8 - Charlie

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I giorni seguenti sono stati tra quelli più belli della mia vita. Dopo scuola correvo a perdifiato fino fuori scuola dei miei fratelli, a volte mi facevo trovare accanto alla loro macchina prima che uscissero. Lo sapevo, mio fratello James è popolarissimo a scuola. Un sacco di ragazzi si fermano a parlargli e fargli i complimenti per qualcosa. Noto anche come alcune ragazze flirtano apertamente con lui ed Elijah, ma poi vedo Chloe soffiarle addosso come un gatto, ricevendo occhiatacce e rimproveri da Donald. Benjamin ride e Zack dice di non allontanare quelle carine. Alcuni pomeriggi li passo con i miei fratelli e i loro amici nella caffetteria fuori scuola, altri soli con i miei fratelli andando a quel locale a mangiare hamburger o alla pizzeria dove lavora James.

Ma oggi è un giovedì pomeriggio fantastico, perché mi hanno portato al centro commerciale, e Chloe e Zack sono venuti con noi. Chloe mi ha trascinato in una libreria e io ne sono rimasto incantato. Mi sono girato tutti i reparti fino a trovare quello che mi interessa. Rimango a bocca aperta quando trovo il secondo di una saga di cui il primo mi era piaciuto tantissimo, ma che il secondo volume non ero riuscito a trovarlo nella biblioteca della scuola. Chissà cosa succede in questo volume. Mi guardo attorno con circospezione e inizio a leggere la prima riga. Allontano ogni rumore di distrazione attorno a me e quando arrivo alla quinta pagina trasalisco al tocco di qualcuno alle mie spalle. È Elijah e sembra stanchissimo. - Charlie, mi sto scocciando da morire, andiamo via.

Vedo da lontano Zack che si sta trascinando via Chloe. - Siamo qui da un'eternità, Chlò, ora basta.

- Ma qui è dove appartiene la mia anima - sta urlando la ragazza, e qualche testa si gira alla scena.

- Mi stai mettendo in imbarazzo - Zack allunga il passo. Quest'oggi ha gli occhiali da sole poggiati in testa che gli tirano indietro i capelli. Qualche ciocca scura gli ricade però sulla fronte.

- Andiamo a mangiare - aggiunge mio fratello ignorando la scena, oppure abituato ad essa.

- O-ok - dico posando velocemente il libro dove l'ho preso.

Mi sto avviando quando mio fratello mi ferma. - Che fai? - domanda. - Non lo prendi? - scuoto velocemente la testa.

- Non lo vuoi? - mi richiede, e di nuovo scuoto la testa con più intensità, ma chissà come Elijah capisce sempre la verità nei miei gesti e lo prende in mano. - Ok, allora, te lo prendo io.

- N-no, Eli, davvero - questa volta però mi voglio impuntare. - N-non ne ho bisogno.

Mi si avvicina col libro in mano. - Perché?

Distolgo lo sguardo. - M-mi comprate sempre tutto - ogni giorno mi offrono sempre qualcosa. Anche se non me l'hanno chiesto apertamente e io non gliel'ho mai detto, sanno che vado in giro senza soldi. Mi imbarazza molto questa cosa, ma non è che possa dire a mamma di darmene qualcuno quando non ce ne sono mai abbastanza.

Elijah ride. - Offrire al nostro fratellino un frullato o un hamburger non è comprargli le cose, è comportarsi solo da fratelli.

- N-non voglio comunque c-che lo f-facciate sempre. N-non voglio essere u-un peso.

- Ma di che parli? - lo vedo riflettere per un attimo su qualcosa, si avvicina. - Allora facciamo che è un regalo - aggiunge - un mio regalo per te. - Non lo guardo ancora, ma sento forte la sua presenza. - Charlie - il suo tono cambia, è triste - non ho potuto fare il fratello maggiore per quattro lunghi anni, permettimi di rimediare.

Sento di nuovo quel calore nel petto espandersi, a volte mi lascia senza fiato, ma ogni volta che lo provo è una sensazione che mi fa venire voglia di piangere. Lo guardo e annuisco. Elijah mi sorride e fa altrettanto con qualcuno dietro di me. Mi volto nel momento esatto in cui James mi posa una mano sui capelli. - E per la cronaca - dice - non sei e non sarai mai un peso, quindi iniziamo a sradicare questi pensieri prima che mettano radici.

Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now