Alex

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La bambina dai capelli rossi mi sta fissando di nuovo.

È seduta sull'altalena da un po', e credo che voglia fare amicizia, ma la mamma mi ha detto che non posso parlarle. E quindi non dovrei farlo... anche se so che tanto non ubbidisco mai.

La guardo ancora. Ha dei bei capelli che sembrano una nuvola. Una nuvola colorata come il tramonto.

Torno a guardare il mio pallone. Da grande sarò un giocatore di football come Joe Montana e papà sarà fiero di me.

Mamma dice che non devo per forza diventare qualcuno di importante per far felice papà, ma io lo vedo che guarda solo Christian.

«Neppure tu mi puoi parlare?» La bambina dai capelli rossi ha una vocina sottile che quasi non riesco a sentire.

Si avvicina guardando le sue scarpe gialle e indica la mia mamma e un'altra signora con i capelli rossi. Anche lei sembra una nuvola.

«Mi hanno detto che non potevo venire qui, ma mi annoio.» Gonfia le guance, sporgendo in fuori il labbro. È buffa e continua a osservarmi.

Allora inizio a fissarla anche io e socchiudo un po' gli occhi perché voglio vincere la gara di sguardi. Con Christian vinco sempre e poi mi picchia. Anche se fa male, so che lo fa perché sono più bravo di lui. Ieri siamo finiti in punizione perché abbiamo rotto il quadro di mamma. Una settimana senza gelato mi sembra eccessiva però... non l'abbiamo neanche fatto apposta.

«Non mi guardare così» si lamenta lei, prima di accucciarsi a controllare le margherite.

Alzo le spalle, ma smetto di fissarla. So di aver vinto di nuovo. Sono bravo in questo, la mamma dice sempre che sono il miglior bugiardo di casa e che quando spariscono le caramelle sa già chi è stato. Però mantiene il segreto con Tata Susy, e Christian si prende sempre la colpa. Mi dispiace per lui, ma mi piace vincere.

Anche alla mamma dispiace, ma non dice mai niente. Io e lei nascondiamo sempre un mucchio di segreti. Dice sempre che papà non capirebbe. E io lo so che ha ragione, perché papà non capisce mai nulla.

La bambina strana dondola un po' sulle gambe. Sembra talmente piccola che se soffiassi se ne andrebbe via. Lo tengo a mente, ma per ora mi sta simpatica.

«Sei mai stato in aeroplano?» mi chiede senza guardarmi. Sembra agitata come la mamma quando parte per i suoi viaggi. Forse è una cosa da femmine, non lo so.

«Certo, già tre volte.» Le mostro il numero con le dita. Un po' di tempo fa siamo andati a sciare dai nonni in Colorado ed è nata Alison. Tutti piangevano e io Christian non capivamo il perché. Poi ha iniziato a piangere anche lei e si sono messi a ridere tutti. A piangere e a ridere insieme. Non so, non li capisco a volte.

«E... fa paura?» continua.

Non mi ricordo più di cosa stiamo parlando ma lei sbuffa di nuovo e me lo ripete. «Fa paura volare?» Ora sembra un po' arrabbiata e mi guarda con gli occhi fissi fissi. Sono strani però. Prima erano verdi e ora sono grigi. Mi piacevano di più prima.

Scuoto la testa. «È bellissimo. Tutti i palazzi grandissimi diventano piccoli piccoli e vedi solo tante luci. È meglio delle montagne russe.»

Ora si sta morsicando il dito. Non sembra contenta della mia spiegazione, ma a me sembrava bella. Fa una smorfia e torna a guardare i fiori. Forse non è mai stata sulle montagne russe. Non credo che a Danvers ci siano.

«Non mi piacerà allora.» Non mi guarda e sta parlando ancora più piano di prima, e io mi devo avvicinare per sentirla. Penso che abbia paura, ma non credo che sarebbe contenta, se lo dicessi ad alta voce.

Sorrido per farle vedere che va tutto bene. «Certo che ti piacerà!»

Non risponde e si sdraia sull'erba. Sembra una macchia rossa in un prato verde e bianco. Il sole è talmente forte che le fa lacrimare gli occhi e allora si nasconde il viso con le mani. Quando lo fa, noto che sono tutte piene di disegni di stelle e di piccoli triangoli fatti con i pennarelli. Mi fa ridere perché è tutta pasticciata, ma così mi viene anche in mente un'idea.

«Se hai paura di volare, sai cosa devi fare?» Mi avvicino per essere sicuro che mi senta. Mi sembra un po' tra le nuvole.

Scuote la testa.

Mi abbasso per prenderle la mano. È minuscola in confronto alla mia e mi aspettavo che si lamentasse... invece non dice niente. «Fai come ho appena fatto io, e la stringi forte forte.»

Guarda un po' le nostre mani unite, ma sembra incerta. È davvero difficile da convincere e vorrei sbuffare ma non lo faccio. La mamma dice che non è educato. Anche se la bambina strana l'ha fatto prima.

«Vieni anche tu in Europa con noi?» mi chiede sbattendo le palpebre.

Io scuoto la testa e lei continua a darmi la mano.

«Perché no?»

«Mamma dice che noi dobbiamo stare qui» le spiego pazientemente.

Ora sembra triste e non so perché, ma divento triste anche io. Però poi mi viene in mente il patto che Christian ha fatto con il suo amico Louis quando vivevamo nella casa vecchia.

Sollevo le nostre mani unite e le spezzo con un gesto teatrale, poi strappo dell'erba e la butto su di noi.

Lei ride e tutte le macchie marroni sulle sue guance si spostano verso l'alto.  «Cosa stai facendo?» Non le piace non sapere le cose. Vuole che le si spieghi tutto, passo dopo passo. Christian dice che le bambine così sono fastidiose, ma lei mi piace.

«Ho fatto una specie di magia» le spiego veloce. Tanto lo so, che mi farà altre domande.

Si tira su di colpo, ma poi si blocca. Sta solo fingendo di non essere interessata, così attendo. «E a cosa serve?» dice alla fine. I suoi occhi sono tornati verdi e ora io vorrei saper fare più magie.

Mi siedo accanto a lei a guardare le margherite.

«Serve a farci rincontrare.»

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Lo so, avevo detto che non avrei fatto altri spazi autrice, but guess what? Sono una cavolo di logorroica 🤣

Solo una spiegazione velocissima giuro: quando Alex dice a Jenna che si sono già incontrati è a questa scena che sta pensando. Si è ricordato di aver già visto Cassie quando erano piccoli anche se entrambi avevano rimosso questo incontro (d'altronde quante cose inutili non ricordiamo più, di quando eravamo bimbi?)

Ora l'unico dubbio è: chi sarà l'altra donna dai capelli rossi? Jenna o la madre di Cassie? 🤔

Vi lascio con questo dubbio ❣️ buon fine settimana

IGNIWhere stories live. Discover now