capitolo 45

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Pov narratore

T/n chiuse gli occhi per colpa della luce del sole, e girandosi dall'altra parte, e strofinandosi gli occhi, vide delle mutande a terra e aprì gli occhi di scatto, alzò leggermente la coperta vedendo il suo corpo nudo.

Si alzò dal letto sentendo la testa vorticare pericolosamente si guardò attorno vedendo il suo vestito a terra insieme al suo intimo e al preservativo e sbuffo frustrata, andò a farsi una doccia strofinando forte ogni parte del suo corpo, non ricorda ciò che era successo ieri, ma quello che sa e che è andata a letto con Jeff.

Uscì dalla doccia e si mise dei vestiti, andò du sotto in cucina e per poco non le venne da piangere, di solito suo padre cucinava la colazione canticchiando qualcosa di incomprensibile, persino per sempre stesso, ma questa cokta la cucina era vuota, intatta, prese un pacco di brioche mentre sentiva John entrare.

"Ciao" disse sorridendo tristemente, mentre T/n prese una bottiglia di vodka, ma John gliela toglie dalle mani.

"T/n non puoi fare così" disse mentre lei rise nervosa.

"E cosa dovrei fare?" le chiese mentre lui.

"Dovresti affrontare la realtà e non nasconderti dietro a questa bottiglia, cosa che non servirà a niente puoi starne certa, mentre se ne andò lasciandola per un momento immobile.

Salì le scale andando in camera sua,prese il suo orsacchiotto guardandolo tra le mani, sapeva quello che avrebbe dovuto fare, vedere per l'ultima volta lo spirito di suo padre, ma sapeva benissimo dove si trovava.

Su incamminava nelle strade affollate di Mystic Falls, vecchietti che passeggiavano, bambini che si rincorrevano, o venivano rincorsi dai loro genitori.

Si fermò togliendo i nastri della polizia, salì le scale ritrovandosi davanti alla porta che aprì lentamente, ed entrò chiudendola alle spalle.

La casa era tutta coperta di polvere e di ragnatele, deglutì rumorosamente sentendo la gola bruciare

Salì le scale e aprì la porta, guardò il letto con ancora del sangue secco e le coperte disfatte, a terra c'erano dei nastri bianchi mostrando la forma di due corpi, quelli dei suoi genitori naturali, davanti al letto c'era Grey che guardò il letto, per poi guardare T/n.

"Ti ho trovata lì" indicò il letto

 La stanza era ricoperta di sangue, a terra c'erano due cadaveri, e sul letto si trovava una bambina che abbraccia un orsacchiotto.

Grey si avvicinò lentamente alla bambina, e la guardò attentamente, teneva gli occhi sgranati dalla paura.

Grey sventolò la mano davanti agli occhi  della bambina, non avendo nessuna reazione.

Stava per prenderla in braccio,ma ad un certo punto la bambina si tira indietro gridando dalla paura.

"Shhhh sono un tuo amico,sei al sicuro con me"

La bambina lo guardò con occhi lucidi, e Grey la prese delicatamente in braccio, mentre lei piangeva sulla sua spalla, e lui gli accarezzava delicatamente la schiena, avendo paura di farla male.

"Papà io…..ecco...mi dispiace, è colpa mia…" viene interrotta da Grey che prende parola

"Non niente di cui dispiacerti, sapevo a cosa andavo incontro, o per lo meno facevo finta, ma anche se non ci fossi stata tu mi avrebbero ucciso prima o poi considerando il mio mestiere, non darti la colpa perché non ne hai

Non disse niente, non sapeva che cosa dire, le parole gli morirono in gola, mentre Grey l'ha osservava.

"Papà mi mancherai tanto" disse con le lacrime agli occhi mentre lui fece un sorriso dolce ma nello stesso tempo malinconico.

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