31. Nulla avrebbe potuto cancellarlo dai miei ricordi

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Il resto dell'estate scivoló via, senza neanche sfiorarmi.

La maggior parte del tempo lo passai studiando, leggendo o passando del tempo con la mia amica Andy che era tornata dalle vacanze.

Nulla di speciale.

Oltre al fatto che mi sforzavo di mangiare, di dormire, di sorridere, di divertirmi e di dire che stavo bene.

Non avevo voglia di fare niente, solo di stare ferma ad osservare fuori dalla finestra, ma non potevo o tutti si sarebbero preoccupati.

Seba era ripartito, cosi come Travis Gavin, l'unico che era restato era Cam.

Diceva che voleva starmi vicino perché io non potevo imbrogliarlo e fargli credere che stavo bene, anche se secondo me il motivo era un altro.

Sasha.

Eh si, Sasha praticamente mi era venuta a trovare ogni giorno.

Aveva detto che si era sistemata per un po' a casa di sua nonna che stava infondo alla mia via.

All'inizio sicuramente lo fece per me, le era dispiaciuto troppo e ogni volta facevamo delle videochat con Alexis, cercava di tirarmi su di morale e di questo la ringraziai moltissimo.

Era come se si sentisse in colpa per quello che mi aveva fatto suo fratello.

Da quello strano incontro, Cam e Sasha erano diventati inseparabili, tanto che non mi considerarono più e io li lasciai fare, qualcuno doveva essere felice no?

Anche se frequentemente mi chiedevo che fine avesse fatto Alice, la fidanzatina di Cam.

Però lasciai correre, almeno loro dovevano essere felice.

Non ero riuscita a rimettere insieme il mio cuore, giaceva ancora per terra in piccoli pezzetti fragili.

Continuavo e basta senza dare un senso a quello che mi succedeva.

Dopo quella settimana di pioggia, fece bello fino ad Ottobre.

La scuola era iniziata, fu veramente un sollievo avere qualcos'altro su cui concentrarmi, se avessi pensato ancora un po' a quegli occhi azzurri sarei impazzita.

Sasha era tornata a Chicago dopo essersi messa con Cam ufficialmente, infondo erano una bella coppia, e Cam mi aveva detto che Alice l'aveva lasciato a Luglio.

In casa te stanno solo io, mamma e Jonathan perché anche Beau se ne andò per raggiungere i suoi obiettivi,cosi aveva detto.

Nonostante la presenza costante di mia madre e dei miei amici io mi sentivo terribilmente sola.

"Signorina Smith?"

Alzai lo sguardo dal foglio bianco poggiato sul mio banco e lo rivolsi alla donna dai capelli arancioni carota che stava scrivendo alla lavagna.

"Si professoressa Sparks?" cercai di essere gentile, e sembrare per lo meno felice.

"Mi potrebbe spiegare cosa successe durante la prima guerra mondiale?"

Io annui e iniziai ad esporre quello che sapevo sull'argomento.

Storia mi era sempre piaciuta, ma ora mi sentivo cosi meccanica, lo dicevo senza interesse, non come al solito, sapevo il perché, solo non riuscivo a smettere.

Non avevo la forza di darmi una spinta.

La professoressa mi sorrise complimentandosi.

Questo fu quello che succedeva più o meno tutti i giorni.

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now