Capitolo 59

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"Cause those bad things, I always saw them coming for me"

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"Cause those bad things,
I always saw them coming for me"

🚨 IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI FORTI SCENE VIOLENTE🚨

Jackson pov

Lo intravedo con la coda dell'occhio, la spia verde si è spenta.
È il momento dì avanzare.

Allontano leggermente le mie labbra dalle sue rimanendo ricongiunti tramite le punte dei nostri nasi e la richiamo all'attenzione con lo sguardo.
Inarco un angolo delle mie labbra in un sorriso astuto e, senza bisogno di rifletterci, comprende in men che non si dica il mio messaggio ricambiando quell'espressione.

Le porgo il braccio da autentico gentiluomo e si aggrappa ad adesso con scaltrezza e convinzione.
Raccoglie fra i suoi palmi una piccola quantità del tessuto del suo abito, e ci avviamo verso la sala del ricevimento.

Inizia lo show.

Ogni passo, è una celebrazione al mio cognome inciso su calici, tovaglioli, festoni e tappeti.

<<Mi chiedevo da chi avessi tratto queste note narcisistiche, ora lo so>> si prende beffa di me la ragazza più umile e meno egocentrica che abbia mai conosciuto.

<<Vuoi testare se ho ereditato anche altro?>> la sfido alludendo al rancore ed alla sua vena vendicativa spropositata di mio padre.

<<O mio Dio!>> una terza voce interrompe la nostra diatriba.

Mi sorride in risposta alla mia domanda sarcastica prima di indirizzare la sua attenzione alle sue spalle richiamata da quell'esclamazione.

<<Arya sei incantevole>> spalanca la bocca Ella navigando con lo sguardo ininterrottamente sulla sua figura.

<<Confermo, sei ancora più bella di come ti immaginavo>> ammette Jennifer dopo aver raggiunto ed abbracciato Arya.
Entrambe si apprestano ad intrattenerla con considerazioni varie ma lei, prima di concedersi all'ascolto, mi rivolge uno sguardo in cui chiede la mia approvazione.
Chino il capo in segno dì approvazione, non c'è bisogno stia sempre in allerta.

Dò un'occhiata intorno e, constatando sia tutto insolitamente tranquillo, mi concedo il beneficio di assecondare il mio desiderio di nicotina nell'attesa che Dave dia segni di vita.
Mi posiziono davanti allo stipite di una delle immense balconate non troppo distanti da Arya così da poter continuare ad averla nella mia visuale e porto fra le labbra la mia sigaretta.

<<Ecco a lei signore>> scaccio via il fumo dalla bocca e, abbassando il capo, adocchio un cameriere intento a porgermi da bere.

<<Non ho chiesto il tuo servizio>> lo ammonisco distrattamente sperando sia un semplice dipendente non curante della mia identità.

<<Oh certo che no, ma qualcun altro lo ha chiesto per lei>> insiste.

Impugno il drink senza fare troppe domande e lascio che si allontani.

Dentro agli specchi non solo il riflessoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz