35. Brother & sister

17 4 0
                                    

Lo sguardo amorevole di David nei confronti di Rosa, com'era prevedibile, scomparve dopo pochi giorni. Il suo sorriso tornò a essere un ghigno, il suo sguardo di sopportazione e fuggevole prese il sopravvento. Si incrociavano nei corridoi durante l'intervallo, fumavano una sigaretta insieme, ma lui sembrava prediligere la vicinanza dei suoi compagni di classe, soprattutto quella di una bellissima brasiliana: Estela. Una volta gliela presentò, mantenendo l'atteggiamento distaccato che assumeva a scuola, in quell'occasione un minimo - ma proprio un minimo - affettuoso.

«Così il biondino è tuo fratello?» domandò Marius un giorno.

«Non ho fratelli ma solo una sorella dall'altra parte del mondo, ed è tutt'altro che bionda» rispose lei, ignara di ciò che stava per sentirsi dire.

«Il ragazzo con cui vieni a scuola, quel David, dice in giro che siete fratelli.»

Rosa appoggiò la penna sul suo diario, che proprio quel giorno aveva portato a scuola per aggiornarlo. Gli rivolse uno sguardo attonito.

«Chi... scusa, quando te l'ha detto?» balbettò.

«Chiedi a chiunque: "where is my brother?", non incontrerai un solo sguardo stupito. Tranne il mio, che conosco la verità.»

«Ma perché, dico io, perché?»

Si mise una mano sulle labbra per trattenere i peggiori improperi in lingua italiana che conoscesse. Sua sorella! Si era spinto a spacciarla per sua sorella! Che cosa ignobile. Iniziava davvero a essere stufa di David, che sembrava attratto dall'intero universo femminile tranne che da lei. Che tutto sommato non aveva nulla da invidiare a Estela, tantomeno a Giselle. O a qualche fottuta collega del ristorante. Era così furiosa che quel mattino accettò l'invito di Marius a pranzare insieme.

A fine lezione, David la vide andare via con Marius. Le corse dietro, afferrandola per un braccio.

«Dove vai?» chiese sforzandosi di apparire calmo agli occhi degli studenti.

«A pranzo con un amico, fratellino.»

Gli diede un buffetto sulla guancia, sorrise, ma nei suoi occhi scintillava l'odio più bieco.

David sbiancò.

«A pranzo... con chi?»

«Con un mio amico, hai sentito bene» continuò implacabile. «Ci vediamo stanotte. Non dire alla mamma che sono uscita con un uomo, mi raccomando.»

Il suo sguardo si fece più perfido di quello di David.

Marius la aspettò calmo accanto alla sua Buick e appena Rosa concluse la sua sceneggiata, le aprì la portiera e accese il motore.

«Non è mio fratello, sai?»

«Lo so» disse lui. «I fratelli non fanno imbestialire tanto. Vi somigliate molto, comunque.»

Che ne sai dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora