6- My demons.

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'Pensano che io sia pazzo, ma non conoscono questa sensazione.
Sono tutti intorno a me, volteggiando come avvoltoi.
Vogliono distruggermi e lavar via tutti i mie colori.
Non riesco a fermare questa malattia che prende il sopravvento.
Mi controlla e mi trascina verso il nulla.
Ho bisogno del tuo aiuto, non posso combatterla all'infinito.
So che stai guardando, ti percepisco in lontananza.
Portami oltre quei muri, laggiù!
Non mi lasciar andare.
Ho bisogno di un salvatore che annienti il mio dolore, quando divento il mio peggior nemico.
Fammi volare in alto e canterò, tu riesci a rendere tutto okay.
Io e te siamo la stessa cosa.
Oh, riesci a portar via tutto il dolore...'

My Demons- Starset.


Il buio più totale regnava nella stanza più tetra e isolata del dormitorio serpeverde. L'aria gelida sarebbe stata capace di far rabbrividire chiunque ma non lui, che negli anni aveva tremato solo di paura, una sensazione che si sarebbe portato sulla pelle per sempre. Draco Malfoy se ne stava steso sul suo letto, con una mano piegata dietro la nuca e l'altra abbandonata sulla stoffa di raso verde mentre tra le dita stringeva, quasi a nasconderla, una vecchia chiave che pareva bruciargli la pelle ad ogni stretta, o forse era la sua paranoia che in quell'ultimo periodo stava aumentando a dismisura; gli sguardi insistenti di ogni studente erano riflessi nelle proprie iridi, li vedeva uno ad uno incedere come se stessero guardando il più pericoloso dei maghi e a niente starebbe servito, secondo il suo parere, quello stupido tentativo di Hermione Granger. Come avrebbe fatto a cambiare il giudizio delle persone? Non poteva, e nemmeno poteva scacciare i demoni che riempivano il cuore della serpe avvelenata dal suo stesso veleno. Nel buio e nel silenzio, se chiudeva gli occhi, poteva udire ancora le urla distinte delle persone, le stesse torturate sotto lo sguardo soddisfatto di un folle, di una risata malsana e senza pietà che lui stesso ancora sognava la notte.
Impotente. Inutile. Un fallimento. Hermione poteva cambiare anche quello? Ne dubitava fortemente.

«Dannazione!» imprecò frustrato. Mille erano le domande che aleggiavano nella sua mente, zero erano le risposte.

A complicare le cose c'era anche quel piccolo aggeggio sconosciuto, con fili luminosi che sembravano ricordi, esso aveva causato non pochi problemi al principe delle serpi. Era stato chiuso in camera sua per l'intera estate, immerso in una quantità indefinita di libri per cercare di scoprire che cosa fosse, ma a niente era servito tutto quello;
l'oggetto sconosciuto rimaneva per lui tale. Un leggero ticchettio attirò la sua attenzione, non che non avesse sentito il fracasso avvenuto al di fuori della sua stanza, era sicuro di chi fosse a disturbarlo ed aveva tutte le intenzioni di ignorare la persona al di là di quella porta scura.

«Draco? So che sei sveglio e che vuoi ignorarmi.» la voce squillante di Blaise mandò in fumo il suo piano. «Apri questa porta, il tuo migliore amico ha bisogno del tuo fedele aiuto!» continuò civettuolo e il ragazzo sbuffando scese dal letto per aprirgli la porta, ma senza spostarsi per farlo entrare. Non voleva farsi trascinare in una delle sue bravate, non ne aveva proprio voglia quella sera, nonostante fosse consapevole che quelle stesse bravate, un tempo, erano state comandate da lui.

«Che diamine vuoi, Blaise?» gli puntò le proprie iridi insanguinate e stanche addosso.

«Wow, amico! Dovresti provare a dormire ogni tanto. Non è difficile, sai? Basta poggiare questa tua testolina platinata sul cuscino e chiudere quelli che tu chiami occhi, ma che io chiamo incubi tutte le notti!» mostrò i denti bianchissimi ma sfortunatamente per lui la pazienza del serpeverde stava già saltando, mettendo in mostra le venature degli occhi ancor di più. Prese un lungo respiro per calmarsi, anche se il sorrisetto di Zabini non aiutava il suo autocontrollo, se davvero ne possedeva uno.

Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora