70 - Charlie

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- Sicuro di sentirtela, Charlie? - mi chiede di nuovo James. Siamo davanti al palazzo del mio vecchio appartamento. Arrivare qui in piena mattina è stato come risvegliare in me tantissimi ricordi che non avevo idea di aver seppellito così in profondità. Nonostante sappia di non star andando in quella che era la mia vecchia casa, il mio corpo non smette di tremare, ma cerco di nasconderlo a mio fratello.

Annuisco e James mi esamina. - Non fa nulla se non ce la fai, posso salire io e chiederle se può scendere lei.

- N-no - gli dico - c-ce la faccio - non voglio creare problemi a lui e alla signora Hughes. Inoltre, conoscendola, potrebbe non scendere e dire che non ha bisogno di salutarmi. Ma io ho bisogno di farlo. James mi tiene aperta la porta d'ingresso e io mi ritrovo nell'atrio delle scale. La puzza è la stessa, e anche questo mi risveglia ricordi nauseanti. James mi mette una mano sulla spalla e mi chiede se sto bene. Vorrei scuotere la testa e abbracciarlo, ma se lo facessi non riuscirei ad andare di sopra e mi affiderei troppo a lui. Devo farcela. Non sto andando nel mio appartamento, ma dalla signora Hughes. Guardo mio fratello salire le scale con me, sapere che c'è lui qui mi dà forza.

Elijah stamattina ha insistito perché venisse con noi, ma aveva troppo l'asma, e visto che è sabato e papà non lavora, è rimasto a casa con lui. Papà ci ha domandato dove stessimo andando, ma ho chiesto a James di mantenere il segreto. Sono sicuro che papà mi avrebbe fatto venire, ma forse sarebbe voluto venire anche lui, e io non penso di riuscire a fare tutto con anche la sua presenza. Gli voglio molto bene, ma questo è un capitolo con la mamma che devo chiudere da solo. A casa gli dirò cosa ho fatto e spero che non ne rimanga molto deluso.

Raggiungere il terzo piano mi costa fatica, a ogni passo mi manca l'aria, come se un peso insostenibile mi si aggravasse sulle spalle, ma è vedere la porta del mio appartamento a terrorizzarmi. Subito la mia mente mi riporta lì dentro, il mio corpo va in allerta e mi urla di fuggire lontano. Non varcare assolutamente quella porta. Indietreggio di un passo, ma manco uno scalino e sto per cadere. James mi prende in tempo e mi si piazza davanti. - Va tutto bene, Charlie, respira.

Continuo a fissare il mio appartamento spaventato da cosa ci sia dentro. - M-mamma...

- Non c'è - James mi fissa, non si muove - non è lì, Charlie, lo sai benissimo questo. Non c'è nessuno lì - sposto i miei occhi su di lui, cerco di calmarmi e mi concentro sulla faccia di mio fratello. È corrugata e il suo sguardo vacilla. - È spaventoso anche per me, lo sai? - Lo guardo confuso. - È qui dove ti abbiamo trovato io ed Elijah e abbiamo scoperto la verità. Detesto anche io questo posto.

- V-vuoi andare via? - chiedo.

- Dopo aver fatto quello che ci eravamo ripromessi di fare - si sposta verso la porta della signora Hughes - insieme.

Annuisco, prendo coraggio e non guardo più la porta del mio appartamento, anzi, di quella casa vuota. Non ho più motivo di pensarci, non ci entrerò più lì, mai più. Busso alla porta della signora Hughes e aspetto. Mi agito sul posto. Ci sono scatoloni pieni chiusi fuori la sua porta. Sta davvero andando via.

- Vi avevo detto nel pomeriggio! - sento la sua voce da dentro. - È mai possibile che devo sempre ripetere le cose... - apre la porta e si blocca dopo avermi visto.

Sorrido alla signora Hughes, sembra invecchiata leggermente, più stanca, ma è ancora energica come al solito e mi solleva vederlo. - B-buongiorno, signora Hughes. - Gli occhi le si inumidiscono e abbassa lo sguardo portandosi le mani in faccia. La signora Hughes sta piangendo. Vado nel panico e guardo mio fratello. - J-James.

- Va bene, Charlie - mi dice lui e anche i suoi occhi sono lucidi - è solo felice di vederti.

La signora Hughes si fa da parte e ci dice di entrare. La casa è piena di scatoloni, una foto è rivolta all'ingiù sul tavolo della cucina. La signora Hughes prende posto di fronte la foto, io accanto a lei. - Sei ingrassato, ragazzino.

Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now