60 - Charlie

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Appena suona la campanella mi precipito fuori e aspetto i miei fratelli vicino al marciapiede dove di solito accostano. Mi muovo sul posto agitato. Sono in un'ansia crescente e sono preoccupatissimo. Voglio vederli, voglio vederli tantissimo. Finalmente, dopo un tempo che mi sembra interminabile, vedo l'auto di James accostare ed Elijah esce per venirmi incontro. Corro verso di lui e lo stringo fortissimo.

Elijah sorride. - Ho un déjà vu, Charlie - gli rimango attaccato e lui mi tiene stretto. - È successo qualcosa a scuola?

Lo guardo, lui mi scosta i capelli dalla faccia e aspetta che risponda. - H-ho saputo u-una cosa - dico lasciandolo.

Salgo in auto e vedo James alla guida che controlla un messaggio. - Ehilà - mi saluta senza alzare gli occhi dal cellulare. Mi tolgo lo zaino dalle spalle e mi allungo per abbracciarlo da dietro. Continuo a pensare sempre alla stessa cosa. Il mio gesto sorprende un po' James, che posa il telefono e allunga un braccio all'indietro nei miei capelli. - Ehi - ripete calmo.

Elijah nel frattempo entra in auto e chiude lo sportello. Deglutisco. - C-Cooper è m-morto - dico tenendo stretto mio fratello.

James si blocca per un momento, poi lo sento sospirare. - Lo sai - dice spostando un po' lo sguardo su di me.

Lui era davvero tanto amico di James e spesso passavano del tempo insieme. Per James sapere della sua morte deve essere stato terribile. Ma a prevalere in me adesso è la mia parte egoista. Il pensiero che se avessi perso io i miei fratelli sarei distrutto. Per questo fino a quando non li ho visti sono stato in ansia. L'idea che potesse capitare loro qualcosa mi logorava. Volevo essere certo che stessero bene e fossero al sicuro. Voglio troppo bene ai miei fratelli perché capiti loro qualcosa di brutto. - N-non voglio c-che vi s-succeda nulla.

Elijah ride. - E questa da dove esce ora? Stiamo bene, Charlie.

- S-sarebbe t-terribile - mi viene da piangere solo a pensarci - s-sarei tristissimo.

- Non pensare a queste cose ora - mi dice James togliendo la mano dalla mia testa. Io mi stacco da lui, e lui si gira per vedermi meglio. - Ma se sei così preoccupato per un qualcosa di simile, puoi capire come Elijah e io ci sentiamo quando stai male tu. - Lo guardo confuso e James continua. - Quando stai male e siamo preoccupati per te ci sentiamo come ti senti tu ora. Ma non è una cosa brutta, significa che ci tieni così tanto a quella persona che vuoi che stia sempre bene.

Annuisco perché è quello che sento. Lo sguardo di James si addolcisce. - Allora sai cosa puoi fare per farci stare meno in ansia?

- S-stare bene?

- Sì - risponde - e dirci se qualcosa non dovesse andare, altrimenti ci preoccuperemo di più perché siamo fratelli e io ed Elijah sappiamo quando c'è qualcosa che non va, Charlie, lo sentiamo.

Ho fatto preoccupare i miei fratelli così tanto. Sono mortificato ma allo stesso tempo sento un calore dentro fortissimo che mi avvolge e mi rende felice. - O-ok - sorrido. James mette in moto l'auto ed Elijah mi chiede come è andata la mia giornata. - H-ho parlato c-con Alan - rispondo felice.

- Come è andata? - domanda cauto James.

- B-bene - rispondo un po' incerto. Dopo le lezioni Alan mi ha salutato e detto "a domani", e sembrava il solito Alan di cinque anni fa.

- Sono contento, fratellino - aggiunge Elijah - siete di nuovo amici allora?

Di nuovo amici io e Alan? Mi immagino io che vado a casa sua o lui che viene da me. Giochiamo e scherziamo come facevamo da piccoli. Sembra un sogno. - C-credo di sì.

James ed Elijah sembrano contenti di questa risposta e andiamo a casa.

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Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now