Capitolo 6

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"Non è quello che vedi che mi fermò, ma quello che non vedi.
Tu pensa ad un pianoforte, i tasti iniziano ed i tasti finiscono, tu sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti e dentro quegli 88 tasti, la musica che puoi fare è infinita, tu sei infinito e questo a me piace, su questo posso vivere.
Ma se io mi siedo su quel seggiolino e davanti a me si srotola una scaletta con davanti milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti che non finiscono mai allora è infinita e se quella tastiera è infinita allora non c'è musica che puoi suonare.
Ma le vedi le strade? Ce ne sono a migliaia, ditemi come fate voi altri a sceglierne una? Una casa, una donna, un modo di morire, ma non vedete quanto ce n'é? Tutto quel mondo che non sai nemmeno quando finisce né quanto ce n'é.
Ma non avete paura solo a pensarla quest'enormità?"

Seduta ad un tavolino del Velvet mentre aspetto gli altri ragazzi, mi perdo nella mia lettura rilassando un po' la mente dopo tutte le ore di lezione precedenti.
Non amo leggere, preferisco scrivere, ma questa raccolta ha il mio cuore.
Sorseggio il mio frappè quando, sollevando lo sguardo, noto che da lontano i miei amici arrivare da me.
Mi accorgo che Jackson non è con loro, tiro così un sospiro di sollievo, non ho voglia di discutere ancora una volta con lui anche se, i miei occhi sentono la sua mancanza.
Quanti cambiamenti aveva subito il suo aspetto, non avevo ancora fatto i conti con il fatto che quel bambino dei miei ricordi non esiste più, ma soprattutto non li avevo fatti con i cambiamenti che ha deciso di apportare.

<<Sempre una bambolina impeccabile eh>> si complimenta Nick impossessandosi dell'altra cannuccia all'interno del mio frappè alla fragola e prendendo posto accanto a me.

Ella e Jennifer scuotono la testa ridendo di gusto per poi sollevare gli occhi al cielo, se c'è una cosa che sappiamo di Nick è che non perde un secondo per attaccare, è un predatore a modo suo.

<<Ragazze, ora che siamo al completo o quasi, io e Nick volevamo proporvi una festa tutti insieme!>> introduce il discorso Aron.

<<Ma che domande fai tesoro se c'è una festa noi ci saremo lo sai non è neanche da chiedere!>> risponde entusiasta la sua ragazza, Jennifer.

<<Sono d'accordo con Jenni>> aggiunge poi Ella.

Ora tutti ripongono il loro sguardo verso di me con fare interrogatorio, non mi ero ancora espressa, oggi non smetto di essere distratta e non è da me.

<<Oh si, certo che sì!>> affermo senza pensarci.
Amo le feste mi fanno staccare la spina da ogni pensiero, quei dannati pensieri.

<<Bene diteci di più, non teneteci sulle spine>>

<<È un locale da sballo, c'è un'infinità di gente, molta anche del college ed è conosciuto per le feste più belle nelle vicinanze il giovedì>> spiega Aron.

<<Hai dimenticato quelle ipnotizzanti ballerine>> precisa Nick con un'espressione sognatrice, quasi con la bava scendere dalla bocca.

<<Ad ogni modo, si chiama Lux ed è appunto giovedì, la festa inizia intorno alle 23.30>>

Sbianco.

Ed insieme a me, anche Jennifer ed Ella che cercano di non darlo a vedere ma non gli do molto peso distratta già dai grattacapi sorti in quel momento ed anche prima.

E adesso come diavolo faccio?

<<Quindi come ci organizziamo?>> chiede Nick.

<<Direi che ci vediamo direttamente lì, il locale è poco distante dal dormitorio alla fine>> propone Ella chiedendo conferma nello sguardo di Jennifer.

Le ringrazio mentalmente.

<<Beh come volete, ad ogni modo io e Nick vi lasciamo, dobbiamo raggiungere Jackson in palestra, abbiamo da scolpire qui>> indica flettendo i bicipiti.

Ci salutano ed Aron dopo un sorriso sornione, lascia un bacio casto e pieno d'amore a Jennifer.

<<Ary se vuoi darmi un bacio anche tu...>> mi chiede con un finto broncio Nick allungandosi verso di me.

<<Sparisci>>

<<Okay okayy>> si allonta col le braccia alzate in segno di resa.

Rimaniamo al tavolo io Ella e Jennifer che stiamo ancora ridendo per la precedente pagliacciata di Nick.
Si è dimostrato un ragazzo simpatico alla fine, non si faceva mai mancare qualche battuta, ad alcuni potrebbe sembrare il solito ragazzo che attacca bottone con tutte, ma conoscendolo, ti rendi conto che la sua è solo ironia e che vuole solo farsi volere bene.
Oserei dire che è l'anima del gruppo, è stata una piacevole sorpresa rispetto a come appare da fuori.

<<Comunque Jackson di solito non è così..>> rompe il silenzio Ella, non sapendo che in realtà quello era l'unico argomento che non volevo affrontare.

<<Oh si non abbiamo ancora avuto modo di parlare dell'altra sera..>> continua Jennifer con un tono quasi mortificato.

<<Io non so cosa gli sia preso credimi>>

<<Già, non smetti mai di conoscere qualcuno>> rispondo presa dai pensieri.

<<Di che parli?>>

<<Che intendi?>>

Domandano contemporaneamente.

<<Ma no niente, non parliamo di questo non mi va proprio>> cerco di tagliare corto un po' perché mi dispiace mentirle, un po' perché lui non è tra i miei argomenti preferiti.

<<Piuttosto ho una proposta molto interessante da farvi! Non so se avete sentito ma per via delle molte iscrizioni, quest'anno le stanze dei dormitori non saranno formate più da 2 ma da 3 ragazze ciascuna, dovremmo chiedere se Ella può unirsi a noi>> suggerisco.

<<Come ho fatto a non pensarci, proprio oggi lo hanno comunicato in classe, è un'ottima idea anzi direi di andare subito in segreteria prima che finiamo con avere in camera qualche smidollata come Cindy!>> concorda Jennifer.

<<Dai Jenny ancora la odi? È successo in seconda superiore ed okay, ti ha rubato il ragazzo, ma sei stata con Josh solo una settimana, non essere eccess->>

<<Zitta ed andiamo! Prima che mi fai cambiare idea, anzi sono sicura che si è iscritta a questo college per rovinarmi la vita!!>>

Ella si porta una mano in fronte ed annuisce mentre io mi faccio una risata per l'assurdità delle allusioni di Jennifer.
Senza ulteriori indugi, ci mettiamo all'opera e andiamo in segreteria dove fanno immediatamente il cambio.
Ci avvisano che in serata, avrebbero portato il suo letto che decidiamo di mettere nella stanza di Jennifer essendo un po' più grande, anche perché lei molte volte rimaneva a dormire da Aron.
Trascorriamo così l'intera giornata a fare sali e scendi dalle scale per portare le cose essenziali dalla camera di Ella alla nostra fino a quando, sfinite, non ci addormentiamo tutte sul divano qualcuno prima di qualcun'altra..
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Dentro agli specchi non solo il riflessoWhere stories live. Discover now