1. La mia vita

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Questa è la storia di una ragazza dal passato difficile che conquista il bad boy della sua scuola e...

Ma chi voglio prendere in giro? L'unica cosa che sono capace di conquistare è l'ultima patatina fritta nella vaschetta che ha comprato papà.

No, niente di simile. Non ho nulla di speciale per riuscire a rubare il cuore di Jason Forster, il ragazzo più bello, affascinante, sexy, spiritoso... E bastardo della Meldrum High, un liceo che si trova proprio al centro di Londra.

La mia famiglia? Normale, nessun passato complicato, un padre cuoco, sano e non alcolizzato, una madre impiegata, non depressa e in vita, due fratelli simpatici e protettivi, non violenti o drogati.

Ma sappiamo tutti che la normalità è noiosa, o forse no?

Mi sono scordata di presentarmi, io sono Azura Clayton, e il mio nome è l'unica cosa che mi piace di me stessa. Sono qui... Sono qui per raccontarvi i problemi di una persona normale, normale per modo di dire, sia chiaro.

«Porta il tuo fondoschiena in cucina signorina! Altrimenti niente colazione!» strillò mia madre.

Grazie mamma per essere così delicata. Hai solo interrotto il mio sogno erotico su Jason Forster.

Mentre mi trascinavo verso il bagno come uno zombie venni sbattuta contro il muro da una bestia preistorica, conosciuta con il nome di Ace Clayton, fratello distruttivo, iperattivo, dislessico ed irritante, che si fiondò in bagno chiudendosi la porta a chiave, non prima di gridare: «Prima i belli!»

«Non sto così male!» gli urlai dietro.

Mi diceva sempre che appena sveglia assomiglio vagamente al sedere di un procione appena uscito da una zuffa contro il castoro d'acqua dolce.

Insomma, un vero schianto.

«Iniziamo bene, eh?» chiese l'altro mio fratello circondandomi le spalle con fare comprensivo.

Arn Clayton è il gemello di Ace, fisicamente identici, capelli biondi, occhi grigi, alti e robusti, ma caratterialmente opposti.

Arn è decisamente più calmo, tranquillo, gentile, diligente e persuasivo.

Mi piacerebbe dire che lo preferisco ad Ace ma mentirei, entrambi i miei fratello sono adorabili.

La capacità di strapparmi sempre un sorriso di Ace mi era indispensabile come potevo far a meno della permalosità di Arn.

Come ogni mattina, la mamma ci buttava giù dal letto prima di andare al lavoro e facevamo a gara a chi otteneva per primo l'uso del bagno.

Ovviamente quello dei genitori in camera loro era severamente vietato a noi, quindi i cari Lauren e Irvin Clayton ci avevano lasciato a contendere l'altro.

Quando Ace uscì finalmente dal bagno gli saltai sulla schiena e gli spettinai i capelli per poi completare con la mia alitosi mattutina.

«Bleah! Zhur! Che schifo, lavati!» esclamò lui mentre tentava di scrollarmi di dosso.

«Colpa tua ricordi? Mi hai fregato il posto e questa è la punizione!» esclamai come una guerriera, o più probabilmente come una gallina starnazzante.

La mia voce non è dei migliori alla mattina.

«Da bravi bimbi cappricciosi. Smettetela» disse Arn staccandomi dal fratello prendendomi per le ascelle come una bambina.

Rispetto ai miei fratelli sono decisamente minuta, ma sono loro che sono troppo alti, io sono nella media.

Credo.

Insicura (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora