Capitolo 46

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Arya pov  

<<Ma ti sembra il tipo di persona che può passare inosservata?>> mi indica a Dave con atteggiamento irritato.

Sono passati tre giorni da quando ho accettato quella proposta eppure Jackson non ha intenzione di farsene una ragione nonostante io non debba fare nulla di poi così impegnativo.
Onestamente, pensavo fosse qualcosa di più eccitante quando me lo chiese.

Il mio unico ruolo, è quello di entrare nel palazzo che possiede Tom e rintracciare e riportare la posizione di tutte le telecamere al suo interno.
Non sarà particolarmente difficile mischiarsi nella massa considerando che l'edificio contiene uno dei centri commerciali più in voga della città.

Lo scopo di tutto ciò, è quello di facilitare il nostro accesso nella sala ricevimenti posta all'ultimo piano, nel giorno in cui l'azienda di Tom darà lo storico gala annuale.
Quel giorno, una volta entrati a loro insaputa, potremo mettere a nudo davanti ai più importanti funzionari li presenti, i suoi sporchi giri criminali una volta per tutte.
Facendo questo, qualunque suo infiltrato verrà smascherato, i suoi finanziatori prenderanno le distanze da lui per salvaguardarsi e, con i pochi fondi rimasti, non potrà più comprare la lealtà di nessuno condannandolo per sempre a scontare la sua pena.

<<Ah si? E l'opzione quale sarebbe?
Vuoi metterla tu questa bella parrucca bionda?>> lo sfida Dave ironicamente.

<<Sei un'idiota>> sbuffa facendosi sfuggire un lieve accenno di un sorriso sulle labbra.

<<Dico solo che conosce bene le nostre facce, non che lei sia brava a passare inosservata anzi, tutto il contrario>> solleva le sopracciglia perplesso come a darsi ragione, piccolo azzardo che non è passato inavvertito allo sguardo di Jackson che lo incenerisce.

<<Credo che indosserò questa>> finalmente soddisfatta mi volto verso di loro con indosso la chioma bionda più credibile che ho trovato fino ad ora a cui ho abbinato un paio di occhiali per camuffare leggermente i miei lineamenti.

In momenti come questi, mi rendo conto di essere fortunata a non essere nata bionda come mia madre e Trasy, ho le sembianze di un nido di uccelli.

<<Tieni, è un piccolo auricolare attraverso cui comunicheremo e potrai segnalare le posizioni delle videocamere di sorveglianza, inoltre funge anche da tracciatore>> mi porge il minuscolo aggeggio Dave.

Lo afferro e rigirandolo fra le dita lo studio piuttosto delusa.
Sono alquanto imbarazzata dalla sua entità.

<<L'FBI punta al risparmio?>>

<<Mi aspettavo qualche strano marchingegno e microfoni su tutto il corpo>> ammetto infilandolo nell'orecchio fino a mimetizzarlo.

<<Prendi>> interviene Jackson lanciandomi la fibbia con i coltelli dentro che afferro al volo.

Finalmente ci capiamo.

Non mi sono neanche accorta del suo spostamento fino ad adesso, da tempo era racchiuso in un silenzio tombale sul divano con Lupin.
Azzarderei a dire che stava lottando con questa scelta.

Stringo la cinghia attorno alla mia coscia nuda ricoprendola per bene con il tessuto del vestito bianco ed infine stringo in vita i lembi di un lungo cappotto nero.

<<Se ti succede qualcosa, la minima cosa, io intervengo>> mi posa un dito sotto il mento sollevandomi il capo e lanciandomi uno sguardo d'ammonimento.

Dentro agli specchi non solo il riflessoWhere stories live. Discover now