Capitolo 60

248 6 3
                                    

Arya pov

La sua frase afferra per mano la mia ansia più grande di tutte, l'avere ancora qualcuno da perdere.

<<Cosa?>> smetto di dimenarmi terrorizzata da quello che potrei star per sentire.

Dopo aver esternato un ghigno sprezzante, coglie un fazzoletto di seta dal taschino della sua giacca e con tutta calma si prende cura delle sue ferite.

<<Vedi Arya>> inizia il suo monologo divertito.

<<È ironico che tu ti reputi "viva".
Cosa ti fa credere che ci sia della vita in te?>> mi accarezza il viso logorandomi l'anima con le sue parole sfruttando la mia incapacità di reagire tolta dai suoi scagnozzi.

<<Toglimi le mani di dosso>> sussulto con rabbia ferita dalla verità nelle sue parole nonostante faccia finta di non sentirmi.

<<Lasciala>> ringhia Jackson spaventandomi dalla quantità di odio nel suo tono, sembrava non gli appartenesse.

<<Ho detto>>
<<Lasciala>> rimarca il suo ordine trafiggendolo con un'occhiata disumana.

Tom distoglie le sue mani dalla mia pelle quasi come per accontentarlo, quasi come se sapesse comunque come ferirci.

<<In ogni caso>> si schiarisce la voce raccogliendo le sue mani dietro la schiena elegantemente.

<<La mia frase potrebbe avere molteplici interpretazioni dato che tua madre era incinta>>

Dura un secondo quella frase eppure fa male come se fosse eterna, il mondo si paralizza.

No.
No, no, no.

<<No!>> urlo in preda al panico ed alle lacrime perdendo l'equilibrio sui miei stessi piedi.

<<No..>> mi sento trafitta da una lama invisibile.

Un urlo lancinante si propaga dalla mia bocca fra i presenti e non, non riesco più a trattenere tutto quest'odio e questa rabbia dentro di me, mi sta divorando.

Cado in ginocchio e rivolgo uno sguardo disperato a Jackson.

Ora o mai più e "mai più" non sarà mai nelle mie opzioni, soprattutto sapendo che Dave sta aspettando solo il mio segnale e Lupin è sano e salvo.

Dalla mia posizione riesco ad estrarre due pugnali.
Uno dì essi, lo lancio immediatamente in direzione della mano dì Jackson bloccata da uno dì quei scagnozzi così che possa afferrarlo ed avere la meglio, con l'altro mi faccio giustizia da sola.

Per la prima volta.

Mi libero facilmente dell'ostacolo rispetto a Jackson che a differenza mia, ne ha da affrontare quattro così mi concentro direttamente sul mio obbiettivo, Tom Harris.

Nell'esatto momento in cui si accorge della mia intenzione, mira a prendere la pistola sul pavimento così indirizzo la mia lama verso lui affinché possa impedire ciò.

Si conficca nel suo dito vincolandolo al suolo ma senza mostrare volontà dì resa, strappa via il pugnale puntandomelo contro.

Dentro agli specchi non solo il riflessoWhere stories live. Discover now