Capitolo 63

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Pov narratore
La vita non sempre ti dà qualcosa per cui essere felici, alle volte pensi che non ti dia mai un po' di felicità, ma la verità è che se vuoi ottenerla devi combattere, stringerla forte e non lasciarla più andare, non sempre è facile, ma se lo fosse che senso ha?

Jeff rimase immobile per diverse ore nello stesso punto in cui lei se ne andò, si chiedeva se fosse un sogno oppure  un incubo, ricorda ancora le sue parole, quelle tre parole, il sapore salato delle sue lacrime mentre la baciava.

Il ghiaccio dentro di lui che un tempo si era sciolto si stava solidificando, il cuore che un tempo batteva forte, adesso riprendeva il suo solito ritmo.

Il peso che una volta portava sulle spalle e che con lei si sentiva leggero ritornò.

Rimase solo un buco nero che lo divorava e qualche lacrima scendeva ma l'ha cacciò alzandosi.

Le sue ginocchia ceddettero per essere rimasto così a lungo a gambe incrociate, andò in camera sua trovando Jane che girava per la stanza, l'odore di lei era ancora nell'aria.

"Vattene" ordinò Jeff è Jane si fermò avvicinandosi in maniera predatoria verso di  lui

"Non osare avvicinarti" disse in maniera cupa.

"Perché non ti diverti un po'" ribatte lei accarezzando il suo petto con il dito.

Jeff afferrò la sua mano aprendo la porta e sbattendola fuori per poi rinchiuderla di nuovo.

Chiuse la porta a chiave a sedendosi a terra con la schiena appoggiata alla porta, si passò una mano sui capelli sospira do e rimanendo immobile.
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T/n continuò a fissare il tetto con aria fredda e spenta, si alzò dal pavimento girando per le stanza e per la casa, sentiva che i sentimenti cercavano di riemergere, ma lei lì spinse completamente chiudendoli a chiave.

Offenderman non l'ha portò nella sua casa, ma in un rifugio dove Jeff non poteva trovarla.

Uscì fuori di casa vagando per la città con il cappuccio in testa, cercò qualche sua possibile vittima, arrivò davanti a un bar con poche persone dentro.

Entra nel bar chiudendo la porta che chiuse a chiave con la sua magia, erano poche le persone, uccise tutti nutrendosi di tutto, da fuori si sentivano le grida di paura e terrore.

T/n sparse sangue ovunque fino a  ritrovarsi anche lei zuppa di sangue,prese una bottiglia di barboun dal bar spostando i corpi che intracciavano il suo cammino.

Uscì dal bar lasciando dietro di sé una scia di sangue, davanti a lei vide una bambina con un orsacchiotto, i suoi occhi erano innocenti non sapevano cosa fosse il male, i suoi capelli erano raccolti da due tracce, guardava T/n in modo indecifrabile, difficile da descrivere, in risposta lei sorrise e se ne andò con la sua velocità da vampiro.

Ritornò da Offenderman seduto su una sedia bevendo una strana sostanza viola, T/n non fece domande si sedette anche lei sulla sedia lasciando che i suoi pensieri affollassero la sua mente.

Offenderman l'ha osservò piena di sangue, ma non disse niente lasciò che il silenzio invadesse la stanza.
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Dopo aversi fatto una doccia ed essersi cambiata T/n si mise seduta sul tetto accompagnata da una bottiglia di barboun, strappò il tappo della bottiglia bevendone un sorso, si stese su di esso pensando a Jeff.

Dall'altra parte Jeff era steso in mezzo al bosco accompagnato anche lui di una bottiglia di bourbon, lasciò che l'alcol invadesse il suo corpo e invadesse la sua testa, mentre guardava il cielo pensando alla sua stella che avrebbe ripreso anche a costo della vita.
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Jeff prese il suo coltello incamminandosi per il bosco sentiva che lei era lontana la sua anima era legata a quella di lei, avrebbe cercato in mare e mondo pur di trovarla.

solamente un gioco Where stories live. Discover now