Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.

2- Unbreakable heart.

'Dirottato quando non stavi guardando, dietro le tue spalle le persone parlano usando parole che ti tagliano a pezzi.
Tu vuoi combattere, ma sta crescendo dentro di te, tenendoti su, tenendoti in ostaggio.
Sí, vale la pena lottare.
Loro cercheranno di prendere il tuo orgoglio, proveranno a prendere la tua anima, cercheranno di prendere il controllo, ti guarderanno negli occhi riempiendoti di bugie.
Credimi, lo faranno.
Cosí quando ti sentirai di impazzire e le cose cadranno a pezzi, ascolta la tua testa, ricorda chi sei.
Tu sei solo, tu sei il cuore indistruttibile, tu vuoi combattere.
Sei fuori all'aperto, sotto attacco ma il tuo spirito non è rotto, tu sai che vale la pena lottare.
Non guardarli negli occhi, credimi, ci proveranno solo per riempirti di bugie.'

Unbreakable Heart - Three Days Grace.

Le lunghe tavole della sala grande erano bandite di ogni prelibatezza esistesse nel mondo magico. Le quattro case chiacchieravano per conto loro tra un boccone e l'altro, tutti tranne Hermione che giocava distrattamente con la forchetta nel piatto. La sua mente era ben lontana dalla situazione, continuava a ripensare a quello strano sogno fatto poche ore prima di cui ricordava solo il colore degli occhi di quella strana creatura, quel grigio denso che aveva visto solo in un sola persona nella vita. Alzò gli occhi sul diretto interessato e rubò qualche istante per fermarsi ad osservarlo; Malfoy se ne stava dall'altra parte della sala con aria annoiata, forse assente. Il viso abbandonato sul palmo della mano e gli occhi puntati da qualche parte indefinita della stanza. Potè osservare i capelli biondi, privi della solita gelatina che negli anni precedenti aveva occupato quei fili dorati, ricadere scompigliati sulla fronte e le labbra corrucciate in una delle sue solite smorfie.

Hermione si morse le labbra nervosamente e prese a torturarle con ardente voglia di provare odio verso quel ragazzo dagli occhi apparentemente di vetro, dopo quel piccolo frangente non riusciva piú a provarne. Frangente che mai avrebbe raccontato ad Harry, Ron o a Ginny. No, nemmeno lei l'avrebbe compresa e forse le avrebbe urlato contro di aver perso la sua intelligenza. I suoi pensieri silenziosi vennero interrotti da una ragazzina del primo anno che le si avvicinò a passo lento. La grifondoro ricambiò distrattamente con un cenno e rimase quasi incantata dal sorriso felice della studentessa; contenta che quella catastrofe non era riuscita a togliere il sorriso e le speranze ai giovani maghi.

«Hermione! Questo te lo manda la preside McGranitt.» la indicò con un braccio oltre la lunga tavole dove risiedevano i professori.

«Grazie mille, Esther!» prese la pergamena dalle sue mani e la vide scappare emozionata.

Al contrario di Harry e Ron, Hermione non amava la 'fama' che aveva aquisito dopo la guerra. Adorava la tranquillità e la sua adorata privacy e preferiva leggere un libro in santa pace, magari sull'erba fresca nei pressi del lago nero, anzichè quell'odioso giornale gestito dalla, altrettanto odiosa, Rita Steeker. Scosse il capo al pensiero e si affrettò a sciogliere il nastro rosso.