capitoli 39

220 9 1
                                    

Pov T/n
Mi sono nascosta nel mio fiore, così che, quando appassirà dentro il tuo vaso, per me tu senta, senza sospettarlo, quasi una solitudine

A volte per dimenticare tutto per alleviare un po' il dolore, o per lo meno cercando di dimenticarti di te stessa, e bere fino a quando perdi il conto del tempo, del tuo nome, di chi sei, ma soprattutto le persone che ti stanno accanto.

Mi ritrovò nel mio letto senza vestiti e con le lacrime agli occhi, accanto a me c'è una bottiglia di bourbon, mezzza vuota, mentre a terra si trovano altre bottiglie vuote di bourbon e di vodka, l'importante e che contenga alcol.

Accanto a me si trova il corpo di Jeff girato di spalle dormiente anche se sembra che ti stia guardando, visto che non ha palpebre.

Era passata una settimana da quando sono uscita, sono entrata in camera mia e non sono più uscita, uscivo la aera tardi quando tutti dormivan

Dopo aver abusato di me si addormentò accanto a me, e la sua presenza, e le sue mani che esplorano il mio corpo insieme alla sua lingua, mi viene disgusto, insieme a un conato di vomito.

Finisco l'ultima bottiglia, e mi alzò dal letto barcollando e sentendo la testa girare vorticosamente, mi aggrappai al muro, andando in bagno, mi metto sotto il getto d'acqua mentre l'acqua calda si abbatteva sulla mia testa accarezzando ogni mia parte del mio corpo, e togliendo via tutti i miei ogni mia vergogna e togliendo anche il sapore di Jeff, anche se il tocco delle sue mani non se ne andava.

Era passata una settimana da quando lasciai l'ospedale, e mi rinchiusi nella mia stanza, uscivo solamente la notte tarda comprando qualche alcolico con i soldi di mio padre presi di nascosto, la dottoressa restava dietro alla porta con la testa appoggiata cercando di convicermi ad uscire, ma io rimasi nel mio letto con la mia bottiglia.

Vennero anche le mie amiche e anche mio padre che mi lasciava del cibo dietro la porta, ma non riusciva a dirmi niente,mi pregava solamente di uscire dalla stanza, io dal mio canto non aprivo e nemmeno toccavo cibo.

Uscì dalla doccia mettendomi dell'intimo e il pigiama uscì dal bagno e mi misi sul letto prendendo un ultimo sorso di vodka bruciando la mia gola,chiusi gli occhi cercando di dormire.

Mi ritrovai di nuovo ad aprire gli occhi con la stanza ancora buia, le tapparelle le tenevo sempre chiuse,non avevo voglia di guardare ilnsole splendere, volevo solo restare al buio,ma qualcosa riuscivo a vedere.

Jeff era ancora accanto a me, non sapevo se fosse sveglio o dormisse, ma non me ne preoccupai, mi alzai sentendo la testa farmi male e presi un'altra bottiglia e cominciai a berla, ma mi fu strappata di mano da Jeff.

"Non dovresti bere di prima mattina ragazzina" mi disse mentre io mi alzavo e lo guardavo negli occhi, si trovava solo in boxer il suo petto perfettamente scolpito con wualche graffio, ma che riusciva solamente ad attirarti nel desiderio carnale, il mio sguardo ritornò nei suoi occhi che pensavano a qualcosa che a me non interessava.

"Non ti importa quando bevo perché e così che volevi che diventassi distrutta"

Lui prese una cioccha dei miei capelli giocandoci con le dita.

"In verità e che volevo che fossi completamente e solamente mia, e poi mi piace il tuo mido di essere ribelle peccato però che io sono più forte di te" disse concludendo in bellezza mentre io facevo una smorfia disgusto.

"Ma adesso voglio divertirmi" mi disse mentre si toglieva i boxerr e mi portava in bagno togliendomi il pigiama e l'intimo ritrovandoni nuda sotto i suoi occhi desiderosi di sangue e del mio corpo.

Mi accarezza la guancia fino a scendere a tutto il mio corpo.

"Ricordati una cosa, io sono il tuo padrone,e tu la mia serva" disse portandomi nella doccia mentre il getto d'acqua ci bagnava il capo e ci accarezzva il corpo, cominciò a baciare ogni parte del mio corpo, mentre io cercavo di distrarmi con l'acqua.

solamente un gioco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora