52. Tutto il mio mondo sei tu.

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Quando mi svegliai la mattina dopo mi sentivo meglio.

Era strano svegliarsi nel proprio letto dopo quasi due mesi.

Come consueto Leo arrivò sul mio letto voglioso di coccole e io lo accarezzai ben volentieri.

Ero felice, forse per il fatto d'aver chiarito con mia mamma e mio fratello, ma anche perché Ash stava tornando.

Ero così curiosa di sapere cosa sua mamma gli aveva raccontanto.

Scesi in pigiama le scale e sentii lo stomaco brontolare, così mi diressi in cucina.

Trovai la colazione pronta e un bigliettino.

Lo presi e lo lessi.

"Ho accompagnato Jonathan da un suo amico. Devo parlare con sua madre. Ci vediamo dopo tesoro.

La tua Mamma"

Sorrisi e lo ripiegai posandolo al suo posto.

Mi feci il caffèlatte e poi mi sedetti gustando l'abbondante colazione di mia madre.

Guardai fuori dalla finestra mentre mi passavo una mano tra i capelli biondi.

Ero agitata, in quel momento nulla poteva calmarmi se non lui.

Avevo davvero bisogno di lui, e gli ero stata lontana neanche per tre giorni.

Scossi la testa sorridendo, ripensando a come era all'improvviso entrato nella mia vita e a come mi era lentamente entrato nel cuore.

Mi sembrava passata un'eternità da quando avevo guardato per la prima volta dentro quegli occhi di ghiaccio.

D'allora non avevo più potuto farne a meno.

Finii la colazione e lavai le tazzine mentre il mio cuore scalpitava per l'impazienza.

Aspettai mezz'ora davanti alla finestra per vederlo scendere dalla sua moto nera, ma non arrivò, così corsi in camera per farmi una doccia veloce e cambiarmi.

Ci impiegai una ventina di minuti a lavarmi e ad asciugarmi, quando decisi cosa indossare, mi guardai allo specchio per vedere se stavo realmente bene con quei vestiti.

Stavo indossando un vestitino bianco con delle ballerine nere.

I capelli mi scendevano sulle spalle, il rosa sulle punte si era molto sbiadito lasciando solo una traccia del rosa acceso che avevo fatto.

Mi stirai le pieghe del vestito, notando sulla mia mano il tatuaggio.

Quel disegno mi avrebbe ricordato per sempre e in modo indelebile a chi appartenesse la mia anima e il mio cuore.

Ormai erano le 11 di mattina ed ero abbastanza preoccupata, continuavo a torturarmi le mani andando avanti ed indietro per il salotto.

Ogni due secondi alzavo la testa per guardare fuori dalla finestra.

Mille ipotesi si stavano insinuando nella mia mente ed ormai mi stavo quasi convincendo in un incidente aereo quando sentii il rombo del motore di una moto.

Alzai lo sguardo e sentii il mio cuore iniziare a battere all'impazzata.

Lui era lì.

Stava scendendo dalla moto, si tolse il casco e si sistemò i capelli poi prese una cosa dal sedile e quando si girò verso la casa notai che un mazzo di rose rosa.

Mi scostai dalla finestra e mi diressi all'entrata, aprii la porta e lo vidi alzare lo sguardo verso di me.

Non feci in tempo a scendere i gradini della veranda per raggiungerlo che iniziò a parlare velocemente.

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now