capitolo 28

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La bellezza tenta i ladri più dell’oro.

Pov T/n
-5 giorni dal ballo pensai dentro di me, fortunatamente oggi non sarei andata a fare shopping, perciò oggi avrei pensato a me stessa, sarei rimasta sola con me stessa.

Aprì lentafzmente gli occhi mettendo a fuoco le immagini, mi alzai dal letto strofinandomi gli occhi

Andai in bagno barcollando dal sonno e   mi feci una coda e mi misi una tuta, mi guardai per un momento allo specchio, ma distolsi subito lo sguardo non volendo vedere le mie orribili ed immaginabili condizioni.

Andai in palestra con le cuffie messe alle orecchie, mentre la musica zittiva ogni mio pensiero, ma nella mia mentre si presentavano le immagini di me e Jeff, e sferrai un altra pugno al sacco da boxe.

Altre immagini arrivarono nella mia mente di quando lui mi aveva baciato, ma soprattutto arrivarono quelle in cui mi rovinò la vita.

Per quando io possa essere confusa e attratta a quella parte nascosta di lui, che nascondeva sicuramente da anni, il suo odio per lui non sarebbe mai svanito.

Non capivo ancora  il suo comportamento, ma sapevo di non dovermi fidare, ma una parte di me diceva di dover insistere e non cedere, ma stare in allerta alla parte umana che si nasconde dentro di lui.

Forse era come che nascondeva delle maschere, e nascondevano il suo vero io, ma in fondo e colpa sua se mi ritrovo senza un anima, e con delle maschere.

Forse voleva fare la stessa cosa a me, cominciai a dare pugni al sacco da boxe a raffica, non riuscivo a fermarmi, ma poi indietreggiai e resporai affannosamente dalla stanchezza.

Andai in bagno e mi tolsi i vestiti, e andai sotto il getto d'acqua, mi passai una testa sui capelli bagnati e mi godo il momento di calma e silenzio.

Uscì dalla doccia bagnata dalla testa ai piedi, mi avvolsi un asciugamano che lasciavano le mie spalle scoperte, andai in camera mia prendendo qualche vestito.

Sentì una presenza dietro di me, e mi girai di scatto vedendo Jeff, mi allontanai da lui, e gli chiesi che cosa ci faceva lì, mentre stringevo l'asciugamano sul mio corpo il più forte possibile.

"Ero venuto a trovarti" mi disse facendo un sorrisetto, e avvicinandosi a me, io indietreggiai fino a finire al muro mentre lui mi intrappolava.

Mi accarezzò il collo e il petto provocandomi dei brividi, io stetti immobile, cercando di essere più fredda possibile, tossi leggermente e si allontanò.

"Hai dimenticato questa" mi disse prendendo la mia collana

Mi fece  girare voltandogli le spalle e permettendogli di  mettermela  al collo, sentivo  suo respiro farsi affannoso, ma cercai di non farci caso,sospirai e rimasi immobile.

Mi girai verso di lui guardandolo nei occhi non dicendo niente, lui mi guardò negli occhi come se volesse dirmi qualcosa, ma rimase zitto e immobile.

Mi prese la testa con le sue mani fredde e cadaveriche, mi guardò un altro momento indeterminato negli occhi, mi diede un bacio sulla fronte e andandosene dalla finestra lasciandomi senza parole.

Mi preparai e andai a scuola guardando per tutto il tempo la mia collana, sospirando confusa.

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