capitolo 37

209 7 5
                                    

Pov T/n
Mi ritrovò allo specchio con la statura un po' più alta,e il viso leggermente cambiato.

Sono passati due anni da quando mi ritrovo ad aiutare spiriti, cosa non affatto facile, fortunamente non dovevo parlare con persone vive del mio dono, dovevo solo dire dove sarebbero dovuti andare.

Mi ritrovò con un vestito al mio quattordicesimo compleanno, ai due compleanni precedenti Jeff mi fece il regalo di torturarli, sia fisicamente che psicologicamente, sospirai cercando di mandare via i ricordi.

Finalmente avevo finito le medie, e tra due messo avrei dovuto iniziare le superiori, cosa alquanto straziante, le mie compagne di classe diventate mie amiche, non saranno nella stessa classe con me, loro sceglieranno percorsi diversi.

Lauren ed io ci siamo legate di più riguardo alla storia di sua sorella, pur sempre terrificante, lei era diventata molto più gentile con me, e da una parte era una cosa che mi rallegrava, dissi solamente ad Alison del mio dono che all'inizio non ci credette, ma poi ne ebbe la conferma.

Mi ritrovavo con un vestito con il sopra bianco, e i fianchi fasciati da una fascia ricamata nera, la gonna gialla con dei cerchi neri, e alcuni fuori, e non potevano mancare le mie scarpe bianche aperte, i miei capelli ricci con il ciuffo liscio.

Scesi di sotto vedendo le mie amiche che mi facevano gli auguri, e mi davano dei regali, li poso tutti sul tavolo e mettiamo inizio alla nostra serata.

Ci mettiamo al ristorante e ordiniamo le pizze, mio padre voleva che trascorressi il mio compleanno con le mie amiche, e io lo accontentai.

Riguardo alle sedute con la dottoressa Jonesy continuavano, anche se io ero contraria alle sedute, ma mio padre non ne voleva sentire ragioni.

Mi guardai attorno e davanti a me si presentò uno spirito che mi trasmetteva paura e terrore, quando si accorse di me venne all'improvviso alle mie spalle.

"Tu mi vedi" disse mentre io dicevo alle ragazze che andavo un secondo in bagno, mi chiusi a chiave e venne una donna anziana.

"Come fai a vedermi?" mi chiese.

"Perché ho un dono,che cosa vuoi da me?" chiesi.

"Ho paura, mi sono ritrovata davanti il mio corpo stesso sul letto senza vita, mentre vedevo i miei parenti piangere, ho visto anche il mio funerale, e non mi aspettavo che venisse cosi tanta gente" disse

"Devi andare dall'altra parte" gli dissi mentre lei mi guardava con un sopracciglio alzato.

"Ma non fa male vero?" chiese.

"No è un posto meraviglioso" gli dissi mentre le mie guardava con aria felice

"Spero di vedere mio marito" disse con occhi sognanti.

"È lì, e c'è anche quella luce" disse mentre io le sorridevo

"È li che devi andare" dissi.

"Mi sta salutando e mi sorride, grazie"mi disse scomparendo, molti spiriti come lei non sanno dove devono andare, e hanno paura.

Ritornai dalle ragazze e mangiamo, pago il conto, loro se ne vanno, mentre io vado in un locale, e chiedo della vodka redbull ice, ne bevo sei bicchieri e sentò già la testa girarmi.

Volevo bere cercando di non ricordare del perché detestavo  il mio compleanno.

Continuai a scolarmi altre bottiglie di vodka.

Volevo dimenticare il giorno in cui ho perso i miei genitori, il giorno del mio compleanno, in questo giorno tutti morivano, soprattutto io che morivo dentro dal dolore.

Esco fuori dal locale barcollando,ma senti delle voci dietro di me.
_____
Pov narratore
Dietro T/n c'erano dei tre ragazzi mezzi ubriachi che guardavano T/n dalla testa ai piedi, mentre lei indietreggiava.

"Ey bellezza, che ne dici di giocare"disse uno di loro.

Non riuscì a guardarli in faccia non ne ebbe il tempo, perchè si girò e cominciò a correre, si ritrovò in un angolo buio, e con la caviglia slogata per colpa di una bruttissima storta, cadde a terra facendosi male.

Stava per alzarsi, ma qualcuno la strattona, e sente l'odore del alcol di quel ragazzo, lei cercò di liberarsi dalla sua presa, ma fu tutto inutile, lui la buttò a terra e si mise fra le sue gambe, si leccò le labbra, mentre T/n cercava di liberarsi.

Stava per violentare T/n ma qualcuno lo prese dietro alle sue spalle e lo scaraventò al muro, era Jeff.

Prese il ragazzo e gli diede una serie di pugni, il desiderio di sangue era incontrollabile.

"Bastardo! Tu non puoi toccarla, lei è mia" disse dando un altro pugno, mentre gli altri ragazzi scapparonom terrorizzati.

"MIA" disse dandogli il colpo finale, e uccidendolo, T/n non  riusciva ad alzarsi, Jeff si avvicinò a lei, e gli puntò il dir contro.

"Tu avrai la tua punizione, ma soprattutto mi divertiro io, e ti farò completamente mia" disse avvicinandosi a T/n che cercava di scappare alla sua presa, mise le sue gambe nude attorno ai suoi fianchi ricoperti dalla sua felpa bianca macchiata di sangue.

Si tolse leggermente i pantaloni, scoprendo la sua zona, e tolse strappo le mutande di T/n mentre le piangeva e pregava di non farlo.

Jeff entrò bruscamente dentro di lei, mentre lei sentì il mondo crollargli addosso, aprì la bocca di cui uscì uno strozzo al posto di un urlo.

Cominciò a spingere violentemente dentro di lei,cominciando a sgorgare sangue della sia verginità macchiando a terra

T/n fece un unico urlo di dolore mentre Jeff continuava divertendosi, e adorando questo momento più di ogni altra cosa.

T/n sbatte la testa con il pavimento non sentendo più niente, l'alcol e il dolore presero il sopravvento, mentre le sue maschere dentro di se caddero, e T/n cade dal suo trono.

Jeff sentì qualcuno dietro alle sue spalle chiamare aiuto, e lui sbuffo volendo giocare ancora, ma avrebbe continuato a giocare con lei molto presto, uscì da dentro di lei, e si rimise i pantaloni e scappò.

T/n era stesa a terra svenuta e ricoperta dal sangue, un signore anziano che avanzava verso di lei tenendosi con il bastone, mentre chiamò la polizia andò verso di lei, e cercò di svegliarla, ma non si svegliava.

Arrivarono i soccorsi che la portarono all'ospedale, mentre Grey si mise inginocchiò piangendo e pensando il perché T/n era costretta ad affrontare tutto quel dolore, pianse perché sapeva che non ci sarebbe stato modo di riportarla in vita.

Gli era stata tolta, strappata la sua verginità, qualcosa di suo.

solamente un gioco Kde žijí příběhy. Začni objevovat