15.Non potevo stare senza di lui.

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Mi appisolai sulla sua schiena durante il viaggio, forse perché ero la persona più felice, emozionata,eccitata, tranquilla e serena del mondo e ovviamente tutte queste sensazioni insieme mi avevano stancato.

Mi svegliai quando sentii la moto fermarsi, aprii gli occhi e mi ritrovaii in una stazione di servizio.

"Piccola?"

La sua voce mi arrivò dolce alle orecchio, così io alzai la guancia dalla sua schiena e lo fissai.

"Mmh?"gli chiesi ancora assonnata.

"Sei bellissima!" arrossii di colpo.

Mi ero scordata per un attimo con chi ero.

Ma i suoi occhi ghiaccio che mi scrutavano dalla testa ai piedi mi riportarono a terra.

"Appena arriviamo ti porto in un posto." mi disse lui.

Mi aiutò a scendere dalla moto e poi si diresse verso il bar e io lo seguii.

"Vado alla toilette" dissi un po' al vento visto che lui mi fece un cenno e ordinò una birra.

Mi chiusi in bagno e cercai di tornare in me.

Era strano.

Non ero ancora riuscita a capire cosa gli succedeva quando mi trattava così.

Cosa era la cosa che faceva scattare nella sua testa questo meccanismo.

Ero sicura che fosse successo molto di più e dovevo scoprirlo.

Quando uscii, lui eri lì che beveva con una mano tra i capelli, ridendo con un tizio che si era seduto vicino a lui.

Quando mi vide i suoi occhi si illuminarono e mi sorrise facendomi cenno di raggiungerlo e così feci.

Lui mi mise un braccio sulla vita quando fui di fianco a lui e poi mi fece sedere sulle sue gambe.

Il mio corpo aderiva al suo perfettamente.

"Vuoi qualcosa?" Mi chiese.

Io scossi la testa, troppo concentrata a sentire le sue dita sulla mia gamba e come i nostri cuori battevano all'unisono.

Quando finì la birra uscimmo e io mi strinsi per il freddo.

Lui lo notò.

"Tieni" mi passò il suo giubbotto nero di pelle da aggiungere al mio cardigan che avevo messo prima di partire.

"No, sto bene." gli dissi.

Lui allungò il giubotto e mi guardò con sguardo fermo e duro, non avrei potuto vincere, così lo presi e lo indossai.

Lui si avvicinò, mi prese per mano e mi tirò fino al retro dell'edificio, mi spinse con il muro e schiacciò il mio corpo con il suo.

"Adoro prestarti i miei abiti, è come se avessi una parte di me.." mi sussurrò sul collo, poi iniziò a baciarlo, mise le mani sul muro dietro di me e si spinse su di me il più possibile.

Quando alzò il viso, mi trovai a due millimetri dalle sue labbra.

Il suo viso era illuminato dalla luna e i suoi occhi splendevano.

Fissai le sue labbra che formarono poi un ghigno.

Mi morsi il labbro.

Volevo baciarlo, da morire.

"Ash.. ti prego.." lo supplicai.

"Ti prego cosa?" Mi disse lui con la voce ferma.

"Baciami"

Sorrise e poi finalmente mi accontentó.

Le sue labbra si impadronirono delle mie così forte da togliermi il fiato.

Le mie mani scattarono tra i suoi capelli e le sue sulle mie natiche.

Mi alzò da terra e io agganciai le gambe sulla sua vita.

Mi baciò senza tregua.

Io lo strinsi a me come se lui fosse la mia aria, il mio ossigeno e così era.

Non potevo stare senza di lui.

Era più forte di me.

Gli strinsi i ricci tra le dita e lui gemette, poi mi morse il labbro inferiore per poi passarci sopra la lingua e allora un gemito strozzato uscì dalla mia bocca.

Non mi era mai successo prima, ma volevo di più.

Era una sensazione strana che si stava espandendo dal mio basso ventre.

Avevo bisogno di lui in tutti i modi possibili.

Mi staccai senza fiato e appoggiai la fronte alla sua.

I nostri respiri era irregolari.

"Io.." sussurrai incerta e senza fiato.

"T-tu cosa?"

"Voglio di più, Ash." gli dissi abbassando gli occhi, mi vergognavo.

"Di più che?" Mi provocò.

"Per piacere.." gli dissi, Poi lo baciai ancora cercando di uscire dalla conversazione.

Lui ricambiò il bacio, poi sentii una sua mano intruffolarsi sotto la mia maglietta mentre la sua bocca lavorara sulla mia con l'intento di togliermi il fiato.

La sua mano salì fino al mio petto, si posò sulla coppa del reggiseno e poi si intrufullò dentro ad esso.

Io gemetti.

Lui posò la bocca sul mio collo e la sua mano continuò a lavorare sul mio seno.

"Dovresti vederti, se la cosa più bella di sempre."

Io abbandonai la testa contro il muro e gemetti il suo nome.

"Ash.. io.. sento.." cercai di dire.

"Lo so cosa senti piccola, l'eccitazione che sale, come se dovessi esplodere da un momento all'altro.."

Un'altra sua mano andò sotto la mia maglia e insieme alla prima ripeté lo stesso movimento.

Io mi aggrappai alle sue spalle, poi ad un certo punto fremetti dalla testa ai piedi, strinsi ancora di più le gambe alla sua vita e tutti i miei muscoli si irrigidirono per poi rilassarsi.

Lui mi fece scendere togliendo le mani dalla mia maglia.

Quando misi i piedi a terra avevo le gambe che non mi reggevano.

"Cosa è successo?.." inziai a dire dubbiosa ancora senza fiato e scossa dalla situazione.

"L'adrenalina ha preso il sopravvento...." concluse lui per me, poi mi baciò e come se niente fosse mi ricaricò in moto e io più stanca di prima mi addormentai

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Salve, buon pomeriggio e buon inzio scuola per chi come me l'ha iniziata ieri.

Allora che dire, ho notato che la storia e molto apprezzata e questo mi fa molto ma molto piacere.

ringrazio per tutti i voti e i commenti e per 600 visualizzazioni!!!

Vi adoro per ciò!

Fatemi sapere che ne pensate commentando.

Spero vi piaccia, alla prossima

Adios,

xoxome

Drogata di te. [In revisione]Where stories live. Discover now