capitolo 52

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Pov narratore

"Sei cosi bella, tormentata, sotto ai miei piedi, sei perfetta" disse continuando ad accarezzare i folti capelli della ragazza, e annusando il suo profumo, sfiorò il sui naso contro la guancia bagnata di lei.

"Perché scappi da me?" chiese 

"Perché ho paura di te" disse singhiozzando mentre lui sorrise dentro di se continuandola ad accarezzare

"Che cosa desideri?" chiese guardandola negli occhi e continuando ad accarezzarla, lei chiuse gli occhi al tocco delle sue mani, sulle sue guance e sui suoi capelli, ma poi li riaprì

"Uccidere " disse avvicinandosi al suo orecchio.

"Perché?" chiese a un passo dal suo orecchio.

"Sentire il sangue il sangue sulle mie mani, e sul mio vestito facendo contrasto ai miei capelli, ma voglio sentire soprattutto il tuo, Jeff the killer" disse pugnandolo e ridendo mentre Jeff sputava sangue dalla bocca e guardava T/n piegarsi in due dalle risate.

"Io ti voglio morto" disse smettendo di ridere e guardandolo con occhi freddi.

Jeff si alzò di scatto guardandosi attorno e tormentandosi i capelli, cominciò a fare avanti e indietro dalla stanza, dicendo parole incomprensibili.

"Nessuno può uccidermi" si ripeteva dentro la sua mente, la sua T/n avrebbe dovuto uccidere le altre vittime insieme a lui, avrebbe dovuto sentire il sapore del sangue sempre con lui accanto,avrebbe dovuto guarsare la sua vittima spengnersi lentamente accanto a lui, mentre lui si godeva la scena, ma non avrebbe mai potuto ucciderlo, perché lui è molto più forte.

Uscì di casa andando in giro per la città sentendo le sue mani fremere, e la sete salire, andò la parco vedendo un ragazzo con gli occhiali rotondi blu, il sto viso era magro, i suoi capelli erano marroni.

Si avvicinò a lui colpendolo alla nuca, prese il suo corpo e se lo trascinò per la città.

Il ragazzo cercò di aprire gli occhi, ma non ci riusciva, sentiva qualcosa bloccarlo, continuò a cercare di aprirli fino a quando ci riuscì.

 Sentì improvvisamente freddo e e qualcosa sotto di lui duro e freddo, era steso su un tavolo  dell'orbitorio.

"Lo sai dove ti trovi?" chiese una voce dietro alle sue spalle, lui cercava di girarsi, ma non ci riusciva, non poteva nemmeno muovere la testa era completamente paralizzato.

"Ti ho dato un paralizzante, e quindi non puoi vedermi" disse, sentì dei passi avvicinarsi a lui, e vide il viso di Jeff a un passo dalla sua faccia e spalancò gli occhi, avrebbe voluto urlare, ma era paralizzato.

"Lo sai oggi sono molto arrabbiato" disse prendendo il coltello e delle forbici da ospedale.

Prese le forbici e tagliando  la maglietta, poi prese il coltello , appoggiò la lunga e fredda affilata punta del suo amato coltello, sul petto, e cominciando a fare un lungo taglio e profondo lungo la sua pancia.

La sua pelle cominciava a macchiarsi di sangue mentre gli apriva lo stomaco e lui gridava dentro di se dal dolore e delle lacrime scesero lungo le sue guance.

Il ragazzo riuscì a gridare dal dolore e a supplicare Jeff di smetterla e di avere pietà di lui, ma Jeff rise e continuò, riusciva a muovere solamente le labbra e gli occhi, il resto rimase completamente paralizzato.

Gli tolse un rene, respirava a fatica, e il cuore batteva lentamente.

Cominciò a togliere diversi organi non vitali,buttò via le pinze

La sua mano penetrò la sua pancia, essa saliva fino ad arrivare ai polmoni.

"Morirai consapevole che sono stato io" disse togliendo un polmone.

Se lo girò tra le mani per poi buttarlo a terra.

"Morirai così velocemente che il dolore scomparirà, ma la tua anima sarà all'inferno" disse con voce sadica e macabra.

"Morirai perché gli umani come te sono esseri inutili" disse prendendo  cuore tra le mani che batteva lentamente, avrebbe dovuto strapparlo subito e sarebbe morto, ma era troppo facile, lo dirò leggermente e gridò ancora una volta dal dolore.

L'effetto del paralizzante cominciava a scomparire, poteva muoversi, ma si sentiva completamente vuoto, mentre Jeff teneva ancora il suo cuore tra le mani.

"Fa male vero" disse lui ridendo sarcasticamente 

"Go to sleep" disse togliendolo dal suo petto, i suoi occhi si spensero immediatamente, il suo respiro cesso, strinse il suo cuore sulla sua mano per poi buttarlo a terra, buttò della benzina, fece dei tagli sulle guance del ragazzo a forma di sorriso, prese il fiammifero, lo accese e lo buttò a terra correndo fuori dal vecchio istituto di medicina legale.

Si fermò davanti a essa guardandola bruciare.

"Adesso puoi andare all'inferno" disse  andandosene soddisfatto del suo lavoro.

_________

"Suo fratello si chiamava Clark Evans giusto?"chiese T/n mentre Micheal annuiva e chiedeva come facesse a conoscerlo.

"Ha cercato di uccidermi" disse mentre lui annuiva, all'improvviso sentì una presenza dietro di se, lei si girò e vide un ragazzo completamente squartato e bruciato, il suo visto aveva due tagli lungo le guance che formavano un sorriso.

T/n sentì tutto il dolore che provava, lo spirito si avvicinò e toccò la spalla di lei provocando delle allucinazioni, vedeva la faccia di Jeff prendere ogni suo organo e buttarlo come se niente fosse, aprì gli occhi di scatto spaventata.

"Chi sei?" chiese indietreggiando mentre Micheal e Stefan non capivano cosa le stesse succedendo.

"Accendi la tv e metti il notiziario" disse, lei prese il telecomando e accese la tv.

" un ragazzo dall'età di 18 anni trovato morto e bruciato in un vecchio istituto di medicina legale, il ragazzo si chiamava Vincent".......spense la tv interrompendo il programma 

"È stato lui" disse e Vincent annuì 

"Lui ti troverà e verra a prenderti T/n Evans" disse per poi scomparire dal nulla.

Stefan chiese a sua sorella cosa stesee succedendo, e lei lo guardò con occhi freddi e spenti.

"Lui sta arrivando" disse

"Chi?" chiese Stefan

"L'assassino dei nostri genitori" disse mentre lui si sedette sulla sedia sconvolto, molto presto sarebbe venuto, avrebbe trovato la sua amata vittima che le era sfuggita di mano, e una volta presa non l'avrebbe lasciata più andare

Pov me
Mi dispiace nel essere stata assente ma  continuerò la mia storia

solamente un gioco Where stories live. Discover now