38- Same old war.

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'Ho combattuto la stessa vecchia guerra contro una malattia senza cura.
Ho dovuto sopportare per tanto tempo, ho chiesto desideri a una stella come se il mio universo si rompesse, mi sento così lontano dal cielo mentre i miei sogni volano via. Loro dicono che è una battaglia che non può essere vinta, ci servono le nostre ginocchia, ci servono le nostre pistole.
Dovrei correre via e cambiare il mio nome o dovrei rimanere in battaglia attraverso la notte e non chiudere mai i miei occhi? No, non chiuderò mai i miei occhi.
Sono andato troppo a fondo per tornare indietro ora, per ritornare una faccia nella folla.
Sono stato su questa strada per così tanto tempo, convinto che non ci sia via d'uscita.
Il mio mondo sta andando sottosopra, il mio senso dell'orientamento se n'è andato, loro dicono che è una battaglia che non può essere vinta, ma sii forte, continua a muoverti.
Non lasciare che l'oscurità ci accerchi, vai avanti, saremo noi a tirare le stelle in basso.
Non chiuderò mai i miei occhi.'

Same Old War - Our Last Night.

La tana dei Weasley quella sera sembrava il luogo piú tranquillo del mondo magico

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La tana dei Weasley quella sera sembrava il luogo piú tranquillo del mondo magico. Dalla finestra si poteva osservare la distesa di terreni infiniti ed il cielo scurissimo, quello che Daphne stava osservando già da un po'. Gli occhi verdissimi erano preoccupati e ricchi d'ansia, i suoi pensieri erano rivolti ai due migliori amici, alle due ragazze che si trovavano con loro e per qualche strano motivo, anche al ragazzo occhialuto che aveva dimostrato tanta premura nei suoi confronti.

Sorrise a quel pensiero, prendersi una stupida cotta per il tanto conosciuto Harry Potter non era programmato, ma c'era qualcosa in quel ragazzo che la costringeva a non smettere di pensare a lui. Sapeva quanto fosse tormentato dai suoi demoni, distruggere il signore oscuro e diventare il salvatore del mondo magico aveva avuto anche dei danni collaterali. Ne aveva passate cosí tante con Draco che non riusciva nemmeno ad immaginare l'oscurità degli incubi di Harry. Eppure c'era sempre un sorriso sul suo volto chiaro, le si era avvicinato in punta di piedi ed aveva fatto breccia nel suo cuore con quella sua tanto conosciuta bontà e gli occhiali perennemente rotti.

Ringraziò Salazar serpeverde ancora una volta per averle fatto trovare quegli occhiali tanto riconoscibili nel corridoio ad ovest, da studentessa educata li aveva raccolti, aggiustati e puliti. Li aveva riposti nella tasca della sua divisa, ripromettendosi di restituirli al padrone non appena lo avesse incontrato, ma quello che era avvenuto pochi istanti dopo fu un vero e proprio scontro; Harry le era rovinosamente caduto addosso e l'aveva costretta a perdere l'equilibrio in modo goffo e per niente da lei.
Avrebbe sbraitato contro il carnefice di quella distrazione se non si fosse ritrovata persa negli occhi grandi e chiari di Harry Potter. Si era scusato cosí tante volte che a pensarci ancora le veniva da ridere.

I suoi pensieri vennero interrotti dal ticchettio che arrivò dalla porta. Daphne sobbalzò sorpresa, doveva abituarsi a tutte quelle carinerie e le tante attenzioni che le davano in quel posto, mai sarebbe stata trattata in quel modo a casa sua. Ripensare a quel luogo tanto tetro le mise i brividi, i suoi genitori non conoscevano ancora il suo stato e le tremarono le gambe ad immaginare lo sguardo ripugnante che le avrebbe rivolto suo padre, Merlino solo sapeva che cosa avrebbe potuto fare in preda alla rabbia.

Change My Life. |DRAMIONE| COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora