18- What I believe.

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'Il mondo intorno a me é perso nella miseria.
L'unica cosa buona che ho nella mia vita sei tu.
Nessun significato, nessun'altra ragione.
Giocando, ogni cosa sembra divertente, se fatta con te.
Così follemente, disperatamente profondo, é migliore la mia vita con te.
Posso avere questo momento per sempre?
Portami ad iniziare, tu sei ciò in cui credo.
Io vivrò e morirò per te.
È tutto ciò di cui ho bisogno.
Quando nulla è realte tu sei la mia verità.
Nell'oscurità tu risplendi.
Puoi proteggermi stanotte?
Quando cado in ginocchio tu sei ciò in cui credo.
Quando iniziammo cuori incolumi, non ho mai avuto bisogno di qualcuno o qualcosa.
Ma ero in pezzi e tu mi hai completato di nuovo.
Sei l'unica in cui abbia creduto, più di quanto credessi in me stesso.
Io vivrò per te completamente.
Posso avere questo momento per sempre?
Credo nel tuo amore, credo nella tua vita.
Credo che tu possa rimettermi insieme all'interno.
Posso mandare via le mie paure ogni volta che dico il tuo nome.
Prendimi, tu sei ciò in cui credo.'

What I Believe - Skillet.


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Il soffitto era un soggetto da osservare particolarmente interessante. La parete era tutta colorata di scarlatto, anche se in realtà, lui ci aveva sempre visto solo del semplice rosso. Fu Hermione con il suo solito sbuffo stizzito a metterlo al corrente di quella nuova tonalità, nel lontano primo anno ad Hogwarts.
Oh, ora Harry Potter tramite quelle iridi uguali a quelle della madre, aveva visto ogni rosso esistente; quello del sangue versato a causa sua da persone innocenti, quello degli occhi di Voldemort che aveva guardato senza paura prima di lanciarsi da un precipizio con lui ed infine quello dei capelli della sua Ginny.

Sua, un aggettivo che ormai non poteva più usare accanto a quel nome. Non poteva più considerare la ragazza, che ancora amava, sua.
L'immagine di lei al fianco di Blaise lo stava torturando già da qualche ora, non aveva chiuso occhio e per tanto le sue iridi chiarissime erano spente e senza quella solita luce di ottimismo. Sapeva di averla persa per sempre ed una strana paura lo pervase; quella di non riuscire mai ad essere felice.

«Ron!» lo chiamó a voce bassa. «Ron, sei sveglio?» finì con picchiettare le dita sulla spalla dell'amico.

Il diretto interessato se ne stava a pancia in giù, con le coperte strette tra le mani e gli occhi lucidi. I capelli rossicci gli ricadevano lungo la fronte, dandogli un'espressione buffa visto quanto fossero spettinati. Il sonno proprio non voleva rapirlo, continuava a pensare a quella patetica scenetta di qualche ora prima; le mani di Draco Malfoy stretta tra quelle di Hermione.
Un fermo immagine difficile da dimenticare, persino per uno come lui. La gente lo considerava stupido e lui lasciava che ci credessero sul serio, ma anche il più stupido nell'intero mondo magico avrebbe capito che tra quei due l'odio degli anni prima era sparito completamente, lasciando spazio a... Che cosa? Ron Weasley non lo sapeva.

Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora