9- Was it a dream?

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' Le tue difese erano alte, le tue mura costruite in profondità.
Sì, sono un egoista bastardo, ma almeno non sono il solo.
Le mie intenzioni non sono mai cambiate, quello che volevo é sempre lo stesso e so quello che dovrei fare.
É ora di gettarsi nel fuoco.
Era un sogno?
Una foto di noi é una cosa talmente evidente che bisogna provarlo.
Ho cancellato il tuo riflesso come mille ieri bruciati.
Credimi, quando ti dico addio é per il nostro bene.
Era un sogno?

Was it a dream? - Thirty Seconds To Mars.

Le lunghe tende coprivano la luce e trasformavano l'intera stanza in una prigione buia e tetra, o così appariva alla figura minuta e piccola che se ne stava accovacciata ai piedi del letto, nel terrore più totale

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Le lunghe tende coprivano la luce e trasformavano l'intera stanza in una prigione buia e tetra, o così appariva alla figura minuta e piccola che se ne stava accovacciata ai piedi del letto, nel terrore più totale. I capelli di un dorato splendente risaltavano nell'oscurità e coprivano di poco gli occhi azzurri, ricchi di un'innocenza che lentamente e con forza stava scivolando via. Sapeva che da lì a pochi minuti avrebbe provato dolore, sentiva il freddo penetrargli la pelle, fino alle ossa e succedeva solo quando giungeva quel momento.
Tremava di paura, avrebbe tanto voluto rendere fiero suo padre e ce l'avrebbe quasi fatta se con un sorriso non avesse regalato il suo cappellino pregiato ad una bambina dai lunghi capelli scuri e gli occhi verdi.

Quell'uomo l'aveva spinto via con una tale forza da sollevarlo dal pavimento, quell'uomo che non somigliava più al suo papà che tanto prendeva come esempio, si era trasformato in un mostro. Con rabbia gli aveva gridato che quella bambina non avrebbe dovuto toccarla, che lo avrebbe infangato con il suo sangue sporco. Draco non ne capiva molto di sangue, e non riusciva a capire quale differenza potesse esserci tra il suo e quello dell'altra. Sangue marcio; maghi con discendenze babbane, traditori del sangue, così li aveva definiti.

La porta della stanza si aprì insieme ad un piccolo spiraglio di luce, che arrivò sino al piede del piccolo Draco. Insieme a quella porta sembrava essersi aperto il sipario di un'opera oscura, un'opera che avrebbe portato urla e dolore al bimbo dai capelli chiari. Quest'ultimo alzò il capo dalle ginocchia e guardò il proprio padre dal basso; i lunghi capelli, gemelli dei suoi, ricadevano lungo le spalle in un'acconciatura regale. Gli occhi spietati di chi non avrebbe avuto pietà nemmeno per il proprio figlio, la figura imponente e la mano destra stretta intorno ad un oggetto che indentificò come una cintura.

«P... Padre, io... » non riuscì a completare la frase che un dolore atroce gli si insinuò lungo guancia, la pelle di porcellana venne rigata da un rivolo di sangue puro, rosso come il rubino che la sua mamma portava al collo.

«Non ti ho dato il permesso di parlare.» si calò davanti al viso del bambino. «Tu capisci perché lo faccio, vero piccolo? Tu sei un Malfoy! Un sangue puro e non devi mischiarti a quella feccia!»

Una lacrima trasparente si fuse con il sangue e fu l'unica che scese dagli occhi di Draco, che osservando suo padre capì che scusarsi era inutile. Implorargli di smettere non gli avrebbe fatto alcun effetto, chiedere pietà ai suoi occhi folli sarebbe stato come spiegare ad un troll l'intera materia di pozioni; inutile.
Strinse i denti mentre un altro colpo si assestó contro il suo collo. Si sforzò di non ribellarsi al tocco dell'uomo quando gli gettò la testa all'indietro e gli colpì il petto.

Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora