Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.

21- Fire and fury.

'Ogni mattone ed ogni pietra del mondo che abbiamo fatto, si sgretolerà se io non potessi sentirti qui con me.
Nel sonno chiamo il tuo nome, ma quando mi sveglio ho bisogno di toccare il tuo volto, perché io ho bisogno di sentirti qui con me.
Tu puoi fermare il dolore perché sei la persona di cui ho bisogno.
Io brucerò, io brucerò per te con il fuoco e la furia.
Il mio cuore soffre, soffre per te.
Il tuo amore brucia dentro me con fuoco e furia.
Se io congelo, tu sei la fiamma.
Tu sciogli il mio cuore, sono lavato nella tua pioggia.
So che tu avrai sempre il meglio di me, il destino mi controlla.
Immagino di non aver mai conosciuto l'amore, come l'amore conosce me.
Perché io ho bisogno di sentirti accanto a me.
Lascia che tutto cada in polvere, niente può spezzare la nostra unione.
Il tuo amore brucia nel mio cuore come fuoco e furia.'

Fire and fury - Skillet.

Hermione sorrise guardandosi intorno, tutto quello non sembrava affatto reale. Era immersa nel verde della natura, tutto racchiuso nella serra della scuola, quella che spesso avevano usato per le lezioni di erbologia. Aveva sempre amato prendersi cura della natura, da piccola adorava spiegare il significato di ogni fiore alla mamma, dando anche delle lezioni al padre ogni qual volta portava le rose alla sua adorata moglie. Aveva sempre amato gli uomini che regalavano le rose, quelle giuste. Il fatto che fosse stato proprio Draco Malfoy a portarla in quel posto per cercare, almeno in parte, di ridarle il sorriso, la diceva lunga. 

Furtivamente lanciava al ragazzo in questione, che se ne stava all'entrata del posto con lo sguardo fisso su di lei e la speranza di riuscire a ridarle il giusto umore, occhiate e piccoli sorrisi. Draco non sapeva che cosa fosse successo, di solito aveva visto la grifondoro sempre con un bel sorriso sulle labbra, nemmeno i suoi mille insulti erano riusciti a destabilizzarla. Lei gli aveva sempre tenuto testa e quel piccolo dettaglio non era mai passato in osservato al biondo, che adorava infastidirla per avere il loro battibecco della giornata. Il serpeverde aggrottò le sopracciglia per qualche istante, non aveva mai pensato che probabilmente il suo volerla punzecchiare continuamente per una ragione a lui sconosciuta, potesse stare a significare di voler ricevere la sua attenzione in tutti i modi possibili. Quella sua piccola distrazione gli costó caro e quando rivolse di nuovo la sua attenzione sulla ragazza, lei sembrava essersi volatilizzata nel nulla.

«Granger?» la richiamò e si staccò dalla parete per avanzare di qualche passo nella stanza.

Nessuna risposta arrivò a lui, ma poté udire una piccola risatina risuonare nel silenzio di quella quiete tanto paradisiaca. Alzò gli occhi al cielo, ma non poté trattenere un piccolo sorriso che invase il suo volto, era impossibile non sorridere con lei. 

«E va bene, ti piace giocare a nascondino?» avanzò ancora, guardandosi intorno con aria divertita.

Non aveva mai fatto quelle cose in vita sua, nemmeno da piccolo. I suoi giochi erano stati sostuiti da lezioni infinite di buone maniere e tutto ciò che lo avrebbe aiutato a diventare uno dei rampolli purosangue più in vista di tutto il mondo magico, poteva dire di considerarsi un uomo d'altri tempi persino, ma giocare in quel modo, sorridere in modo infantile... Era tutto così nuovo.