capitolo 6

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T/n aprì lentamente gli occhi e si guardò attorno e notò che si trovava a casa di Grey.

Passò una settimana da quando T/n stette in ospedale e si riprese fisicamente, ma non mentalmente.

T/n si vestì e si sedette sulla scrivania disegnando.

"Ti piace disegnare?" chiese Grey vedendo quello che stava facendo

T/n si girò verso Grey e annuì continuando il suo lavoro.

Grey si sedette accanto alla bambina osservando come colorava.

"Da piccolo, mi piaceva molto disegnare case, farfalle, ma soprattutto delle macchine" disse sospirando.

"Ma poi cosa è successo?" chiese T/n curiosa.

"È successo una lunga storia, un giorno quando sarai grande te l'ha racconterò" disse Grey sorridendo alla bambina.

T/n prese un foglio e lo diede a Grey, lui in tutta risposta sorrise e prese la matita e cominciò a disegnare.

"Mi ha insegnato la mamma a disegnare" disse T/n sussurrando.

Grey alzò gli occhi dal disegno e guardò T/n, non sapeva che cosa dire non si era mai trovato in queste situazione.

"Tua madre sarebbe orgogliosa di te" disse Grey, stava per andarsene, ma prima gli disse che domani sarebbe andata all'asilo.

T/n sospirò non aveva voglia di andare all'asilo e trovarsi in mezzo a dei bambini come lei, non sapeva come interagire, ma se non avrebbe accettato molto probabilmente sarebbe finita in un altro orfanotrofio, e Jeff le aveva ordinato di fare qualsiasi cosa le avrebbe detto Grey.

Si preparò per la notte mettendosi il pigiama.

Si sedette sul letto e guardò la finestra aspettando che il mostro della sua vita apparga sulla finestra.

E così fu.

Aprì la finestra e tenne la testa bassa, paura che Jeff la punisse, e si sedette sul letto.

Jeff adorava il suo modo di comportarsi e di come lo temeva.

"Bene T/n. Adesso raccontami cosa è successo" disse aspettando che T/n parlasse e si sedette sulla sedia.

T/n abbassò ancora di più gli occhi.

"Ho detto raccontami la tua giornata" disse Jeff alzando un po' la voce.

"Domani devo andare all'asilo" disse T/n

"Bene. Ma ricordati che il tuo unico amico sono io chiaro?" chiese Jeff.

T/n annuì con la testa.

Jeff prese il suo coltello, la bambina alzò gli occhi facendo riflettere i suoi occhi pieni di paura sulla lama del coltello.

Jeff prese la bambina che provò a dimenarsi.

T/n voleva essere forte, ma aveva paura del coltello.

Jeff diede due schiaffi a T/n facendo diventare rosse le sue guance, lei si toccò le guance.

Cominciò a piangere silenziosamente, mentre Jeff le tolse la maglia e sulla sua spalla incise la 'J' di Jeff.

Poi prese ago e filo e gli mette i punti facendo piangere ancora di più T/n.

Ogni volta che il l'ago si infilava dentro la sua pelle, si tappava la bocca cercando di non gridare.

"Adesso sei mia" disse toccando con le sue dita cadaveriche la ferita che gli aveva fatto.

Fece girare la bambina guardandola negli occhi.

solamente un gioco Where stories live. Discover now