capitolo 59

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Pov narratore
Ad ogni passo che lei compieva nel corso della sua vita senza mai voltarsi per lei erano facili ma nello stesso tempo difficili, ma la parte più dolorosa era quella di girarsi a guardare passi, ed è da li che partono l'emozioni più brutte, già ucciso ogni parte di te lasciando che gli altri lo permettessero, o meglio lasciando che lui glielo permettesse.

T/n rimase immobile alle sue parole, improvvisamente la terra che aveva sotto i piedi spiazzò, come poteva uno come lui amarla.

"È meglio che io vada prima che appare il sole" disse T/n andandosene senza nemmeno dare il tempo a Jeff di replicare, se ne andò in camera chiudendosi a chiave.

Appoggiò la sua schiena sulla porta, per poi scivolare con essa insieme ai suoi problemi fino a sedersi, si trovava cadere su un pozzo, e una volta arrivati alla fine di esso dopo tanto tempo diventò difficile.

Non riusciva a capire niente si ritrovò a provare un mix si emozioni, si chiuse in stessa abbracciando le sue ginocchia e ascoltando i pensieri che invadevano la sua testa.

Voleva liberarsi della solitudine che cominciava a diventare un grosso peso sulle spalle, ma voleva anche essere ancora più forte di come lo è adesso, e vorrebbe non avere il cuore spezzato, in fratumi e piene di ferite che poi diventeranno cicatrici che rimarrano ugualmente facendo ancora più male

Le sue maschere cominciarono a gridare e a distruggere tutto non sapendo nemmeno che cosa fare, mentee la regina al trono le lasciò stare perché nemmeno lei sapeva come comportarsi.

La disperazione prendeva il sopravvento, insieme alla rabbia, cominciò a scaraventare tutto fino a quando non è rimasto niente, le lacrime cominciarono a scendere, si liberò dei suoi vestiti, e si infilò nella doccia, fu travolta dall'acqua bollente che le bagnavano i capelli e accarezzavano la sua pelle, il sangue scivolò via andando a finire nel rubinetto, era diventata un'assassina.

Con il tempo si ritrovava a pugnalare le sue diverse personalità, lasciando una scia di corpi, persino la sua sanità mentale stava per andare a puttane, non era una persona, non era umana, ma solo un corpo che cammina senza anima e che uccide senza guardarsi indietro per paura di perdersi..

Uscì dalla doccia mettendosi il pigiama e stendendosi sul letto cercando di dormire, ma non era così perché anche la notte la perseguitava.

L'indomani si alzò sentendo qualcuno bussare e dirgli di scendere di sotto a fare colazione, lei si alzò usando la dua velocità da ibrido si vestì e scese di sotto.

Alcune delle creepy erano sedute sul tavolino, alcune sul divano, o altre preferivano mangiare in camera loro, T/n aprì il frigo vedendo la sacca di sangue, prese un bicchiere e lo verso su di essa, mentre cercava di fare attenzione su alcuni raggi del sole che le avrebbero bruciato la pelle.

Beve il contenuto del bicchiere tutto in unica volta, mentre Slenderman le mette un documento sul tavolo, lei finì di bere e lo prese leggendolo.

Parlava di una certa Lydia Light, uccide sempre la sera prendendo tutto ciò che c'è in casa, entra furtivamente senza che nessuno se ne accorge, ed esce lasciando una scia di corpi.
Le sue vittime sono quasi sempre persone ricche. È nata da una famiglia povera e ha passato la sua vita in strada, i suoi genitori sono morti e non hanno nemmeno avuto una giusta sepoltura.

"Perché mi dai un documento su una killer?" chiese T/n con un sopracciglio alzato, mentre lui fece segno di andare nel suo ufficio.

"Lei sarà una nuova creepy è tu sarai la sua allenatrice" disse.

"È perché io?"

"Tu sei la proxy di Offenderman anche se lui non utilizza del tutto le tue potenze" disse mentre lei annuisce.

solamente un gioco Where stories live. Discover now