuai a salire le scale fino all'ultimo piano e mi ritrovai ad aprire una botola per salire sul tetto.

Avevo paura.

Salii sul tetto, ma restai seduta avevo paura di scivolare, così quasi a gattoni mi avvicinai a lui.

"Sdraiati"

Lo feci, trattenendo il fiato, ma lo feci.

Lui era coricato a guardare il cielo, aveva un braccio sotto la testa e nell'altra mano teneva una sigaretta.

La maglia nera che indossava, si era alzata un po' permettendomi di vedere una parte di addominali e un po' di peluria nera che partiva da sotto l' ombelico e spariva dentro i pantaloni.

Deglutii rumorosamente.

"Ti piace quello che vedi, ragazzina?"

Mi aveva beccata.

Alzai lo sguardo al cielo.

"Perché finisco sempre qua con te?" Gli chiesi.

Lui fece il ghigno, ma non rispose.

"Rispondi"

Cercai di fare la voce decisa, come faceva lui quando mi ordinava qualcosa.

"Forse perché vuoi solo avere delle attenzioni..ti senti piccola, sola e insignificante.."

Mi alzai a sedere di scatto, stessa cosa che fece lui, e poi gli tirai uno schiaffo sulla guancia.

"Sei un maleducato!"

Detto ciò feci per alzarmi, ma un piede mi scivolò sulle tegole, caddi e scivolai verso la fine del tetto, in men che non si dica ero attaccata al tetto con solo due dita, il resto del mio corpo era a penzoloni, pronto a cadere per 5 piani.

"Tienti a me!!!"

Mr. Occhi di Ghiaccio, arrivò e mi prese la mano che non era attaccata al tetto.

Io stavo piangendo inconsciamente, pronta a morire.

"Non mollarmi.." sussurrai.

"No, non ti lascio."

Alzai lo sguardo e per la prima volta nei suoi occhi vidi la paura.

Mi prese l'altra mano e tirò, io cercai un appiglio coi piedi per tirarmi su, ma non trovai niente.

Poi una mano mi scivolò dalla sua e urlai.

Vidi i miei fratelli, mia mamma, mio padre e pregai per loro.

"Dammi l'altra mano dai miseria!!" esclamò lui.

Scossi la testa.

"Non ce la faccio!" Piangevo, sentivo le lacrime bagnarmi tutto il viso, ma soprattutto tremavo, come mai prima.

"Si , dammi quella cazzo di mano"

Alzai lo sguardo su di lui e vidi che si stava sforzando molto per cercare di tenermi su, presi tutto il mio coraggio e gli diedi l'altra mano, lui tirò, ce l'aveva quasi fatta.

"Dai!!" Urlò per lo sforzo.

In meno che non si dica mi ritrovai stesa sopra di lui sul tetto.

Ce l'avevamo fatta.

Lui aveva il viso arrossato e gli occhi chiusi e come me respirava velocemente.

Poi aprì gli occhi e quegli occhi ghiaccio, si incastrarono nei miei.

Sentii le sue mani sulla mia schiena stringermi a lui, con fare possessivo.

"Stai bene?"

Scossi la testa, ero sotto schock, non riuscivo a parlare, tremavo tutta.

L'unica cosa che feci fu posare la testa sul suo petto e sentire che mi stringeva a lui.



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nuovo capitolo!!!!

mi piace da matti questo capitolo, spero che lo apprezzate anche voi...

Beh ci vediamo al prossimo aggiornamento.

Ciao.

Enjoy.

[Corretto il 24.08.15]

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now