capitolo 51

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Pov narratore

Stefan e T/n si trovarono abbracciati l'uno all'altro, avevano, stettero in silenzio abbracciati per tutta la notte sul letto di li e, per poi addormentarsi.

Non aveva avuti incubi, aveva dormito bene, e si sentiva un poco' meno infelice.

Scesero di sotto vedendo Micheal che preparava la colazione e lì guardò sorridente, mangiarono silenziosamente fino a quando a Stefan le venne un adomanda in testa, e prendendo parola.

"T/n come sono morti mamma e papà?" chiese mentre gli occhi di lei divennero improvvisamente freddi, nessuno le aveva mai fatto quella domanda, Grey non aveva mai avuto il coraggio di chiederglielo, aveva paura della sua reazione

Lei sospirò guardando il fratello, e dicendo che non lo ricordava andando nella sua camera, si chiuse a chiave rannicchiandosi e appoggiando la schiena alla porta.

"Sono morti per colpa mia" mormorò T/n chiudendo gli occhi rinchiudendosi in se stessa.

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Scese di sotto trovando Stefan sorseggiare una cioccolata calda, e quando si accorse della presenza di sua sorella sorrise debolmente, non fece altre domande, e lei sospirò.

"Stefan, io non ricordo cosa sia successo realmente" disse lei mentre lui annuì e le uscì di casa sospirando e cominciando ad allenarsi, cercando di non pensare.

"Vieni con me" disse portandola in mezzo al bosco per  poi superarlo, arrivarono nella città, e si trovarono davanti a una casa distrutta dalle macerie.

"Questa sarebbe dovuta essere la nostra casa" disse guardando T/n mentre lei aveva gli occhi fissi sulla casa.

"Venivo quasi ogni sera nella speranza che mamma e papà fossero davanti alla casa sorridendo con te in braccio" disse sorridendo tristemente.

"Come hai fatto?" chiese lei

"A fare cosa?" 

"A sopravvivere dal dolore" disse.

"Nella mia testa mi era rimasto un altro ricordo di te che riuscì a mantermi vivo" disse

Il giorno dopo la mamma andò a farsi una doccia chiedendo a Stefan di badare la sorellina.

Si stesso accanto alla sua piccola sorellina.

Le accarezzava delicatamente il capo per paura di farle male, mentre la piccola cominciava a chiudere e aprire lentamente gli occhi, mentre lui non staccava gli occhi dalla sua piccola sorellina, per paura che potesse scappare, che da un momento all'altro potrebbe scomparire.

Sarebbe rimasto per sempre accanto alla sua piccola, e sorrise fantasticando la sua prima camminata, la sua prima risata, la sua prima parola, il suo primo abbraccio, il suo primo compleanno, la sua prima candelina.

Ma quel piccolo bambino che teneva sua sorella non sapeva che il suo destino sarebbe stato diverso, che il tragico e imprevedibile destino l'avrebbe separato da lei, lasciando un terribile vuoto........

"Sei sempre stata te piccola mia, le mia ancora" disse lui sorridendo mentre lei lo abbracciò

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"NON C'È, NON C'È" disse Jeff tirandosi i capelli frustrato e scaraventando gli oggetti sulla scrivania, aveva perquisito la casa di Grey e la casa in cui era nata, ma di lei nessuna traccia.

Jeff si sedette a terra guardando la finestra e sentendo dentro di se un vuoto che non riusciva a fermarlo, sentiva la sua mancanza, ed era arrabbiato e furioso.

solamente un gioco Where stories live. Discover now