3. Lo cercherai ancora, inutile negarlo.

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Grrr...

"Shh"

Grrr, zampata.

"Shhh, per piacere ancora 5 minuti.."

Grrr, leccata sul naso, zampata.

Aprii gli occhi e mi ritrovai il mio gatto sul petto che faceva le fusa e che come ogni mattina mi svegliava sempre troppo presto.

"Leo..dai.."

Lo spinsi sul letto e lo accarezzai un po' vicino alla orecchio.

"Sei un vizione lo sai?"

Lui si strusciò sulla mia mano e miagolò.

Mi alzai e dopo essermi raccolti i capelli biondi in una coda frettolosa, scesi in cucina seguita da Leo.

Davanti ai fornelli trovai Beau che si cimentava in una ricetta che non avrei assaggiato.

"Ma tu non dovresti essere al lavoro, visto che sono le 9 ed è lunedi?"

Beau si girò verso di me e mi sorrise.

"Oh ciao Jo, sto bene grazie tu?"

Io risi.

Mi avvicinai a lui.

"Scusa è che Leo mi ha svegliato troppo presto e sono scontrosa."

Beau guardò per terra dove c'era Leo che si strusciava sulle mie caviglie, forse perché aveva fame.

"Gatto, io e te non potremo mai andare d'accordo lo sai?" Disse Beau guardando negli occhi il gatto.

Lui in tutta risposta gli soffiò contro e Beau gli fece la linguaccia per poi tornare a cucinare qualunque cosa, puzzolente a quanto pare, stesse cucinando.

Entrai nella dispensa e presi la busta di crocchette per Leo, poi gliene rovesciai un po' nella ciotolina e finalmente felice lui mi lasciò stare.

"Comuqnue per risponderti, oggi ho il giorno libero.."

"Ahh" dissi mentre prendevo uno yogurt fresco dal frigo.

"Mamma dov'è?" Gli chiesi mentre cercavo un cucchiaino nel cassetto.

"Non so ha lasciato un post-it sul microonde."

Ero seriamente stufa dei post-it.

Mi avvicinai e lo lessi.

-Sono uscita, torno verso le 11.30.-

"Ho due ore e mezza posso farcela.."

"A fare che, ragazzina?"

"Niente.."

Finii il mio yogurt e andai in camera, sarei andata alla casa abbandonata.

Mi misi un pantalone della tuta nero, e una canotta bianca, mi feci la coda e scesi.

Uscii velocemente sulla veranda per non farmi vedere e poi urlai.

"Esco Beau a dopo!"

Poi mi incamminai verso la fine della via, sentii la domanda di mio fratello, ma ormai avevo già girato l'angolo.

Camminai godendomi l'aria fresca della mattina.

Mia madre aveva ragione, proprio infondo all'altra via si trovava un bosco e più mi avvicinavo più le case diminuivano, e la strada asfaltata si trasformò in una strada di campagna coperta di ciottoli.

Piano pian la vegetazione cresceva finché mi ritrovai dentro al bosco.

Continuai dritto segnando con un gesso rosso tutti gli alberi a cui passavo vicino per poi tornare indietro.

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now