capitolo 60

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Pov narratore 

Jeff si alzò per colpa dei raggi solari che filtrano nella sua finestra, ma si alzò andando in bagno a farsi una doccia, e scese di sotto. 

I suoi occhi erano alla ricerca di T/n ma di lei non c'era nulla di nessuna traccia, pensò che stesse ancora dormendo oppure lei non voleva vederlo, sentì un leggero dolore al petto, ma andò a ad allenarsi cercando di di togliere il pensiero di lei dalla sua testa. 

T/n si trovava a ancora stesa sul pavimento, ma il suo corpo completamente distrutto e indolorito, si alzò leggermente con i gomiti, ma guardando  la finestra e vedendo il cielo azzurro con delle nuvole, su girò verso Elizabeth ancora dormiente. 

Si girò rivolta alla finestra guardando il cielo e alcune nuvole che passavano lentamente, come il tempo. 

Jeff rimase seduto immobile pensando a T/n e aspettando che uscisse, ma di lei non c'era nessuna traccia, andò all'ufficio di Slenderman. 

"Dove lei?" chiese subito dopo essere entrato con il cuore che batteva all'impazzata nell'attesa della sua risposta, ma arrivò silenzio. 

"È andata via" rispose alla fine dopo un indeterminato tempo che fu infinito, e proprio in quel istante che il suo cuore smise di battere, uscì dalla stanza lentamente sentendo ogni parte del suo corpo a pezzi, se ne era andata, senza nemmeno guardarlo negli occhi, è andata via per sempre dalla sua vista. 

Ogni frammento, ogni ricordo di lei passavano velocemente nella sua testa, fino a quando si trovò davanti al lago, dopo aver camminato così tanto tempo senza nemmeno saperlo, si stese a terra sfiorando l'acqua con la sua mano, sentendo un forte vuoto

Nel frattempo T/n sentì un vuoto dentro di sé, il suo cuore si fermò i suoi occhi su riempirono improvvisamente di lacrime, probabilmente aveva capito che questa volta non avrebbe rivisto veramente il suo Darcy.

Entrò Slenderman èd Elizabeth si alzò sentendo subito la sua presenza e mettendosi in un angolo. 

"Che cosa gli hai detto?" chiese T/n pensando a lui. 

"Non importa"  rispose. 

Mise una pianta a terra che lei non riusciva a vedere, il ramo sfiorò la guancia di T/n bruciandola e causandole dolore, gridando. 

"Questa pianta si chiama strozzalupo" posandola

Graffio T/n con il suo tentacoli strppandole la maglia è causando un grosso e profondo graffio alla pancia, osservò quel graffio sparire velocemente. 

Prese la sua testa con suoi tentacoli cercando di entrare nei suoi pensieri più oscuri, ma be fu respinto, si ritrasse e cominciò a camminare per stanza. 

"dentro di te c'è qualcosa, ci deve essere qualcosa che possa dire chi sei" concluse infine fermandosi e prendendo lo strozzalupo. 

"Devo indebolirti per entrare nei tuoi pensieri" disse infine 

Cominciò a passarlo lungo la pancia di T/n che cominciò a urlare sentendo la sua pancia in fiamme, prese la sedia che si trovava alla fine della stanza rompendola e prendendo un paletto e che conficcò dentro la sua pancia, fece dei graffi lungo al suo corpo lasciando che si dissanguasse. 

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Dopo una lunga camminata Jeff si ritrovò davanti a lago, stendendosi sull'erba pesando a tutte le volte che i suoi occhi puntavano i suoi, alle sue labbra che rendevano il mondo meno doloroso. 

Mentre T/n dopo una lunga e infinita tortura si stese a terra sfinita dalle poche forze, il pavimento era duro a freddo, la sua schiena era lacerata e  a stendo riuscivano a guarirai le ferite. 

solamente un gioco Where stories live. Discover now