Capitolo 31

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<<Con o senza zucchero?>>

<<Con grazie>>
Afferro il mio milkshake e mi allontano dal Velvet dirigendomi verso la struttura contenente le aule.

"Di notte vanno le montagne,
la terra ti scorre sotto ai piedi e tu ci provi a sfuggire ai terremoti.
Nell'aria brilla il canto degli uccelli,
ti svegli.
Le tane parlano, consulti le ombre tolte al fuoco,
separi nuvole da fondi limpidi, discrimini le parti.
Al risveglio, ti spaventa l'oroscopo sedimentato
e tu sei miope,
come il vento che si prende la strada da sotto i piedi a tastoni"

Un tonfo interrompe la mia lettura.
Proviene dal mio libro appena chiuso dalla mano di Tyler mentre con l'altra sorseggia rumorosamente la sua bevanda attraverso la cannuccia.

<<Mi piacerebbe illudermi e pensare che questo sia un libro che tratta le lezioni di economia ma, l'interesse che mostri nel leggerlo, palesa che la mia volontà sia alquanto irrealizzabile>> borbotta rigirandoselo nella mano per analizzarlo.

Scuoto la testa sorridendo prima di riappropriarmene e posarlo nella borsa.

<<Ancora tutto questo chiasso per la partita? Ma non è un po' eccess->>
Entrambi arrestiamo i nostri passi e perplessi, continuando a sorseggiare le nostre bibite, ci rendiamo conto che quella davanti a noi è una rissa.

Il baccano udibile in tutto il campus mi fa credere che durerà ancora per poco prima che tutto arrivi all'orecchio del preside.

<<Dai Tyler entriamo non mi va proprio di perdere tempo sai che non posso permettermi di arrivare tardi>> gli intimo vedendo che si avvicina alla folla curioso.

E va bene.

Una volta entrata nella cerchia riesco ad individuare cosa effettivamente sta succedendo, due ragazzi lottano sull'asfalto segnato dal sangue versato dalla loro violenza.
Ci metto un secondo solo ad individuare Jackson e purtroppo non mi stupisco troppo, è una testa calda e lo sappiamo tutti.

<<Jackson>> cerco di riportarlo con la mia voce sul piano in cui dovrebbe valutare quali sono le conseguenze di questo atto.

Tiene afferrato il ragazzo posto sotto di lui dal colletto della maglia con rabbia, tanta rabbia da non fargli notare nemmeno la mia presenza o udire la mia voce.

Il volto di quel ragazzo è estremamente segnato ma la cosa che non riesco a spiegarmi è come riesca a mostrare comunque una sicurezza disarmante come se fosse tutto estremamente sotto controllo.

Volta il capo per un secondo sputando un miscuglio di saliva e sangue prima di proferire parola.

<<Sei patetico se pensi di avere voce in capitolo, ti stai comportando esattamente nel modo in cui vuole.
Se sei così prevedibile per lui evidentemente non siete poi così diversi>>

Trovare Jackson nel mezzo di quella rissa, come ho già detto, non mi ha stupita affatto ma la sua reazione successiva mi fa arrivare al punto di avere quasi paura di lui.
Scaglia una rabbia feroce ed incontrollata attraverso i suoi pugni dalle cui nocche scorre sangue vivo di cui si appropria ad ogni gancio.

Nel degenerare della situazione, Tyler si fionda nella rissa ispirando qualche altro ragazzo li presente a fare la medesima cosa così da fermare Jackson che non oppose la minima resistenza quando sollevò gli occhi incrociandomi e rivelando un viso macchiato di brutalità.

<<Ma sei impazzito?>> chiede a due passi dal suo viso Tyler osservando sconvolto la faccia del ragazzo.

Senza togliermi quelle pozze piene di rabbia di dosso, si divincola nervoso dalla presa in cui è stretto passandosi nervosamente una mano fra i capelli tingendoli leggermente di rosso.

Dentro agli specchi non solo il riflessoWhere stories live. Discover now