capitolo 15

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T/n aprì gli occhi ritrovandosi nella sua stanza, si alzò dal letto ricordando ciò che era successo ieri,spalancò gli occhi e andò immediatamente di sotto trovando Grey che stava preparando tranquillamente la colazione,T/n sospirò sollevata.

Grey si accorse della sua presenza e gli disse il buongiorno e T/n ricambiò sedendosi sulla sedia, lo guardò per un momento e tossì per avere la sua attenzione, e si girò sedendosi sulla sedia e aspettò T/n parlare.

"Posso chiederti una cosa?" chiese T/n esitando, Grey annuì aspettando una sua domanda, mentre cominciò a mangiare.

"Voglio vedere mio zio" disse T/n, mentre Grey per poco non si strozzò.

"Non penso sia il caso piccola" disse Grey guardandola.

"Ti prego" disse T/n guardandolo con sguardo supplichevole.

"Sei sicura di quello che chiedi T/n?" chiese Grey.

T/n annuì, dentro di sé non avrebbe voluto vedere suo zio dopo che ha cercato di ucciderla, ma doveva parlargli.

Prese lo zaino salutando Grey e dirigendosi verso la scuola.

Entrò nella sua classe, e si sedette vicino ad Anna che le rivolse un sorriso.

Per tutta la lezione T/n non fece altro che pensare, non ascoltava la maestra, e nemmeno alle volte Anna che le sussurrava qualcosa all'orecchio, non sentiva nemmeno i pregiudizi dei suoi compagni.

Stette in silenzio a pensare.
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Nel frattempo Grey si preparò per l'interrogatorio dello zio di T/n, si sedette nella stanza dell'interrogatorio aspettando che i poliziotti lo portassero.

Entrarono i poliziotti portando Clark, gli tolsero le manette e Grey fece segno che potevano uscire, mentre Clark si sedette tranquillamente sulla sedia.

Accese il registratore e sospirò.

"Perché hai cercato di uccidere T/n?" chiese Grey.

"Non rispondo alle tue domande, puoi anche spegnere il registratore e andartene tranquillamente"

"Invece risponderai" disse Grey abbastanza irritato, avrebbe voluto scaraventare il tavolo e strozzare Clark, ma cerco in tutti i modi di essere una persona razionale, e pensare al bene di T/n

"No" disse Clark convinto di ciò che stava facendo.

"Devi rispondere" urlò alzandosi in piedi.

"No, guardie! " disse Clark mentre le guardie entrarono e gli misero le manette, mentre sorrideva dall'irritazione di Grey.

"Portatemi in cella" disse mentre si girò verso Grey sorridendo facendo un sorriso maligno sentendo l'irritazione, e la rabbia di Grey scoppiare, ma non ci fece caso, anzi continuò a sorridere compiaciuto.

"Ci vedremo presto ispettore" disse mentre le guardie gli misero le manette e lo portarono di nuovo dietro le sbarre.

Grey sospirò e John fece il suo ingresso dicendo che c'era un altro problema, mentre prese il suo cappotto e andarono nella scena del delitto.

Grey scese dalla macchina sbattendo lo sportello e accendendosi una sigaretta, mentre si dirigevano  alla scena del crimine, spostando qualche ramo e le strisce della polizia il silenzio regnava e fumo usciva dalla sua bocca.

Trovarono un gruppo di ragazzi legati ad ogni albero, formando un cerchio, mentre al centro c'era un cerchio rosso di sangue.

Ognuno di quei ragazzi e ragazze avevano dei tagli lungo le guance formando un sorriso e tenevano tutti gli occhi spalancati e la testa abbassata, sotto di loro c'era un fiume di sangue, si avvicinarono al dottore e al detective, mentre gli altri fotografavano i corpi.

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