capitolo 47

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Pov narratore
T/n fu svegliata da dei colpi alla porta, aprì gli occhi e si alzò dal letto strofinandosi gli occhi, e aprì la porta e apparve un clown in bianco e nero, come delle lunghe unghie nere, e un naso appuntito, con un sorriso.sul volto mostrando i denti affilati e bianchi.

"Scendi a fare colazione che devi allenarti, stasera ucciderai " disse per poi andarsene lasciando T/n sulla soglia della porta, avrebbe ucciso una persona innocente.

Aprì il cassetto ritrovandosi una maglietta nera e un paio di jeans, mise delle scarpe nere e sportive, si fece la cosa lasciando qualche ciuffo ribelle, scese di sotto ritrovando quelle ragazze pulire, le loro pezze erano sporche di sangue, una scivolò e si fece male il ginocchio, T/n andò a soccorrerla.

"Stai bene?" chiese mentre la ragazza annuiva, ma quando cercò di alzarsi cade, T/n la prese in braccio andando in cucina mentre Slenderman e le altre creepy l'ha guardavano confusi.

T/n medicò la ferita del ginocchio della ragazza, mentre lei teneva la testa abbassata paurosa delle altre creepy, e T/n le fasciò la ferita.

"Devi riposare, e un po' gonfia, ma nulla di grave" disse mentre lei annuiva, T/n la riprese in braccio portandola in camera, e la fece stendere sul letto, i suoi vestiti erano rovinati.

Uscì dalla stanza per prendere del cibo di scorta, se avesse avuto nuovamente fame.

"Perché sei gentile con me?" chiese lei.

"È una cosa che mi viene naturale, ti chiudo a chiave cosicché nessuno ti disturbi, e il bagno e quando davanti riposati" disse chiudendo la poeta a chiave e mettendola in tasca, andando nuovamente in cucina prendendo un pancake.

"Buongiorno" disse Jeff sorridendogli mentre lei gli voltò le spalle, e a lui non le piacque molto il suo comportamento e la prese per il polso, facendo scontrare il petto di lei con quello muscoloso di lui.

"Devi portarmi rispetto ragazzina" disse con occhi peni di odio e risoluti.

"Mai" disse liberandosi dalla prese e uscendo fuori trovando Toby che l'aspettava annucendole che avrebbero combattuto.

T/n si mise in posizione e cominciò ad attaccare, Toby era molto agile, ma riconosceva che in lei c'era qualcosa di soprannaturale,  mentre lei aveva la fronte che grondava di sudore, ma continuò a combattere, fino a quando lui disse di smettere, e lei si buttò letteralmente a terra cercando di riempire i suoi polmoni d'aria, ma non ne aveva abbastanza, cominciò a correre lungo il bosco toccando i rami, e facendo anche qualche acrobazia.

Arrivò davanti al lago e si tolse i vestiti buttandosi dentro esso, il suo viso rivolto verso il cielo con gli occhi chiusi, in quel momento nessuno contava, c'era solamente lei e il silenzio, andò sott'acqua, voleva restare lì morendo affogata.

Cominciò a mancarle l'aria, ma risalì in superficie respirando profondamente.

Si diresse a casa predendo i vestiti e coricarseli sulle spalle, entrò andando in cucina prendendo un bicchiere d'acqua, e trovò Laughing Jack, Ben Drowned, e i due proxy, T/n si scontrò con una ragazza dai capelli neri e un vestito nero e la maschera bianca con gli occhi e la bocca nera.

"Quindi tu saresti la vittima di Jeff che diventerà una killer" dusse lei con disprezzo.

"Io non sono di nessuno" disse spostando bruscamente la ragazza, orese.il bicchiere che gli fu tolto dalle mani e buttato a terra da Jane.

"Tu non hai idea con chi ti sei messa ragazzina" disse lei con rabbia, mentre T/n l'ha guardò con occhi pieni di rabbia e disprezzo verso tutti, e gli diede un pugno in faccia e un calcio nello stomaco, facendola cadere.

Jane si alzò prendendo il coltello e andando ad attaccarla, T/n la prese per le braccia e la buttò fuori dalla cucina, mentre le era caduto io coltello che T/n prese velocemente, e piantò sul muro.

La prese per il collo stringendo la presa, ma fu fermata da un tentacolo di Slenderman.

"C'è una regola, non potete attaccarvi tra voi" disse lui risolto, e T/n tolse la presa dal collo di Jane.

"Pensavo fossi forte, ma a quando pare mi sbagliavo" disse andando in camera sua e chiudendo la porta sbattendola facendo sobbalzare la ragazza.

"Non devi avere paura di me" disse T/n andando a fare la doccia cercando di calmare la rabbia, doveva cercare di stare calma, altrimenti il suo piano, la sua vendetta sarebbe andata a puttane

Si mise una maglia bianca e un jeans nero.

"Lavati" disse T/n indicando il bagno e porgendole dei vestiti.

"Ti lascio la fascia che dovrai mettermi, e lì c'è del cibo, puoi chiamarmi T/n non sono come quei killer"

"Caroline" disse la ragazza 

"Che ci fai con gente come questa?" chiese mentre T/n l'ha guardò un momento.

"Ero la vittima di Jeff, ma adesso tutto cambierà" disse lei mentre Caroline annuì va, ma poi T/n prese parola.

"Invece tu?" chiese.

"Io sono una vittima che viene presa per pulire la casa, la sera la casa è piena di sangue e di corpi di cui dobbiamo sbarazzarci" disse lei abbassando il capo.

"Finirà tutto questo, prima o poi finirà e sarò io la causa" disse T/n con occhi pieni di sicurezza.

"Ma prima ti ho visto parlare da sola perché?" chiese lei

"Vedo gli spiriti delle persone morte" disse lei con occhi freddi, aprendo la porta e chiudendola, scese le scale ottenendo gli occhi puntati su di lei.

Si prese una pistola mettendola dentro la cintura, mentre aspettavano Slenderman, T/n si guardava attorno, chiuse gli occhi diventando il più fredda possibile, sentiva l'adrenalina scorrere sulle sue vene.

T/n fu costretta ad  andare insieme a Jeff in una casa circondata da un giardino e da delle guardie davanti alla porta, Jeff uccise le guardie mentre entravano dentro la casa.

Entrarono nella stanza dove trovarono un uomo che appena lì vide si allarmò, Jeff si mise davanti a l'uomo pronto a ucciderlo, lo uccise mentre T/n caricò la pistola e gliela puntò addosso.

Lui si girò vedendo la pistola puntata sulla sua testa, e sorrise, la teneva stretta tra le sue mani, per paura che gli potesse cadere.

"È questa la tua intenzione quindi" disse lui mentre T/n sorrise e stava per premere il grilletto, ma successe tutto in fretta, si sentì un colpo di pistola, mentre T/n chiuse gli occhi, e appena li riaprì spalancò gli occhi.

"Adesso sei uguale a me" sussurrò Jeff al suo orecchio, staccando la presa dalle sue mani, e allontanandosi da lei.

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