46 - Wenham Lake (I)

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Alex fu il primo ad avvicinarsi alla struttura incastonata nella roccia. I suoi passi risuonarono decisi sulla pietra calcarea, mentre io continuavo a essere troppo stordita per seguirlo.

Non riuscivo a capire come avessimo fatto. Una sola occhiata era bastata, ed entrambi avevamo scalato quella roccia perfettamente consapevoli della strada da percorrere. Ci eravamo mossi in una assoluta sincronia di gesti, come se fosse già successo. Ma non poteva essere, perché io non ero mai stata a Danvers, e io e Alex non ci eravamo mai incontrati prima.

Eppure, era davvero così? Iniziavo a dubitare di ogni cosa.

Guardai ancora la costruzione davanti ai miei occhi quasi in trance, come se quella scena non mi appartenesse.

«Come abbiamo fatto?» sussurrai in un respiro spezzato dall'agitazione e dallo sforzo fisico. Non sapevo neppure io con chi stessi parlando. Forse con Alex, forse semplicemente con me stessa.

Lo scricchiolio dei rami secchi mi riscosse dal mio sogno ad occhi aperti. Alex era ormai arrivato all'ingresso della baracca, dove foglie ingiallite erano sparse in una cornice di colori autunnali. La leggera brezza che arrivava dal lago, le muoveva in uno spettacolo talmente bello e delicato da essere a tratti inquietante. O forse era solo la mia ansia che parlava.

«Sembra vuota» mormorò dopo qualche secondo, osservando attentamente l'unica piccola finestra a noi visibile. Non vi era alcuna punta d'esitazione nella sua voce. Probabilmente la volontà di cercare risposte, superava il timore per ciò che stavamo affrontando. Ma poi, chi sapeva davvero cosa stava succedendo? Perché il mio cervello sembrava completamente impossibilitato a processare quelle informazioni o a formulare ipotesi concrete. 

Feci un profondo respiro, iniziando già a pentirmi delle mie stesse parole, ancora prima di averle pronunciate. «Credo che dovremmo dare un'occhiata all'interno, allora.» Più che ad Alex, stavo rivolgendo quell'invito a me stessa, per infondermi coraggio. Volevi delle risposte, Cassie? E ora forse puoi averle.

James dice sempre che c'è una linea sottile tra coraggio ed egoismo, e in quel momento, mi chiesi se ci fosse davvero una punta di egoismo, nel modo in cui entrambi ci spingevamo ad andare avanti, pur di trovare le risposte che stavamo cercando.

Lui annuì e rigirò tra le mani un lucchetto argentato che bloccava la porta principale. Sembrava più leggero rispetto a quello del capanno di Robin Hill Road, e Alex dovette pensarla allo stesso modo perché, con estrema naturalezza, estrasse dalla tasca posteriore un piccolo coltellino rosso e lo fece saltare senza il minimo sforzo.

I nostri occhi si incrociarono per un attimo, ma ormai avevo smesso di chiedermi come facesse a conoscere tutte quelle cose. Dovevo prendere quella situazione per quello che era: assurda, a tratti irreale e vagamente inquietante. Mi rilassai un poco, confortata dalla mia pessima ironia che non mi abbandonava mai.

«Christian bloccava sempre le ruote della mia bici» spiegò, come a volersi discolpare. Mi stava informando che non era una capacità derivante dai suoi vuoti di memoria e per un attimo mi fece tenerezza quel suo volersi giustificare a tutti i costi.

In ogni caso, non replicai. Avevo lo stomaco troppo attorcigliato per formulare qualsiasi tipo di suono. Sentivo che, non appena avessi aperto bocca, non sarei stata in grado di articolare alcuna risposta. Ed era meglio non fargli vedere la confusione che c'era nella mia testa, altrimenti avrebbe iniziato con i suoi soliti comportamenti iperprotettivi. Gli rivolsi quindi un piccolo sorriso, lasciando che mi precedesse nell'aprire la porta del capanno. 

La sua espressione era neutra, e i suoi movimenti dettati solamente dalla praticità e dalla concentrazione. Si mosse con circospezione, controllando potenziali minacce nascoste all'interno dell'esile struttura e io mi chiesi se stesse fingendo una calma apparente, o se fosse proprio così. Se avesse subito una sorta di lavaggio del cervello, per non essere vittima delle paure che invece stavano attanagliando me.

IGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora