capitolo 18

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Pov narratore
Grey aprì gli occhi di scatto per colpa di un incubo causato dall'immagine di T/n, andò in bagno, si tolse la maglia vedendo il braccio fasciato.

Tolse le fasciature e si medicò le ferite, per poi coprirle  mettendogli delle altre fasciature, si sciacquò la  faccia, e si mise la divisa pronto a ripartire per la ricerca di T/n.

Prima andò in ospedale da John per vedere se si era risvegliato dal suo coma, e quando arrivò nella stanza lo trovò ancora addormentato.

Erano passati due giorni da quando successe l'incidente, e John ancora non aveva intenzione di svegliarsi, Grey si sedette sulla sedia accanto al letto.

"Non mi puoi abbandonare amico mio. Devi svegliarti" disse Grey, mentre la dottoressa Jonesy varcava la porta.

"Buongiorno Grey" salutò lei e lui ricambiò.

"Ho appena fatto l'autopsia del corpo che avevate trovato in quella casa" disse la dottoressa facendo cenno a Grey di venire.

Entrarono nella stanza dell'autopsia, sul tavolo c'era il corpo della bambina.

Indicò i tagli che aveva sulle sue guance che formavano un sorriso dicendo che era chiaro segno che era opera di Jeff.

"Si vedono dei lividi sul collo chiaro segno che è stata strangolata, dopo aver subito una dura tortura. Sulla pancia a dei tagli anche essi profondi, ma ben definiti, e stata legata fortemente, sui polsi fino a fargli rimanere i lividi, la stessa cosa sulle ginocchia"

"Come si chiama la bambina?" chiese Grey

"Freya White, frequentava la scuola elementare era del primo anno, i suoi genitori avevano denunciato la sua scomparsa quattro giorni fa" disse Jonesy.

"Lo stesso giorno in cui è stata rapita T/n" disse Grey strigendo il pugno fino a far diventare le nocche bianche.

"Pensi che T/n sia morta?" chiese la dottoressa

"No e non voglio pensarci" disse salutandola e andando nel suo ufficio e chiamando un cancelliere, che entrò aspettando che Grey dicesse qualcosa.

"Dammi i rapporti delle scomparse avvenute quattro giorni fa" disse Grey mentre il cancelliere che portò tre fascicoli, di tre bambine.

"Chi sono le vittime in questione?" chiese Grey.

"Sono quattro vittime scomparse, una Freya White e aveva sei anni, trovata morta due giorni fa, un'altra Hilary Moreau sette anni, e infine T/n Evan" disse per poi andarsene.

Grey prese delicatamente il fasciolo di T/n vedendo una sua foto che rideva dalla gioia, delle lacrime amare scesero lungo le sue guance, sentiva il petto farle male, gli occhi bruciare.

Si asciugò le lacrime e prese il fascicolo di Hilary Moreau, cominciò a sfogliarlo, aveva ancora i genitori e il caso era stato affidato al detective James, chiuse il fascicolo e andò dal detective

Entrò nella sua stanza che si beveva tranquillamente una tazza di tè, e quando vide Grey rischiò di macchiarsi la camicia, Grey si sedette tranquillamente davanti alla sua scrivania scrutandolo attentamente, gli posò il fascicolo rumorosamente sulla sua scrivania.

"Hilary Moreau scomparsa quattro giorni fa esattamente il primo Luglio lo stesso giorno in cui scomparvero altre due bambine, tra cui una Freya White trovata morta, e le altre due non si sa dove siano, il caso di Hilary è stato affidato a te, e il caso di T/n a me, ma sappiamo entrambi che la causa di queste due scomparse è di Jeff the killer" disse Grey mentre il detective picchiettava le dita sulla scrivania ascoltando attentamente le parole di Grey.

"E con questo?" chiese toccandosi il mento.

"Dobbiamo collaborare se vogliamo trovare le bambine" disse Grey avvicinando il viso seriamente a quello del detective

"Sono andato dai  suoi genitori e mi hanno detto che l'avevano lasciata a casa con la babysitter, e al loro ritorno trovarono la babysitter morta e squartata, mentre della bambina non c'era traccia " disse

"Devo andare dai suoi genitori" disse Grey alzandosi dalla sedia, prendendo l'indirizzo dei genitori della bambina, e andò in macchina seguito dal detective.

"Sono già stato dai suoi genitori e non mi hanno detto niente" disse

"Vuol dire che nascondono qualcosa" disse Grey mettendo in moto la macchina e andando all'indirizzo prestabilito.

Scesero dalla macchina suonarono il campanello, e aprì la porta un uomo che chiese chi erano, e Grey mostrò il distintivo, e l'uomo lì fece entrare.

Grey e il detective si sedettero sul divano, mentre la donna gli offriva il caffè.

"Non giriamoci intorno sono venuto per chiedervi su vostra figlia" disse

"Abbiamo già detto abbastanza ispettore" disse la donna, non volendo parlare.

"Ma non è sufficiente" disse Grey con sguardo vitreo.

"Che cosa volete sapere da me e mia moglie ispettore?"

"Era la prima volta che lasciavate vostra figlia ad una babysitter?" chiese

I genitori si guardarono e poi rispose il padre della bambina

"No, io e mia moglie alle volte facciamo entrambi il turno di notte e abbiamo lasciato nostra figlia con una babysitter"

"Quella che è stata trovata morta"

L'uomo annuì mentre Grey elaborava un'altra domanda

"Vostra figlia aveva dei problemi a socializzare? Aveva degli amici"

"Penso di si, è una bambina solare, e sempre felice.
Ora che ci penso prima di iniziare la scuola era molto affettuosa nei nostri confronti, ma quando iniziò il suo primo giorni diventò chiusa e fredda"

Grey chiese quale scuola frequentasse, ed era la stessa scuola di T/n è la stessa maestra di lei, salutò i genitori e si diresse verso la scuola mentre il detective si mise davanti  a lui bloccandogli il passaggio.

"Che cosa hai in mente?" chiese il detective.

"Non ti importa l'unica cosa che devi fare adesso e toglierti dai piedi" disse Grey, liberandosi del detesctive ed entrando nella classe di T/n, bussando prima la porta e sentendo un 'avanti'.

"Ispettore Grey" disse entrando e facendo vedere il distintivo, e la maestra si alzò dalla sedia.

"Dovrei parlare subito con lei" disse.

Vide Alison seduta accanto a una sua compagna che guardava Grey, lui si accorse del suo sguardo e la salutò.

"Va bene" rispose la maestra e dando degli esercizi ai bambini, mentre andarono nella sala dei maestri, Grey beve un sorso di caffè appena offerto dalla maestra.

"Sono il tutore di T/n Evans" disse Grey mentre la maestra si irrigidì.

"Voglio sapere il suo comportamento a scuola, se ha degli amici" disse Grey

"T/n non è molto socievole con i suoi compagni, l'unica sua compagna e Anna Stephen, sta sempre vicino a lei" disse la maestra.

"Voglio parlare con la sua amica Anna Stepehn" disse Grey

"Non se ne parla" disse la maestra alzandosi, stava per varcare la porta, ma Grey la fermò prendendogli il braccio.

"Forse lei non ha capito che c'è in gioco la vita di T/n chiaro? Le consigliò vivamente di chiamare questa Anna subito"

La maestra annuì avendo paura di Grey, uscì dalla stanza per poi entrare con la bambina.

Grey salutò la bambina mentre si sedeva.

"Sono il papà di T/n posso farti una domanda su di lei?" chiese Grey

La bambina annuì aspettando una sua domanda.

"T/n ha degli amici? Parlami del suo comportamento"

Anna esitò nel rispondere, ma poi sospirò e respirò profondamente.

"Lei...è..mol..to sociale" disse mentendo spudoratamente.

"Stai mentendo Anna, ascolta devi dirmi la verità, se vuoi che T/n ritorni" disse Grey in modo dolce e amorevole

Mentre la maestra guardava la bambina, per poi spostare il suo sguardo su  Grey.

"Va bene, T/n non ha degli amici, viene presa sempre di mira, lei cercava di dirlo alla maestra, e una volta lo ha fatto, e invece la maestra non gli ha creduto, così lei ha iniziato a usare le mani per difendersi, diceva che era la cosa giusta dal fare, anche se io non era d'accordo. C'erano momenti in cui piangeva e mi chiedeva il perché la trattavano male, e diceva che forse aveva qualcosa di diverso dagli altri, e io le dicevo che non era vero, che lei è perfetta così com'è" disse Anna guardando Grey con ocvi lucidi, si tirò su il naso, mentre Grey ringraziava la bambina di essere stata di aiuto.

Grey disse alla maestra di accompagnare la bambina in classe e di ritornare da lui per parlare di un ultima cosa.

La maestra fece come aveva deto, e si sedette sulla sedia con le mani incrociate

"Lei conosce anche Hilary Moreau, scomparsa lo stesso giorno di T/n, e casualmente lei è la sua maestra" disse Grey

"Si la conosco, lei è diversa da T/n, è sorridente, amata da tutti"

"Capisco, quindi il suo comportamento sarebbe vivace"

"Si e un po' vivace, ma una bambina amorevole"

"D'accordo grazie" disse stringendo la mano alla maestra e andandosene.

"Che cosa hai scoperto?" chiese il detective avendo sentito i passi di Grey

"Sono due bambine diverse, T/n asociale, sola e ha solo un'amica e chiusa, mentre Hilary è amorevole, sociale e amata da tutti, non ha senso, che centra Hilary con T/n?" chiese Grey a se stesso

"Un attimo" disse il detective attirando l'attenzione di Grey

"T/n ha perso i suoi genitori giusto?" chiese mentre Grey annui poi continuò "ma quali di Hillary no, ed è anche una bambina molto socievole, ed è il contrario di T/n che ha soli un'amica" disse ancora.

"Significa che Jeff ha preso Hilary facendoti capire che lei potrebbe essere salvata, potrebbe diventare una persona migliore, e potrebbe anche superare il dramma, mentre T/n...."

"Mentre T/n no, lei non supererà mai il dramma, non ha nemmeno superato il trauma dei suoi genitori, ma  Hilary no, lei ha ancora i suoi genitori, mente T/n gli ha persi" disse Grey interrompendo il detective e completando la frase al posto suo.

Grey si sedette sui gradini tenendosi la testa fra le mani e non riuscendo a capire che cosa avrebbe dovuto fare.

Avrebbe continuato a cercare T/n?

Si sarebbe arreso?

Ma la domanda che tutti ci poniamo e che T/n è ancora viva viva

solamente un gioco Where stories live. Discover now